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Casa Museo Spazio Tadini è il museo dedicato a Emilio Tadini, pittore e scrittore milanese. Il museo è luogo anche di esposizioni d’arte ed eventi culturali
Francesco Falciola Naturalmente Milano dal 6 giugno al 7 luglio 2019, una mostra per scoprire “Il sublime a chilometro zero” presso la Casa Museo Spazio Tadini in via Niccolò Jommelli, 24. La mostra è inserita nel calendario del Photofestival e del Photoweek. Durante la mostra puoi contribuire a far scoprire il verde a Milano con una tua foto del verde in città e sarai in mostra con Francesco Falciola.
Apertura al pubblico 6 giugno ore 18.30
Il Parco Lambro, il Forlanini, viale Piave, i giardini di
Porta Venezia, Parco Sempione, il giardino sotto casa e il viale della strada
accanto, visti con gli scatti di Francesco Falciola, ti fanno riscoprire la
potenza della Natura proprio là dove credevi fosse domata, asfittica e
soccombente. Gli alberi sono maestosi anche davanti alla fermata del tram e
Falciola racconta la natura a casa tua, a Milano, con lo stesso sguardo di un
esploratore di boschi di pioppi, risaie e vette silenziose. Guarda le foglie
caduche con tutto il silenzio di cui hanno bisogno, anche se si riflettono in
una pozzanghera. Attraverso le sue foto si scopre che un dialogo con la Natura
è possibile anche tra un marciapiede e l’altro e scopri che “il sublime” può
essere a chilometro zero.
Francesco Falciola, milanese, cresciuto nella Milano che ha
visto perdere i prati tra gli anni 60 e 70, ha saputo guardare tutto ciò che
restava. Oggi esalta tutto ciò che l’acqua, i viali, i parchi e gli alberi
stanno tornando a portare in città. Si perché a Milano la Natura sta tornando tra le case dalla porta principale
come le palme nella piazza del Duomo, come gli specchi d’acqua in Gae Aulenti e
a Tre Torri, spazi attorno ai quali “riflettere” fino alla biblioteca degli
alberi per stimolare la cultura della biodiversità e ridare respiro prospettico
alla città. Ancor più ci aspetta per il futuro con nuovi percorsi pedonali e
ciclabili e vie navigabili e aree balneari, ma intanto Francesco Falciola ha
colto l’essenza di questi alberi urbani e della loro percezione visiva. Le sue foto
ci regalano una testimonianza della resistenza della Natura e della conquista
di una nuova etica tra l’Uomo e la Natura. Ci propongono “Naturalmente Milano” tra
architettura e natura.
La mostra vuole essere anche uno stimolo per porre
l’attenzione non solo sulle architetture urbane, ma sulle piante urbane tanto
che Francesco Falciola lancia un contest al pubblico e ai fotografi. Durante la mostra sarà possibile proporre,
postando sulla pagina dell’evento della mostra su Facebook 5 scatti sul verde a
Milano e l’immagine o le immagini selezionate da Francesco Falciola e i
curatori della mostra, potrà essere esposta su video o in formato cartolina su
una parete dedicata in seno alla mostra Naturalmente Milano. Ogni foto deve
riportare l’indicazione del luogo di scatto (via o parco), la stampa è a cura
dell’autore.
BIOGRAFIA DI FRANCESCO FALCIOLA
Francesco
Falciola
Classe
1968. Nato e vissuto a Milano, ha sempre amato la fotografia fin dai tempi
della pellicola con la precisa intenzione di inseguire liberamente i soggetti
preferiti senza alcuna limitazione da parte di un committente. Da qui la scelta
di non vivere questa arte come professione nel senso stretto del termine.
Le
ore che dedicate alla fotografia sono spesso le ultime del giorno e quelle
notturne. Da qui nasce un amore per alcune atmosfere particolari della città in
cui vive che fanno dimenticare la sua dimensione frenetica per riscoprire il
fascino del passato. Un lavoro difficilmente classificabile con un genere di
fotografia, fondato più su dei canoni estetici che su dei soggetti specifici.
