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Il Ministero alla Cultura e Affari Esteri della Grecia, il Centro Ellenico di Cultura,la Comunità Ellenica di Milano e il Club Unesco a Spazio Tadini con la mostra: Ritorno al Mediterraneo – inaugurazione 16 febbraio ore 20

Sotto l’egida del Ministero alla Cultura e

Affari Esteri della Grecia

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in collaborazione con

con il patrocinio di

MOSTRA EVENTO
Dal 16 febbraio al 9 marzo 2012

RITORNO AL MEDITERRANEO
DALLA CULTURA GRECO-ROMANA, ALLA CULTURA DELL’EURO: QUALE RICCHEZZA PER L’UMANITÀ?

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OPERE DI
LISA SOTILIS, madrina della mostra
VIVIEN DIMITRAKOPOULOU, GENNY KODONIDOU,
DIMITRIS HORDAKIS, ATHENA NIKOLAOU

INAUGURAZIONE e PRESENTAZIONE
16 febbraio 2012
Ore 20, via Jommelli, 24 Spazio Tadini –  Milano

Con la presenza del Vice Ministro alla cultura della Grecia Georgios Nikitiades, del presidente del Club Unesco dottoressa, Delia Borelli, del Presidente del Centro Ellenico di Cultura e della comunità ellenica, Nikolaos Velissiotis, del critico Floriano De Sanctis e di rappresentati istituzionali della città di Milano e rappresentanti di alcuni Paesi del Mediterraneo.

Comunicato della Segreteria Generale per I Greci all’Estero (GGAE)
Ministero Ellenico degli Affari Esteri

La Segreteria Generale per i Greci all’Estero del Ministero Ellenico degli Affari Esteri e’ felice di mettere sotto la sua egida la Mostra-Evento “RITORNO AL MEDITERRANEO”, ideata da Pierre Kaloussian Velissiotis e Melina Scalise e promossa dal Centro Ellenico di Cultura di Milano e dal Club UNESCO di Treviglio e Bergamo “Il Caravaggio”, nello spirito di partecipazione alla lotta dei paesi dell’europa del sud e dei paesi del Mediterraneo contro la marea logistica e prettamente materiale caraterizzata dall’ attuale difficile situazione economica tanto nella eurozona e in tutta europa quanto nel resto del mondo.

Inoltre la Segreteria Generale per I Greci all’Estero pone una fiducia incondizionata nella dinamicita’ e potenzialita’ del bacino del Mediterraneo considerandolo culla reale della civilta’ occidentale.

Rebus sic stantibus la Segreteria Generale per i Greci all’Estero, crede che un sistema di valori umani debba necessariamente attraversare qualsiasi attivita’ politica, economica e culturale dei paesi intorno al bacino del Mediterraneo per preparare un futuro migliore non solamente per i paesi che compongono questa realta’ ma per il mondo intero.

S.E.  Petros N. Panayotopoylos,
Ambasciatore e Direttore Generale della GGAE

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Apre la rassegna di mostre e dibattiti sulla cultura nel Mediterraneo ideata e realizzata da Spazio Tadini con Pierre Kaloussian Velissiotis.

