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LIBRI MILANO – VENERDì 7 MARZO ORE 18.30: Nuova Vandea {compendio di resistenza} a Spazio Tadini

La presentazione del libro della casa editrice Officine Ultranovecento

Nuova Vandea

di Gian Ruggero Manzoni – Sebastiano Adernò, Marco Baj – Simone Zanin

Con la presenza degli autori

Nuova Vandea - scheda libro

Questo non è un libro, questa è un’operazione di CONSERVAZIONE… CUM SERBARE, in cui il CUM è rafforzativo di SERBARE, che sta, ovviamente, come in italiano, per serbare, ma, soprattutto, per SALVARE e CUSTODIRE un’IDEA FORTE, contro un mondo che invece corre, privo di identità e guidato dal denaro, verso l’omologazione, la centrifugazione e la globalizzazione, le quali sono le prime “mine” del CONCETTO di Storia, della nostra storia, quindi del
nostro racconto, cioè del nostro essere, in carne e in spirito. Oggi o si è di qua o si è di là della barricata. Il di là ormai sappiamo che di certo vincerà, perché
l’Occidente, con gli Stati Uniti in testa, ha preso follemente quella direzione e la nostra gente è per lo più sradicata. Il di qua (il Genius Loci e quel pathos) è di coloro che, come noi, per salvare fino all’ultimo quell’IDEA di Europa, pur sapendo che la battaglia è già perduta in partenza, nei tempi hanno combattuto in difesa di ciò che di più caro apparteneva loro, per evitare la totale
sparizione dell’EUROCENTRISMO DEL SAPERE. Noi, per questo e senza indugio, vogliamo ancora essere nella Berlino dell’aprile 1945, nella Vienna della
battaglia del 1683, o ancora nella Vandea del 1793, che lo vogliate oppure no, con tutto ciò che ne comporta e ne com-porterà. L’attesa è rivolta a un nemico
silenzioso e implacabile, che sempre più spesso è nascosto ormai fra noi. Ma questo non ci spaventa.
Siamo pronti.

Mostre Milano: per la serie Pocket Exhibit mostra di MARCO BAJ: Meduse dal 1 al 7 marzo

 

Per la serie a cura di Francesco Tadinimostre-milano-pocket-exhibit Sabato 1 marzo

MEDUSE di marco baj

inaugurazione 1 marzo ore 18.30 (mappa)

Il 7 marzo, in occasione della mostra di Marco Baj si svolgerà la presentazione del libro Nuova Vandea, di cui è coautore, alle 18.30 con Gian Ruggero Manzoni, Sebastiano Adernò, Simone Zanin.

Testo e curatela di Nadja Perilli (scarica pieghevole)

Le Meduse di Baj toccano la letteratura con uno slancio di percezione, fluttuano nell’astrazione e cercano una metrica: giocano tra derivazioni scientifiche e suggestive mitologie. Esse scherzano con il serio, navigando in un mare di leggerezza; parlano con ironia, con un lessico seriamente dislessico. Il gioco tra curve e rette determina territori invisibili, trame impercettibili, aree aeree, intrecci posticci. Meduse movibili, mobili: si trasgendono, si gonfiano, si appiattiscono, si ripiegano su stesse, dentro se stesse, fuori da se stesse; cercano trasparenza smisurata. La scienza è un aggettivo dove si può correre strade periodiche, creare periodi senza punteggiatura, liberare il salto, tra naturale e artificiale, tra sapere e simboli. Il dialogo tra carne e disfatto duetta allegramente nell’assurdo, salti, balzi, piroette: rendono impalpabile. Graffiano, rigano, scalfiscono la natura, il loro ambiente. Le meduse di Baj, non sono solo Cnidarie, anche, sono suggestioni di forme archetipe, evanescenti sagome di conoscenza, libere interpretazioni di una dicotomia, tra la rarefazione e la moltiplicazione, tra la dilatazione e la semplificazione, tra l’estensione e la deduzione.  

