Archivi tag: Vanna Chiaron

Flavia Mensen | Soldi d’artista

Io sinceramente penso che sia stata una grande opportunità creare qualcosa che rappresenta ciò che realmente conta nella vita. Ciò non ha nulla a che fare con i beni materiali. Le cose reali nella vita sono semplici, fondamentali, tuttavia dimenticate. Il rispetto, l’amore e la compassione verso tutte le creature viventi dovrebbero essere al di sopra di stupidi acquisti o sogni. Io ricerco una vita con valori più semplici e desidererei che tutti potessero tentare di fare la stessa cosa.

Flavia Mensen è nata a San Paolo, Brasile.
A 16 anni incomincia a studiare comunicazione e nel 2003 si laurea in pubblicità presso una delle più prestigiose università del Brasile, Pontifícia Universidade Católica, con il massimo dei voti.
A 24 anni, segue un corso biennale presso la rinomata Escola Superior de Propaganda e Marketing e, due anni dopo consegue un master in fotografia presso la scuola SENAC.
Come fotografa ha avuto l’opportunità di lavorare con diversi soggetti e clienti molti importanti.
Nel 2007 viene assunta della Compagnia Americana Princess Cruises e gira il mondo come la fotografa ufficiale.
Durante il suo ultimo viaggio incontra un Italiano, quello che poi diventerà suo marito e, un anno dopo,  si transferiscono a Milano.
A Milano riprende a studiare arte e frequenta il corso di illustrazione presso L’Istituto Europeo di Desing, IED.
Da allora ha cominciato a creare illustrazione per clienti vari in paesi diversi, come GoodMood e Odebrecht.
Partecipa anche a delle mostre annuali presse La Stamperia d’Arte di Pilar Dominguez.
Con techniche miste e strumenti digitali lei cerca di rappresentare semplici e dolci aspetti della vita.

Arturo Barbante | Soldi d’artista

Banconota Arturo Barbante Soldi d'artista
Banconota Arturo Barbante Soldi d'artista

L’opera pensata per “Soldi d’Artista” da Arturo Barbante, detta 1000 Oboli, guarda all’antica Magna Grecia come punto di riferimento per una società democratica a misura d’uomo,dove gli scambi economici e culturali sono pensati e finalizzati unicamente alla crescita della polis.

Banca dell’Agorà è infatti la Banca emittente, una Banca pensata per tutta la comunità, strumento di costruzione ed edificazione civile; insomma una banca “al servizio” e non del profitto, non della speculazione, non luogo degli “affaire”. Il simbolo della Dea Minerva, la Dea della Sapienza, ripetuto più volte sul lato A, sino a coprire tutta la superficie del foglio, oltre ad assumere un valore grafico, diventa elemento rappresentativo di un alto valore morale ed etico posto a guida della polis stessa. Al centro, sul lato B, collocato in posizione dominante, si trova la Civetta, animale simbolo legato alla Dea Minerva, sua “icona” propiziatrice e dispensatrice di fortuna. Ai lati del “Soldo d’artista” spiccano i due simboli dell’eroe greco, incoronato con foglie d’alloro. E’ l’immagine dell’ eroe – atleta che con il valore della sua forza, della sua bellezza, del suo coraggio, celebra la sua collettività, non attraverso i miti della ricchezza, ma attraverso il canto della poesia. 

Banconota Arturo Barbante Soldi d'artista
Banconota Arturo Barbante Soldi d'artista

Arturo Barbante vive a Vittoria, dove è nato nel 1944 e dove ha insegnato fino al 2001 Disegno e Storia dell’Arte negli istituti medi superiori. Si è occupato di tradizioni popolari e di folclore, traendone spunto per proporre, anche a fini di promozione turistica, manifestazioni come Il corteo di re Cucco, nella frazione di Scoglitti, e Il Presepe monumentale notturno, a Vittoria. In tutti questi anni ha contribuito significativamente alla vita culturale della sua città, dando vita a manifestazioni e mostre, tra cui l’allestimento nel Museo Polivalente di Vittoria, della Mostra didattico-documentaria sulla città. Ha curato costumi e scenografie della Sacra Rappresentazione del Venerdì Santo, che si tiene ogni anno in occasione della Pasqua a Vittoria. Altro campo nel quale si è impegnato è la grafica per l’editoria e la pubblicità.

Intensa in questi ultimi anni la sua attività artistica, è presente in rassegne collettive di notevole rilievo, come Recupero presso la Galleria d’Arte moderna Paternò,dove si trova una sua opera in collezione permanente. Recupero uno, organizzata da Francesco Gallo per gli spazi del Castello Normanno di Montalbano Elicona, Artisti Iblei per Vittoria, VisionAria alla Galleria degli Archi di Comiso, 100 Artisti Intorno al Giardino ancora alla Galleria degli Archi di Comiso e alla Fondazione Bufalino, poi ancora Caro Pan presso lo Spazio Vitale In, Catania, Blu Splash Galleria Artè di Acireale, Chiaroscuro alla Galleria d’Arte Koinè Gruppo Fai di Scicli, e ancora ArtFair in OpenCity al Palazzo dei Congressi di Roma, Orme. Essenze di un miraggio – Migranti e Migrazioni alle Ciminiere di Catania. Nel 2009 è presente all’Arte Fiera di Longarone e a Milano presso lo Spazio Tadini per la mostra I muri dopo Berlino. Con Giuseppe Cassibba e Giovanni Iudice realizza la mostra Attraversando Kamarina presso gli spazi del Sud-Est di Scoglitti. Tra le ultime presenze vanno ricordate Contra. Il trionfo dell’immagine. Artisti di Con-fine, presso la Galleria Civica Comunale di Enna. La sua ultima mostra personale si è tenuta nell’agosto 2010 presso la galleria Koinè di Scicli. E’ presente nel mese di Luglio 2011 presso la Galleria d’arte moderna di Catania “Le Ciminiere” per la mostra “Made in Sicily”.E’ presente alla manifestazione CHOCOBAROCCO nella Rassegna d’arte Sostaincorso. Ha partecipato alla Mostra D’Arte Contemporanea Interazioni presso la Forum Factory – Berlino, nello stesso periodo è stata inaugurata l’edizione Palermitana della Mostra MADE in SICILY presso l’ex Albergo delle Povere.

