Sessantotto artisti contemporanei hanno cercato di raccontare di cosa siamo profughi oggi in una mostra suggestiva che tocca varie tematiche. Il video e i grandi trittici di Emilio Tadini sono in esposizione fino al 13 luglio presso la Casa Museo Spazio Tadini in via Jommelli, 24 a Milano.
Un percorso emozionante, un viaggio che parte dalla riflessione sulla condizione dell’uomo di Emilio Tadini, dalla sua considerazione che tutti gli uomini sono destinati nella loro vita a diventare prima o poi profughi, a perdere le loro certezze, a dover ricominciare.
C’è un filo ideale che unisce tutta l’umanità. Al di là della moltitudine di percorsi, di estetiche, di provenienze a volte contrastanti e (in apparenza) inconciliabili, si può cogliere un comune denominatore: una pulsione emozionale che, in alcuni frangenti, scatena il desiderio di andare oltre. Di partire alla ricerca di qualcosa di migliore, di diverso, per dare una svolta alla propria esistenza. Il desiderio di inseguire una deviazione, di scuotere la monotonia della quotidianità con un alito di vento. Un istinto, questo, che sopravvive da sempre all’evoluzione della nostra specie, portandoci a uscire da noi stessi e dalle nostre certezze. Dai nostri confini (fisici e mentali). E noi navighiamo, individualmente, in un universo collettivo, accomunati proprio da questo filo ideale, che ci unisce nel profondo.
Nata in Puglia ma cresciuta sul confine ligure-toscano, Pamela
Napoletano frequenta la Scuola libera del nudo e il
Corso sperimentale di disegno presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara. Nel
2007 si trasferisce a Milano dove lavora come decoratrice d’interni iniziando,
contemporaneamente, le sue prime esposizioni.
Dal 2013 vive e lavora a
Chiavenna (SO).
Principali esposizioni:
2019
Firenze – Collettiva “Io sono: Natura” |OnArtGallery
Milano – Affordable Art Fair | C23HomeGallery
2018
Lucca Art Fair – Fiera d’arte contemporanea
| C23 Home Gallery
Artre – Casa Museo Mosconi (SO)
2017
Memory refractions – Palazzo Marigliano, Napoli | C23 Home Gallery