Biografia

Nato a Magenta nel 1978, Marco Baj è pittore, ceramista, incisore e studioso specializzato in ricerche nell’ambito della ‘Patafisica. Dopo aver conseguito la maturità artistica frequenta un Master in Visual Design presso la Scuola Politecnica di Design diretta da Nino Di Salvatore, a Milano, dove studia con Carlo Nangeroni che diverrà amico e guida. A metà degli anni ’90 stringe amicizia con l’omonimo artista Enrico Baj, frequenta il suo atelier di Vergiate e corrisponde con lui Nel 2000 apre il suo atelier di Milano ed intensifica l’attività pittorica ed espositiva con numerose collettive in Italia ed all’estero.  Firma il suo primo manifesto, contro la guerra, nel 2002 a fianco di Enrico Baj, Mimmo Rotella, Ugo Nespolo, Harald Szeemann e molti altri. Nel 2007 incontra sull’isola greca di Santorini la ceramista Galatea Papageorgiou con cui collabora a tutt’oggi regolarmente per la realizzazione delle proprie ceramiche. Lo stesso anno riprende lo studio e gli interessi nell’ambito della ‘Patafisica, Scienza delle Soluzioni Immaginarie, a cui fu introdotto da Enrico Baj. Aderisce al Gruppo Ultranovecento, nato sotto l’egida di Gian Ruggero Manzoni, che radica proprio nella lungimiranza di Simone Zanin e Marco Baj. Dunque la firma di un secondo manifesto, quello del gruppo, aperto appunto da una corposa e profonda premessa di G.R. Manzoni. Dal 2009 il riproporsi della necessità del disegno lo conduce alla realizzazione di collage articolati in complesse tecniche miste che, tuttavia, non dimenticano il percorso pittorico precedentemente svolto integrando i due aspetti formali. Nel 2010 viene diplomato presso il Collage de ‘Pataphysique di Lovere (uno dei più eminenti centri di studio in materia al mondo) e lo stesso anno ne diventa Provveditore Co-Rettore. Amante della poesia e dell’editoria raffinata realizza numerosi libri d’artista e plaquette con Simone Zanin, Sebastiano Adernò, Tania Lorandi, Luca Ariano e Sandro Montalto,  pubblicando con le edizioni del Collage de ‘Pataphysique, le Edizioni Pulcinoelefante, le Officine Ultranovecento e per I Quaderni del Platipo.
Tra personali possiamo ricordare:
“Contrasti: Amat/Baj/Ricardi” Circolo Bertoldt Brecht, Milano, 2001;
 “La vertigine della miriade”, Casa di Tolleranza, Milano, 2003;
“Baj /Del Basso: della divisione come possibilità di indagine”, Galleria Arte e Pensieri, Roma, 2004;
“Marco Baj / Sergio Sansevrino”, Galleria Andrè, Roma, 2007;
“Marco Baj: Opere 1997-2007”, Università Bocconi, Milano, 2007;
“Semibischromie”, Banca Sella, Milano 2008.
Tre le principali mostre collettive e premi:
Nel 2004: “Frequentazioni”, Galleria Arte e Pensieri, Roma;
“Premio Giovani”, Accademia di San Luca, Roma
“Il Sacro”, Galleria San Fedele, Milano.
Nel 2005 è vincitore del “Premio B.A.RT.”, Fondazione Bandera, Busto Arsizio.
Nel 2006  “Il Viaggio: Essere In/Moto”, Galleria San Fedele, Milano.
Nel 2008 è invitato a partecipare all’omaggio a Pippa Bacca “The Bride to Peace / Barışın Gelini”, Istanbul, Turchia.
Nel 2009 “A6”, Artspace K2, Remagen, Germania;
“Opere su carta: Artisti Italiani ed Americani” Thaddeus C. Gallery, La Porte IN, USA.
“I Muri dopo Berlino”, Spazio Tadini, Milano.
Nel 2010 “Baj, Borghi, Delhove, Nenciulescu, Nitti Sotres” 68metriquadri, Milano; “Ultranovecento – percorsi di ricerca oltre il secolo breve”, Loggetta del Trentanove, Faenza;
“Acquisizioni 2010”, Museo Parisi-Valle, Maccagno.
Nel 2011 “Ubu sous la dalle” , omaggio ad André Blavier, Archeoforum, Liegi (Belgio).
Nel 2012 Premio ad invito Maccagno, Museo Parisi-Valle, Maccagno.
Nel 2013 Sintassi Contemporanee”, Museo Parisi-Valle, Maccagno.