Idea e realizzazione
Melina Scalise e Pierre Kaloussian Velissiotis

Coordinazione generale
Eleftheria Gkoufa

Lo scopo della rassegna Ritorno al Mediterraneo è scandagliare, usando come “pretesto” l’arte, i fenomeni di cambiamento politico, sociale, economico e culturale in corso in quest’area geografica, culla di antiche civiltà e in cui hanno fondamento le radici di tutta la cultura occidentale. Un modo per portare in sedi sociali e culturali le riflessioni su questo periodo di cambiamento.
Analizzando il fenomeno della migrazione di massa dai Paesi di queste aree e la crisi economica e politica che sta attraversando innanzitutto la Grecia, ma anche l’Italia, è quasi un paradosso storico che lo sviluppo della “cultura dell’euro” o se vogliamo del sistema “economico/politico  occidentale” sia entrato in crisi proprio qui, dove è partito lo sviluppo della nostra civiltà.
L’Italia è senz’altro luogo di crocevia strategico in questa zona ed è in prima linea sia nell’accesso degli emigrati all’Europa, sia nella lotta alla crisi dell’Euro. Inoltre, dopo la Grecia, a detta degli esperti e del mondo della comunicazione, siamo il Paese più a rischio di default.
Sembra si stia ripercorrendo la storia in chiave negativa: se prima della nascita di Cristo, in Medio Oriente e in Grecia si svilupparono le prime importanti civiltà fino a quella greco/romana, oggi, in queste stesse zone, forse stiamo assistendo al collasso di quel meccanismo di accrescimento e sviluppo perpetuo nel quale si è riposta una illimitata fiducia.
Cosa è successo, cosa è cambiato? Perché l’Euro non sembra funzionare?
Siamo convinti che la crisi dell’Euro non sia solo valutaria, ma di un progetto, di un sistema di valori. Forse una crisi dell’Uomo, così come la mostra a Spazio Tadini Soldi D’artista, a cui hanno aderito più di 54 artisti, ha voluto sottolineare trasformando questa iniziativa in un progetto permanente di rivalutazione del  concetto di “valore”.
Abbinate alle esposizioni si vogliono organizzare delle occasioni di dibattito.
Il 16 febbraio, giorno d’inaugurazione si apre la rassegna di mostre, che avra’ come intinerario i Paesi che si affacciano al Mar Mediteraneo, con lo scopo di approfondire e presentare, nelle loro differenti espressioni, l’unita’ di una cultura trilennaria che è la culla della nostra cultura occidentale. Si prevede la partecipazione del viceministro alla cultura Greco, Georgios Nikitiades e di esponenti della politica, della cultura e del giornalismo, oltre a rappresentanti dei Paesi che gravitano attorno a questo mare-lago che chiamiamo Mediterraneo. L’inaugurazione della prima mostra e delle altre a seguire saranno occasione di confronto e dialogo per ascoltare anche dalla viva voce dei protagonisti  spunti e riflessioni sulla crisi dell’Euro e del meccanismo finanziario su cui si regge l’economia oggi.
L’arte riteniamo sia un buon punto di partenza, perchè è sempre stata un valore e anche uno strumento di comunicazione e di potere, nonchè precursore di cambiamenti. Inoltre, più di ogni altro settore artistico si è fatta contaminare dai moderni meccanismi di speculazione finanziaria e crediamo che l’arte stessa debba interrogarsi oggi sul suo ruolo sociale.
I cinque artisti Greci che si presentano allo Spazio Tadini hanno accolto questa sfida. Le loro opere sono strumento di espressione del valore del loro popolo a prescindere dai mercati borsistici, ma al tempo stesso, diventano spunto per avviare una riflessione su questo e altro.
Noi crediamo che l’Italia, collocata nel cuore del mediterraneo non debba solo essere terra di conquista e di frontiera, una sorta di “breccia nel muro dell’Europa” per tutti gli emigrati che cercano una vita migliore, ma anche terra di cultura, di rinascita, di progettualità.
Per farlo la conoscenza, il dialogo e la cultura rimangono elementi essenziali e questo nonostante le magre risorse che ormai rimangono a questo settore.
Con Ritorno al Mediterraneo si parte dalla Grecia non solo perché è diventata simbolo, suo malgrado, del rischio recessione, ma anche perché è la nazione più vicina a noi per cultura e storia.
Melina Scalise