Lo sguardo è spesso rivolto al bello che si nasconde goffamente vicino a noi ed
è sempre a portata di mano. E’ una ricerca del piacevole nel luogo comune,
guidata più dalla curiosità verso quello che ci circonda che dall’intenzione di
stupire. E’ spesso la luce a dettare il momento dello scatto. All’incontro con
l’immagine ci si reca con la giusta predisposizione, frutto di una sincera
osservazione della realtà. Che si tratti di un paesaggio o di un dettaglio, di
un’architettura cittadina o di una scena di natura poco importa. Le fotografie
non nascono per documentare. A volte raccontano, altre suggeriscono.
Vincitore
della prima call di “Milano Meravigli, La città in una foto” nel 2017
e finalista del Premio Arte di Cairo Editore nel 2018.
Ha
partecipato a mostre collettive a Spazio Tadini e Palazzo Reale di Milano.
Casa Museo Spazio Tadini
indirizzo Niccolò Jommelli, 24, 20131 Milano
telefono 02 2611 6574
Aperti da mercoledì a domenica dalle 15.30 alle 19.30
Ingresso alla Casa Muso Spazio Tadini e visita a tutte le mostre
in corso: 5 euro.
Paolo Robaudi propone una video intervista a un immigrato italiano che arriva dal Sud Italia a Milano negli anni 50. Un documentato interessante che ricorda le differenze linguistiche, il rischio di finire in galera se non si aveva lavoro, la difficoltà di vivere con poco e clandestini nel proprio paese.
Fotografia Sportiva: Workshop con Alessandro Trovati, sabato 11 e domenica 12 maggio 2019 . Spazio Tadini Casa Museo che, insieme a Federicapaola Capecchi – curatrice e agente di Alessandro Trovati -, ha creduto e investito su di lui come fotografo/autore ospitandone tre mostre, in questa occasione, lo ospita nuovamente con un workshop, nel magnifico contesto delle opere di Emilio Tadini.
DI SEGUITO IL COMUNICATO STAMPA
Sabato 11 e domenica 12 maggio 2019 a
Spazio Tadini Casa Museo si svolge il workshop di Alessandro Trovati. In un week end full immersion il più grande fotografo sportivo
italiano cambierà ai partecipanti il modo di fotografare lo sport. Due giorni
per affinare lo sguardo sullo sport e prendere confidenza con tecniche e
caratteristiche specifiche della fotografia sportiva.
Foto Alessandro Trovati
Foto Alessandro Trovati
Foto Alessandro Trovati
Foto Alessandro Trovati
Olympics winter games PyeongChang 2018. Italy’s Sofia Goggia gold medalist in ladies’s downhill. Jeongseon Alpine Centre (SOUTH KOREA) , 21/02/2018 Photo: Pentaphoto/Alessandro Trovati.
Il
workshop – Sport Photography, the decisive moment – è occasione concreta
per comprendere e sperimentare l’importanza di fissare l’attimo tanto
quanto il gesto atletico, di dare una suggestione particolare non
solo alla prestazione atletica ma a tutta la
situazione. La possibilità di cercare la
propria capacità di porre occhio e sguardo insieme, alla ricerca di fotografie
esclusive. Tutti elementi connaturati alla fotografia di Alessandro Trovati e
che, quindi, riuscirà a comunicare con semplicità. Teoria e pratica si alternano
lasciando senza fiato. La parte di teoria si svolge a Spazio Tadini, mentre la
parte di pratica si svolge outdoor. A ridosso del workshop i corsisti verranno
informati sia dei luoghi che degli sport con i quali si confronteranno. Federicapaola
Capecchi, curatrice e agente di Alessandro Trovati, sarà presente in entrambe
le giornate sia per assitere il fotografo che i corsisti.