Sergio Sansevrino | Soldi d’artista

La materia, del sole, delle stelle e dell’universo ha coniato il valore di queste monete; nel riflesso radioso e smisurato dell’infinto. Sergio Sansevrino

Attraverso gli aspetti di un recupero progressivo del passato sulla base di una struttura volta a ricostruire gli sviluppi di un flusso di coscienza che procedendo a ritroso si perde negli anfratti più reconditi della mente. Una documentazione di mondi che rappresentano e inducono a loro volta a diversi stadi di coscienza. Molteplici i riferimenti, le suggestioni, i simboli: dalla letteratura alla favola, dalla storia all’utopia. Così potrebbe definirsi la ricerca di Sergio Sansevrino milanese di nascita (1965).
L’anno seguente la maturità tecnica decide che la pittura sarà il suo impegno totale. Si iscrive alla Scuola Superiore degli Artefici di Brera, seguendo i corsi con i docenti: Sabina Capraio Colantuoni (disegno), Luciana Manelli (tecniche del disegno) e con Luca Vernizzi (disegno per figura). Vive con la sua famiglia tra Milano e il lago di Como. Ha esposto in un centinaio di mostre, tra collettive personali e rassegne, i suoi lavori si trovano in collezioni pubbliche e private.

Sull’opera di Sansevrino hanno scritto:
Donatella Airoldi, Giulia Airoldi, Sabrina Arosio,Marco Baj, Giorgia Berra, Felice Bonalumi, Cinzia Bossi Bollino, Roberto Borghi, Rossana Bossaglia, Claudio Caserta, Luciana Cataldo,Sergio Dangelo, Marilena Di Tursi, Sara Fontana, Armando Ginesi, Lorella Giudici, Antonella Marino, Pietro Marino, Elisabetta Mero, Domenico Montalto, Francesca Pagliuca, Mimma Pasqua, Stefano Sassi, Paola Sandionigi, Ida Terraciano, Alberto Veca, Paola Zorzi.

Opere in permanenza:
Collezioni Civiche Raccolte d’Arte Palazzo Marliani-Cicogna, Busto Arsizio (Va); Museo Arte Contemporanea di Pavia; Ospedale Civile A. Manzoni Lecco; Istituto Italiano di Cultura Bruxelles; Civico Museo Parisi–Valle, Maccagno (Va); Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna; Liceo Legnani Saronno (Va); Istituto Romeno di Cultura Umanistica, Venezia; Pinacoteca Civica di Ripe S.Ginesio (MC); Collezione BauForm, Maracalagonis (CA);  Boiroin Laboratoires, Lione France; Museo Gianni Rodari “Spazio della Fantasia” Pieve Torina (MC); Museo del Fango (museo itinerante). Archivio Storico di Vigevano (PV).

Premi:
2004 Premio Movimento Segrete di Bocca 2004, finalista, Libreria Bocca Milano.
Premio di pittura Città di Busto Arsizio 2004, finalista, Fondazione Bandera per l’Arte, Busto Arsizio (VA).
3° Premio internazionale d’Arte Pavia, finalista, Castello Visconteo Pavia.
2007 5°Premio d’arte Donato Frisia, finalista, Palazzo Prinetti Merate (CO).
2009 9°Premio di pittura città di Novara, segnalato, Palazzo del Broletto, Novara.