LISA SOTILIS
VIVIEN DIMITRAKOPOULOU
GENNY KODONIDOU



DIMITRIS HORDAKI
ATHENA NIKOLAOU

Per ulteriori informazioni:
www.spaziotadini.it
Spazio Tadini via Jommelli, 24 Milano Italia
(MM2 Piola, MM1 Loreto Bus 63/81)

dott. Melina Scalise
presidente associazione culturale
Spazio Tadini
Via Niccolò Jommelli, 20131
Milano (Italia)
CONTATTI: ms@spaziotadini.it
Cell.3664584532

dott. Nikolaos Velissiotis
Presidente
Centro Ellenico di Cultura
Comunita’ Ellenica di Milano
Via Daverio, 7
20122 Milano
CONTATTI: info@centroellenicodicultura.it
Tel. 3356658489

Michele Cannaò | Soldi d’artista

Michele Cannaò
Michele Cannaò moneta zanclea

 La Zanclea è la moneta ufficiale del Libero Paese della Croce del Sud. Al cambio ufficiale, la Zanclea vale sempre uno: un dollaro, un marco, una lira, un abbraccio, una stretta di mano, un bacio, un sorriso…

Michele Cannaò
Michele Cannaò bruto

1994: Il libero Paese della Croce del Sud
Nel 1994 allo Studio La Credenza Cannaò, insieme ad amici artisti e intellettuali, fonda il “Libero Paese della Croce del Sud”. Urge assumere forti e marcate posizioni culturali laddove si sente parlare di “nuova repubblica” e di “nuovo che avanza” ma si adoperano sempre gli stessi metodi. Nel mondo dell’Arte, fatte alcune eccezioni come Nanni Moretti, Leo De Berardinis, Enzo Moscato, Marco Martinelli ed altri pervicacemente impegnati in prima persona, i giochi non cambiano, quasi tutto è asservito al “mercato” governato da “grandi fratelli” potentissimi.
Nasce così l’idea di staccarsi definitivamente dalla nazione, anzi dall’idea stessa di nazione: mutuando lo spirito dagli storici atteggiamenti del surrealismo e della patafisica, viene fondato in data 16 aprile 1994 il “Libero Paese della Croce del Sud” che ha una sua carta costituzionale, una bandiera e una moneta, la Zanclea…
Da questo momento si tratterà di costituire libere ambasciate, costruire Viali del Sorriso, Monumenti all’Utopia, Parchi degli Incontri, Vicoli della Poesia, Strade del Teatro… per proteggere il diritto di sognare e costruire castelli in aria che durano nei secoli.
Si tratta ovviamente di una provocazione artistica che, in prima battuta, produrrà l’opera teatrale scritta da Michele Cannaò e Nuccia Cesare, “La Croce del Sud”.