Tre le collaborazioni di prestigio per questo evento: Canon – di cui Alessandro
Trovati è Ambassador – PhotoMilano Agenzia
Comunicazione, Forografia, Arte e cultura – di cui
Federicapaola Capecchi fa parte e Spazio Tadini Casa Museo
di cui è socia e nel direttivo. Canon
partecipa concretamente alla realizzazione del workshop, non solo appoggiando
l’iniziativa, ma anche fornendo macchine fotografiche ed obiettivi per i
partecipanti; un rappresentante sarà anche presente in una delle giornate di
lavoro per spiegare e dimostrare la tecnologia Canon. PhotoMilano Agenzia è
responsabile di tutta la grafica, comunicazione e ufficio stampa dell’evento. Spazio Tadini Casa Museo, che
insieme a Federicapaola Capecchi, ha creduto e investito su Alessandro Trovati
autore ospitandone tre mostre, in questa occasione, ospita il workshop nel
magnifico contesto delle opere di Emilio Tadini.
ALESSANDRO TROVATI
Vent’anni di
esperienza con Associated Press e Pentaphoto. Ha fotografato i più importanti
eventi sportivi del mondo, tra cui 12 Olimpiadi (era il fotografo più giovane
commissionato ad Albertville nel 1992), ogni Coppa del Mondo di sci dal 1992,
il Giro d’Italia, Tour de France e molti altri eventi in altre discipline
sportive. Pubblica su quotidiani e sulle riviste più importanti al mondo.
Nell’ambito della fotografia pubblicitaria dirige alcune campagne per i più
prestigiosi marchi internazionali, lavorando con le più importanti agenzie
pubblicitarie. Ha vinto numerosi
premi tra cui il GrandPrix della Pubblicità 2008 Best Campaign Sport, 2012 e
2014 il premio Ussi per “miglior foto sportiva dell’anno” con l’inizio del triathlon
Londra 2012 e il Giro d’Italia 2014. Dal 2013 è membro di Canon, Ambassador
Explorer Programme. Figlio di Armando Trovati fondatore dell’agenzia Pentaphoto
specializzata in sport e fotografia pubblicitaria. Ha all’attivo
diverse mostre tra cui Photolux a Lucca, Canon Fotografica 12, Esposizione
della Foto 13 Milano e Roma.
Le mostre a cura di Federicapaola
Capecchi: “Lo sport in bianco e nero”, mostra bi personale e la Mostra
Personale “Olimpiadi” @Spazio Tadini Casa Museo; Prima Edizione Italiana della
Triennale della Fotografia (Ve), Festival fotografico Europeo 2018, Prima e
Seconda edizione Italiana di Man’s World (2017 e 2018).
Sta sviluppando un progetto di
fotografia e danza sott’acqua in apnea – “Beyond the body, di luce e d’ombra” –
un’idea di Alessandro Trovati e Federicapaola Capecchi.
Dal 2008 collabora con Spazio Tadini, nel 2010 ne
diviene socia e dal 2013 è nel consiglio direttivo. Dal 2014, con Spazio
Tadini, sviluppa la congiunzione di fotografia e danza. All’attivo – solo per citarne alcune – la curatela (e
testi critici) di Mostre Fotografiche come Dark City Milano di Daniele Cametti
Aspri (ottobre 2015); Afghanistan e
Libia Martyrs del fotoreporter Riccardo Venturi (febbraio 2016); La
Fotografia di Matrimonio di Carlo Carletti (marzo 2016); “Franco Fontana &
Quelli di Franco Fontana” (ottobre 2016); Francesco Cito e la fotografia
di reportage (febbraio 2017); Berengo Gardin e 8 fotografi per Photofestival
Milano 2017 (aprile 2017); “Lo sport in bianco e nero” (maggio 2017) e
“Olimpiadi” (maggio 2018) di Alessandro Trovati; Milano negli anni
’60 e la fotografia di documento–Autori: Virgilio Carnisio, Ernesto
Fantozzi, Valentino Bassanini (ottobre 2017); Placespast di Giovanni Mereghetti
(gennaio 2018); Dal reportage al sogno di Graziano Perotti (marzo 2018); “Era
Milano” di Virgilio Carnisio (gennaio 2019); “Siria: storie di fuga e
accoglienza” di Simone Margelli (febbraio 2019).Lavora anche come
Curatrice Indipendente.
