Tutti gli articoli di melina scalise

giornalista professionista, psicologa, curatrice d'arte, scrittrice

Raccontami il 900: conferenze d’arte

In occasione della mostra L’arte della ricostruzione a cura di Melina Scalise, che ripercorre il 900 con vari artisti e documenti d’epoca, vi proponiamo un ciclo di incontri. I primi appuntamenti saranno svolti da Fabiola Giancotti, curatore, scrittrice e produttrice di documentari sull’arte. Si svolgeranno la domenica mattina alle ore 11 con ingresso ad offerta libera il 21 aprile, il 26 maggio e il 16 giugno 2024 e sviluppando approfondimenti su alcune correnti artistiche (Land Art, Pop Art e Futurismo) con un focus su alcuni dei protagonisti più rilevanti: Cristo e Jeanne-Claude, Andy Warhol e Valerie Solanas, Alberto Bragaglia. Casa Museo Spazio Tadini – via Jommelli, 24 20213 Milano. Si consiglia la prenotazione. L’ingresso è ad offerta libera. Con l’occasione potrete visitare il museo. Alle 10 – per chi desidera – visita guidata alla mostra L’arte della ricostruzione: costo 10 euro e con prenotazione obbligatoria. melina@spaziotadini.com

Il calendario

domenica
21 APRILE
ore 11
offerta libera

L’arte del Novecento, land art
CHRISTO E JEANNE- CLAUDE
L’ARTE, I SOLDI, LA RIUSCITA. NON C’È PIÙ BUROCRAZIA

Il 13 giugno 1935, nasce a Gabrovo, in Bulgaria Christo. Lo stesso giorno, a Casablanca, in Marocco,
nasce Jeanne-Claude. Si incontrano nel 1958. Dal 1963, “Le opere destinate al pubblico sono firmate
da Christo e Jeanne-Claude, i disegni da Christo”. Hanno “impacchettato“ monumenti dell’intero
pianeta riscontrando enorme interesse. Di questi lavori, oltre ai resoconti sulla stampa, restano i
disegni di Christo, la cui vendita ha finanziato le varie performance. Hanno lavorato insieme fino alla
morte di lei, nel 2009. Christo è morto nel 2020.

domenica
26 MAGGIO
ore 11
offerta libera

L’arte del Novecento, La pop art
ANDY WARHOL E VALERIE SOLANAS
LA FACTORY, LA PELLICOLA E LO SQUARCIO

Tra il 1962 2 il 1968, Andy Warhol apre il suo studio di New York City al quinto piano della 231
East 47th Street a Midtown Manhattan e lo chiama THE FACTORY. Qui si incontrano, scrivono,
producono e vivono, di giorno e di notte, tutti quegli artisti che Warhol accoglie nella sua
bottega: pittori, registi, commediografi, scrittori, fotografi… La Factory è l’esperienza di vita che
nessuno può mancare. Chi non è accolto si preclude la conversazione e lo scambio, e la reazione
è sempre traumatica. Quando Valerie Solanas capisce che l’incontro è impossibile spara un colpo
di pistola a Andy Warhol.

domenica
16 GIUGNO
ore 11
offerta libera

L’arte del Novecento, Il futurismo
ALBERTO BRAGAGLIA, IL FUTURISMO
E L’AVVENIRE DELLA CITTÀ

Alberto Bragaglia (Frosinone 1896-Anzio 1985) eredita la tradizione, i miti, le arti e i mestieri
della sua famiglia, sia da parte della madre, la nobildonna Maria Tassi Visconti, sia da parte del
padre, l’ingegnere Francesco Bragaglia. I fratelli Anton Giulio, Carlo Ludovico e Arturo sono
protagonisti dell’arte, del teatro, del cinema e della fotografia italiana a partire dagli anni Venti.
Fondatori e promotori del Teatro degli Indipendenti e della Casa d’arte Bragaglia a Roma,
hanno contribuito alla cultura italiana del Novecento e alla diffusione del futurismo in Europa.
Laureato in filosofia e in giurisprudenza, frequentatore degli atelier di via Margutta e di villa Strohl
Fern, amico di Umberto Boccioni e Giacomo Balla, Alberto espone, dal 1927, a Parigi, a Roma, a
Salonicco. Insegna fino al 1985.
Il fratello Anton Giulio definisce Alberto Bragaglia pictor-philosophus. Egli risulta, infatti, il teorico
più acuto del futurismo. Autore della Panplastica e della Policromia Spaziale Astratta, elabora con la
pittura queste teorie scandendo, del moto di forme e colori, un ritmo differente dall’“eterna
velocità onnipresente” e dalla “violenza travolgente e incendiaria” del Futurismo di Marinetti. Il
clamore e il chiasso tacciono dinanzi alla grazia lirica della danza e della musica che l’arte di
Alberto Bragaglia restituisce.