Di origine siciliana, Michele Cannaò nasce il 14 febbraio 1955, giorno di San Valentino, sotto il segno dell’acquario. Giovanissimo comincia a dipingere. A Messina allestisce le sue prime mostre e, dopo gli studi di Architettura, si laurea in Scienze Politiche.
Dopo una serie di viaggi, all’inizio degli anni Ottanta si trasferisce definitivamente a Milano, dove intraprende l’avventura interdisciplinare tra arti figurative e teatro.
Nei primi anni, lavorando nello studio-laboratorio del pittore Togo, approfondisce la tecnica dell’acquaforte. Seguendo il lavoro di Dario Fo, fonda la Compagnia Teatrale La Credenza. Crea eventi d’arte: a Milano le prime esperienze di teatro non-stop per due stagioni consecutive ottengono un ottimo successo (Infesta 88/89).
Ma l’impegno nell’Arte continua: è del 1989 la personale di incisioni a Palazzo Sormani di Milano. Così come continua il suo lavoro di organizzatore di eventi artistici: nel 1991 fonda a Milano lo Studio La Credenza, laboratorio permanente delle arti e luogo di incontri con scrittori, poesia e performance teatrali nelle Nottate d’Arte.
Dal 1995 al 1999 dirige e organizza cinque edizioni di Kaló Neró, il festival delle arti (Teatro, arti visive, jazz, musica classica, editoria) che coinvolge più luoghi della riviera jonica siciliana da Messina a Taormina. Quando gli eventi hanno il sopravvento sulla manifestazione, Cannaò decide di prendere il festival, piegarlo con cautela e metterlo in un cassetto, al riparo da manipolazioni inopportune. Di quell’esperienza rimane il Piccolo Teatro della Scaletta fondato a Scaletta Zanclea (ME) nel 1996.
Alla fine degli anni Novanta riprende l’attività espositiva che “rende visibile” un lavoro pittorico mai abbandonato.
Nel 1999 allestisce la personale Labirinti presso Palazzo dei Leoni a Messina che raccoglie le opere realizzate intorno al tema della tauromachia e del labirinto. Realizza in questo periodo il Catalogo ragionato della sua opera dal 1974 al 1999 con interventi di Rossana Bossaglia, Angela Manganaro, e Michele Passalacqua. Allestisce una personale a Capo d’Orlando (ME) e partecipa a una collettiva a Milano. Infine il 2001 è un anno di intensa attività espositiva quasi tutta incentrata a Milano. Alla fine del 2001 Cannaò organizza per il Circolo Culturale Bertolt Brecht di Milano tre incontri sulla cultura Siciliana incentrati su Federico II, Leonardo Sciascia e Lucio Piccolo.
Nel 2002 prepara l’antologica Le ragioni di un sogno alla Cascina Grande di Rozzano (MI) e la mostra di disegni e incisioni a Villata (VC).
Del 2003 è invece la personale al Castello Ruffo di Scaletta Zanclea (ME). L’anno dopo realizza una mostra alla Galleria IsTinto di Milano.
Il 2005 è l’anno della mostra Ritratti che girerà l’Italia fino al 2006. A questa mostra itinerante si aggiunge la personale di incisioni Le ragioni di un sogno realizzata a novembre alla Rocca Viscontea di Lacchiarella (MI) e a dicembre negli Archivi del ‘900 di Milano.
A maggio del 2006 inizia il percorso di Odisseo Scilla & Cariddi alla galleria Spazio Lattuada di Milano: lavoro su Ulisse, sull’errare nel suo doppio significato di sbagliare/viaggiare, del viaggio alla ricerca di un riappropiamento possibile, del dolore dell’attraversamento, della fatica di colmare lo iato tra due sponde che sono anche due mostri (Scilla e Cariddi) o due mostruosità del nostro immaginario.
Nel 2007 sposta la mostra Odisseo Scilla e Cariddi alla Locanda del Perdono di Melegnano e inizia un intenso e ininterrotto sodalizio culturale con il poeta Guido Oldani insieme al quale sarà anche eletto nel direttivo della Permanente di Milano.
Nel 2008 cura la realizzazione della mostra collettiva itinerante “Una via Crucis” su testo di Guido Oldani. Avvia il ciclo di ritratti di poeti con il titolo di “Teste mozzate per ordine superiore”.
Nel 2009 entra a far parte della collezione del Museo Parisi-Valle di Taccagno (VA). Partecipa con le sue Teste di poeta, all’happening di poesia al Tempio di Adriano di Roma. Partecipa al progetto di Vittorio Ferri “Domino” assieme a Sonja Aeschlimann, Alvaro, Ignazio Moncada, Sara Montani, Augusto Sciacca, Togo, Susan Post. Allestisce la mostra “Passione e Incanto” a Spazio Tadini di Milano con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della Regione Lombardia. E’ invitato alla biennale d’arte di Lodi. Progetta il Museo del Fango di Giampilieri.
Nel 2010 lavora intensamente al Museo del Fango che dirige: raccoglie opere e organizza la prima mostra del Museo del Fango nel palazzo dei duchi di S. Stefano a Taormina e Kalo Nero, un’estate di eventi d’arte e di cultura con mostre, dibattiti, presentazione di libri, film e spettacoli teatrali, dibattiti sulla sicurezza del territorio colpito dal disastro del 1° ottobre 2009.
Dal 4 dicembre 2009 al 4 febbraio 2010 allestisce la personale “I luoghi del mito” all’IIS Cesaris di Casarpusterlengo (LO), a cura di Amedeo Anelli.
Allestisce la personale di grafica “Cannaò è incisivo?”, presso i Centro Alzaia Naviglio Grande di Milano, dal 25 febbraio al 14 marzo 2010 e sempre al Centro Alzaia partecipa alla collettiva “Io la poesia e l’acquaforte”, dal 26/11/2010 al 10/1/201.
Dopo “L’arte di vivere l’arte”, personale di incisioni e sculture alla Galleria orafa Arcelli e Rossini e la partecipazione a “Semina verbi”, VII edizione della Mostra d’Arte Sacra curata da Amedeo Anelli presso il Museo Parrocchiale dei SS. Bartolomeo A e Martino V. di Casalpusterlengo.
Partecipa a Novecento Sacro in Sicilia, rassegna di maestri siciliani del XX sec.all’Albergo dei poveri di Palermo, dal 1° ottobre al 7 novembre 2010.
Dal 30 settembre al 31 dicembre 2010 allestisce la personale Lune d’agosto nel fango, presso il Genio Civile di Messina.
Il 2011 è l’anno di Cannaò alla Biennale di Venezia. É presente alla Biennale di Venezia Cinema con il film di Marco Dentici “Caldo Grigio caldo Nero” dedicato alla tragedia del 1° ottobre 2009 e a quello che ne è conseguito tra cui il Museo del Fango: è in questo contesto che è presente nel film.
E’ presente anche alle Biennale di Venezia Arte nel Padiglione Italia di Torino con una doppia presenza: con 4 delle opere che compongono il ciclo della Passione, e con 2 opere per il Domino, ideato da Vittorio Ferri.