Membro della Giuria – insieme a Michele Smargiassi, Leonello Bertolucci, Alessia Glaviano, Roberto Mutti, Francesco Tadini, Melina Scalise, Francesco Maria Rossi – del Premio Fotografico Giovanni Raspini Milano Mood Portrait 2018 – Redattrice e conduttrice del TG Fotografia (Un’idea di Francesco Tadini) –
Fondatrice,
coreografa di OpificioTrame Physical Dance Theatre, ha debuttato come giovane
coreografa italiana al 6° Festival Internazionale di Danza Contemporanea della
Biennale di Venezia.
CANON
Negli ultimi 80 anni Canon ha affermato la sua posizione di marchio leader del settore, fornendo soluzioni per l’imaging digitale ai segmenti consumer, B2B e dell’industria. Canon pone l’accento sulla tecnologia, rendendola base fondamentale della sua identità aziendale e impegnandosi per creare un immaginario di nuove possibilità attraverso l’imaging. Applichiamo le nostre competenze tecnologiche con l’obiettivo di migliorare ulteriormente la ricca linea di prodotti già creata, esplorando nuove aree di business dove le nostre tecnologie di imaging possano spingerci oltre i confini del possibile. Contribuiamo così allo sviluppo di satelliti, al progresso in campo medico, all’ampliamento delle possibilità di stampa e al miglioramento di attrezzature industriali e videocamere di rete, favorendo lo sviluppo delle città intelligenti. Le solide competenze di Canon nel campo della tecnologia ottica e di imaging contribuiscono inoltre al progresso dell’astronomia. Affrontando costantemente nuove sfide, abbracciamo e difendiamo
fermamente la filosofia aziendale del “Kyosei”, che trasmette la
nostra visione e l’impegno per un mondo che, indipendentemente da razza,
religione o cultura, vive e collabora armoniosamente per il bene comune
offrendo il proprio contributo per una società prospera.
PhotoMilano è un’idea di Francesco Tadini (regista e uomo di comunicazione). Nel 2017, apre il gruppo Facebook, “PhotoMilano: passione (e non solo) per la fotografia”, che, in pochi mesi, raccoglie migliaia di iscritti. Il progetto unisce la pluralità dei contributi fotografici sul racconto sociale, culturale ed economico dell’area Metropolitana Milanese, con la forte esigenza di confronto, relazione e crescita degli iscritti al gruppo costituito da amanti e professionisti della fotografia. Nel 2018 si individuano, all’interno del gruppo, professionisti della comunicazione, della fotografia, dell’arte, del giornalismo e del marketing interessati a gestire e sviluppare le potenzialità di PhotoMilano. Nasce così uno staff specializzato e altamente motivato, “PhotoMilano Agenzia Comunicazione, fotografia, arte e cultura”, rivolto ad offrire servizi sia agli aderenti al gruppo che a terzi.
È una delle case museo della città di
Milano in seno al circuito http://www.storiemilanesi.org che mette in rete 16 luoghi
dove hanno vissuto personaggi che hanno dato un contributo artistico e
culturale alla città. In via Jommelli, 24 aveva dimora e studio artistico
Emilio Tadini (1927-2002), saggista, pittore e scrittore del ‘900 italiano.
Dopo la sua morte Francesco Tadini, suo figlio, regista ed autore televisivo e
Melina Scalise, psicologa e giornalista vi fondarono un’associazione culturale
non profit in sua memoria. In questo luogo, c’è ancora molto di lui, i suoi
quadri (quelli più significativi della sua poetica), la nicchia dello studio
con il lavello e i pennelli ancora intatta e tanti dei suoi libri e quaderni.
Oggi è anche sede dell’archivio. Il consiglio direttivo è costituito da
Francesco Tadini, Melina Scalise e Federicapaola Capecchi che si è unita al
loro progetto culturale nel 2008.