IN AUTUNNO CON DATE ANCORA DA CONCORDARE ALTRI INCONTRI TRA CUI

TUTTE LE GUERRE DEL MONDO NELLA
GUERNICA DI PICASSO
offerta libera
Il racconto in forma di teatro su testo di
FABIOLA GIANCOTTI con GUALTIERO SCOLA chitarrista


e con le testimonianze di: Pablo Picasso, George Steer, Dora Maar, Paul Éluard, Leonardo da Vinci,
Niccolò Machiavelli e molti altri con immagini, documenti, film e musica dal vivo
Nel 1937, Picasso riesce a imprimere sulla tela, in modo incancellabile, l’inaudita violenza di quel
bombardamento che distrusse Guernica, durante la cruenta guerra civile spagnola. Rimase in
piedi solo l’albero — l’albero della libertà — nel centro della città. GUERNICA. A ottantasette
anni dalla prima esposizione e a più di cinquanta dalla morte di Picasso, la questione della guerra
si pone in tutto il mondo.

PICASSO, BEUYS E GUTTUSO. TRE ARTISTI A CONFRONTO offerta libera
a cura di Chiara Materazzo

L’arte della ricostruzione – Tadini & Co

In occasione di MuseoCity che, per l’edizione 2024 propone il tema Monti a Milano la Casa Museo Spazio Tadini propone una mostra per raccontare l’Arte della ricostruzione a cura di Melina Scalise, curatore dell’archivio Emilio Tadini e della Casa Museo. Un percorso di opere pittore, ma anche di libri rappresentativi di un periodo storico che si è ritrovato con un mondo distrutto e da ricostruire: il dopoguerra.

Emilio Tadini, nato nel 1927, aveva appena compiuto 18 anni alla fine della Seconda Guerra Mondiale e, come tanti giovani del tempo, guardava al suo futuro pensando ad un mondo da ricostruire. Come? Con quali valori?

Gli artisti e gli intellettuali di quel tempo si trovavano di fronte ad un duro compito, con un assetto geopolitico completamente nuovo, con le rovine della guerra, con un’Europa divisa e con ferite da curare.

I giovani che erano riusciti a sopravvivere alle due guerre di inizio Novecento avevano un compito importante e si misero subito al lavoro.

A Milano, attorno a Brera e ai locali della zona, tra cui il famoso Giamaica, si ritrovavano artisti, attori, scrittori, filosofi tutti alimentati dal fuoco di guardare al futuro in modo nuovo e tutte le arti si apprestano a raccontare -o meglio – a cercare di delineare quest’uomo nuovo.

Le città in ricostruzione e così anche le idee. Le nuove tecnologie trovano sempre più applicazione nella rivoluzione della vita domestica tanto quanto nell’arte. L’arte finisce con l’assorbire il fascino di tutto ciò e comincia a delinearsi qualcosa di nuovo: lo spreco, l’eccesso.

Un’arte non più al servizio della religione, ma dell’uomo, alla scoperta del suo mondo interiore, del suo guardare, del suo porsi la questione sociale e ambientale.

In mostra opere di Baj, Guttuso, Beuys, Hamilton, De Filippi, Colombo, Varisco, Pardi, Ceretti, Romagnoni, Di Bello, Pardi, Chighine, Bergolli, Vedova, Scanavino, ma saranno esposti anche libri, riviste d’epoca.

La mostra sarà visibile in anteprima il 23 febbraio alle ore 18.30. Dal 1 al 3 marzo sarà possibile accedere con visite guidate (10 euro) tutti i pomeriggi alle 15.30. L’ingresso sarà libero dalle 16.30 alle 19.30. Martedì 5 sarà possibile prenotare visite guidate per gruppi e scuole solo al mattino.

Per info e prenotazioni melina@melinascalise

La poesia del mare nei racconti di mare

Un incontro di letture selezionate dallo scrittore Raffaele Mangano per portare il mare a Milano, le sue suggestioni, le emozioni il 29 febbraio alle ore 18.30 alla Casa Museo Spazio Tadini di Milano. Una narrazione a sorpresa che anticipa l’incontro del gruppo di lettura che si riunisce ogni ultimo del mese alla Casa Museo.

Raffaele Mangano

Autore di diversi libri si divide tra la Lombardia e la Sicilia, sua terra d’origine. Tutti i suoi romanzi sono stati presentati alla Casa Museo Spazio Tadini dove raccoglie, per ogni occasione un folto numero di appassionati ai suoi lavori letterari. (scopri)