Peter Hide 311065 | Soldi d’artista

Peter Hide 311065
Peter Hide 311065

I soldi pixelati: da lontano ti sembra di vedere il vero valore ma da vicino tutto svanisce. Il valore dei soldi è un’illusione.

Peter Hide 311065 Miraculous pills
Peter Hide 311065 Miraculous pills
La risposta sociale a ogni domanda è sola e solamente una: il denaro.
Il denaro ci fa macchiare di ogni nefandezza e di ogni bassezza inimmaginabile. Per il denaro ci danniamo e soffriamo, per il denaro ci prostituiamo. I valori morali, etici e religiosi non esistono più. Se è vero che la risposta a ogni domanda è il denaro con il denaro si risolve il problema…..
E’ così che con un azione dissacratoria creo un prodotto “rimedio”: la soluzione per l’ottenimento della felicità.
Non importa se è un imbroglio dichiarato, per un attimo si ottiene la speranza e l’agognata serenità.

Peter Hide (alias Franco Crugnola, architetto) mette in gioco passioni, suggestioni, ovvietà, malesseri del nostro tempo, tra Peter Pan (l’eterno bambino buono) e Mister Hyde (la forza del male).  Così nasce il suo pseudonimo. Nella sua ricerca il denaro, ossessione e valenza simbolica, è messo in mostra per rappresentare il cammino pericoloso verso la decadenza morale. Peter Hide sceglie accuratamente le valute che maggiormente evocano potenza economica, accartoccia i soldi per metterli in scatole-vetrina, quasi fossero reliquie della società contemporanea. Il lavoro artistico così presentato riduce il suo impatto, diventa leggero, coinvolge lo spettatore in una dimensione ironica, scanzonata, quasi da spot pubblicitario. In più, le scritte rosso sangue riportate sulle superfici lucide delle “vetrine”, contribuiscono a colpire l’immaginazione. L’artista ha esposto in molte gallerie in Italia e all’estero. Ha collaborato con Malcon Gibson in “Real Art” (Cumbria – Inghilterra), rivista-portfolio d’arte, producendo lavori esposti e venduti al Beacon Museum, Whitehaven e alla British Gallery di Londra. Ha partecipato alla 1° Biennale Internazionale d’arte di Malta.