Giuseppe Cassibba | Soldi d’artista

banconota Giuseppe Cassibba Soldi d'artista
banconota Giuseppe Cassibba Soldi d'artista

L’opera di Giuseppe Cassibba, creata per Soldi d’Artista, si sviluppa intorno ad un unico nucleo tematico. Il motivo dominate è il pesce. Anzi i pesci, un coloratissimo acquario irrompe sul lato A caratterizzandone graficamente l’intera superficie del foglio.

I rimandi a cui l’artista si ispira sono molteplici: i pesci, nella loro moltitudine, simboleggiano il pescato, la ricchezza della matura economica del mare. Essi sono infatti la primitiva e più antica merce di scambio che l’uomo ha utilizzato sin dall’antichità. I pesci, nella loro moltitudine, sono anche un chiaro e consapevole riferimento alla Pesca miracolosa della tradizione evangelica . Non è, dunque, un caso che, con ricorrenza,se ne utilizzasse il simbolo, nella coniazione, sia in bronzo che in argento, delle monete antiche e non solo, così come anche per la carta moneta e metallica della prima Repubblica ,vedi le 5 lire e le 500 lire. Sul lato B del Soldo d’artista, sul fondo, la trama grafica del simbolo pesce è utilizzata in sottotraccia,creando volutamente un effetto ad imitazione della filigrana. Gli stessi soggetti, inoltre, formano un motivo grafico che contiene il valore nominale del Soldo. Ad ulteriore spiegazione dell’effetto moltitudine, Cassibba rimanda ulteriormente al Soldo quale unità monetale che anticamente serviva per pagare i combattenti, da qui il termine soldati. Il Soldo è cosi idealmente utilizzato, nella sua contemporaneità, provocatoriamente, per assoldare artisti contro ogni forma di speculazione.

banconota Giuseppe Cassibba Soldi d'artista
banconota Giuseppe Cassibba Soldi d'artista

Giuseppe Cassibba nasce a Comiso nel novembre del 1965. Nel 1990 consegue il diploma di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Dal ‘93 al ‘95 vive a Vienna, dove trova un clima congeniale alla sua pittura, influenzata, in un primo momento, da quella neoespressionista. Nello stesso periodo ritorna per brevi soggiorni in Sicilia dove, assieme a Rosario Antoci, Sandro Bracchitta, Salvo Caruso, Giuseppe Colombo, Piero Roccasalva e altri artisti iblei, espone in una collettiva prima a Ragusa e poi a Catania. In seguito presenta la sua prima personale alla Galleria degli Archi di Comiso, con un testo di Aldo Cottonaro pubblicato su “Belfagor”. Nel 1995 espone sue opere a Klosterneuburg e poi a Vienna. Nel settembre del 1996 Franz Paludetto e Carolin Linding lo invitano a partecipare nelle sale del Castello di Rivara (Torino) a una collettiva internazionale di pittori emergenti, fra cui Francis Alys, Michael Bach, Bert de Beul, John Currin, Alberto Castelli, Daniele Galliano, Marco Neri e Pierluigi Pusole. Nella primavera del 1998 ritorna definitivamente nella sua città natale dove, dopo un breve periodo dedicato all’illustrazione, riprende a dedicarsi alla pittura. Nell’estate del 2000 viene selezionato tra i migliori artisti siciliani al di sotto dei trentacinque anni da una commissione di giovani critici d’arte per la mostra Onda d’urto: un progetto per Fiumara d’arte. Nel marzo del 2002 presenta una selezione di pastelli presso la Galleria degli Archi a cura di Monica Demattè e Maurizio Giuffredi. Nel 2003 in occasione del Costaiblea Filmfestival presenta una serie di pastelli nella mostra La casa del nespolo. Da Verga a Visconti, con testi in catalogo di Luca Beatrice e Sebastiano Gesù. Del 2006 la mostra Contaminazioni, a cura di Michele Romano, mentre è del 2008 la personale Africana, presso la Galleria degli Archi di Comiso. Nel 2009 ha preso parte alla collettiva Orme, dedicata al tema dei migranti, presso Le Ciminiere di Catania; ha inoltre partecipato alla mostra I Muri dopo Berlino presso lo Spazio Tadini di Milano e alla collettiva a tre con Giovanni Iudice e Arturo Barbante I colori del Sud-Est. Attraversando Camarina, negli spazi del Sud-Est di Scoglitti. Vive ed opera a Comiso.