Archivi tag: Giulia Abbate

Paesaggio di una battaglia, performance di container teatro: mercoledì 19 e giovedì 20 dicembre 2012

All’interno della Stagione Spettacoli Spazio Tadini 2012/2013 , progetto SPAZIO, CORPO E POTERE, mercoledì 19 e giovedì 20 dicembre 2012, alle ore 20:30 si terrà la performance PAESAGGIO DI UNA BATTAGLIA (Conversazione) – di Container Teatro.


massimo 20 spettatori: obbligatoria la prenotazione federicapaola@spaziotadini.it

Coversazione_Performance

Quali meccanismi vengono utilizzati per la costruzione degli stereotipi di genere, quali fragilità utilizzate e ostentate, quali conflitti entrano in campo tra il punto di vista maschile e quello femminile quando veniamo interrogati su temi come la paura, la gioia, la violenza, il sesso?  Chi è soggetto consumatore oggi, chi è oggetto consumato? Quali sono stati nel nostro paese i condizionamenti, le distorte sovrastrutture mentali, le paure instillate da un uso repressivo della religione e della politica? Come cambia la nostra opinione personale quando ci confrontiamo con gli altri? Cosa si prova quando ci si confronta con un altro sguardo?

Di e con: container teatro

Produzione:  fattore k e container

GIRLS, GIRLS, GIRLS #2 di Giulia Abbate: mercoledì 12 dicembre 2012

Girls Girls Girls #2, Spazio Tadini, Spazio Corpo E PotereAnteprima in forma di Studio aperto al pubblico  ( Il debutto avverrà a Gennaio 2013)

 

SPAZIO, CORPO E POTERE

 

presenta

 

Girls Girls Girls #2: 

 

 

GIRLS GIRLS GIRLS #2, all’interno di Spazio, corpo e potere, esce in forma di Studio aperto per la giornata di mercoledì 12 dicembre 2012, ore 20:45.

 

Sabato 15 e Domenica 16 dicembre, alle ore 18:30, invece prenderà anche la forma di una performance di cui non sveliamo nessun dettaglio perché vi invitiamo a viverla “in diretta”. Continua la lettura di GIRLS, GIRLS, GIRLS #2 di Giulia Abbate: mercoledì 12 dicembre 2012

Spazio Tadini spettacoli: CONVERSAZIONE, Perfomance del progetto Girls Girls Girls di Giulia Abbate e Fabrio Cherstich per la rassegna Spazio Corpo e Potere

Conversazione

performance di Container teatro all’interno del progetto “Girls Girls Girls” per Spazio corpo e potere

di Giulia Abbate e Fabio Cherstich

con la collaborazione di Edy Quaggio

Spazio Tadini – 21 e 22 Giugno, dalle ore 21A Spazio Tadini: Girls, Girls , Girls di Giulia Abbate e Fabio Cherstich  con la collaborazione di Edy Quaggio Quali meccanismi vengono utilizzati per la costruzione degli stereotipi di genere, quali fragilità utilizzate e ostentate, quali conflitti entrano in campo tra il punto di vista maschile e quello femminile quando veniamo interrogati su temi come la paura, la gioia, la violenza, il sesso?  Chi è soggetto consumatore oggi, chi è oggetto consumato? Quali sono stati nel nostro paese i condizionamenti, le distorte sovrastrutture mentali, le paure instillate da un uso repressivo della religione e della politica? Che effetto fa riascoltare quello che si è affermato se riproposto in un contesto diverso da quello originario? Come cambia la nostra opinione perosnale quando ci confrontiamo con gli altri? Cosa significa confrontarsi con un altro sguardo? 

A pratire da queste domande nasce la performance  “Conversazione”  che è parte del progetto  “Girls Girls Girls” della compagnia container.

Girls Girls Girls

è uno spettacolo che nasce dall’incontro con il documentario di Lorella Zanardo “Il corpo delle donne”.
Il 60% del pubblico televisivo è composto da donne. L’immagine del corpo femminile in televisione è offerto come bene di consumo. Al pari di molte altre cose.
Ci sarà allora un consumatore e un consumato? E come ci mettiamo in vendita,
come compriamo?

Girls riflette e analizza le immagini della televisione e cerca un cortocircuito nell’unidirezionalità dell’odierno immaginario. Girls a dispetto del titolo, non rappresenta solo lo stereotipo di genere sulla mercificazione televisiva del corpo della donna. Esso mostra come, in una televisione completamente a servizio degli istinti più bassi, anche l’uomo non abbia più solo il ruolo di soggetto consumatore, ma anche quello di oggetto consumato, anche gli uomini diventano delle Girls.

“Buono soltanto a consumare, il corpo, è nello stesso tempo il più lussuoso dei beni di consumo attualmente in circolazione, la merce-faro che serve a vendere tutte le altre, il sogno finalmente realizzato del più fantasioso dei commercianti: la merce autonoma che parla e cammina, la cosa finalmente vivente”.¹

¹ Elementi per un teoria della jeune-fille, Tiqqun, Bollati Boringhieri, 2003