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C’era una volta il muro mostra con Spazio Tadini

“C’era una volta il muro” è la mostra organizzata dall’Arci per ricordare i trent’anni dalla caduta del muro, ma anche per riflettere su tutti i muri che nel frattempo si sono costruiti. La mostra inaugura l‘8 novembre alla Ex Fornace, Alzaia Naviglio Pavese 16 e vedrà in mostra anche le opere degli artisti che parteciparono all’esposizione organizzata dal Museo Spazio Tadini al ventennale della caduta del Muro di Berlino a cura di Melina Scalise: I muri dopo Berlino. Giovedì 14 novembre 2019 ore 14,30 invece, ci svolgerà un incontro aperto alle scuole “L’arte come strumento di riflessione sulla realtà: i profughi e i muri dopo Berlino”. Incontro con gli studenti a cura di Melina Scalise alla ex Fornace.

A trentanni dalla caduta del Muro di Berlino
A ventanni dalla caduta del Muro di Berlino

L’inaugurazione si terrà l’8 novembre alle 18.30 ed interverranno

Mauro Sabbadini (Arci Lombardia), Gianni Zuretti (Mescalina),
Sergio Meazzi (Assessore alla cultura Municipio 6), Melina Scalise
(Casa Museo Tadini), Katrin Ostwald-Richter (Direttrice Goethe-
Institut Mailand)

Dal giorno al 15 novembre sono in programma diversi eventi.

PROGRAMMA
Venerdì 8 novembre 2019 ore 18,30
Inaugurazione
Intervengono:
Mauro Sabbadini (Arci Lombardia), Gianni Zuretti (Mescalina), Sergio Meazzi (Assessore alla cultura Municipio 6), Melina Scalise (Casa Museo Tadini), Katrin Ostwald-Richter (Direttrice Goethe-Institut Mailand)

Sabato 9 novembre 2019 ore 15,30
“Una valigia di oggetti dalla DDR”
Visita guidata
A cura di Isabella Amaduzzi

Sabato 9 novembre 2019 ore 21
“Canzoni attorno ai muri”
Con, Paolo Ronchetti, Roberto Rossi “Stanga”, Luigi “Napo” Napolitano
Concerto-racconto di una indagine sonora su ciò che i muri hanno costruito nel nostro immaginario musicale

Domenica 10 novembre 2019 ore 10,30
“Mi ricordo il muro di Berlino”
Testimonianze di:
Luciana Castellina, Ennio Remondino, Peter Seidel, Paolo Pillitteri, Antonio Pizzinato, Paolo Hutter, Sergio Meazzi, Luciana Mella, Paolo Pinardi….
Coordina Luigi Lusenti

Martedì 12 novembre 2019 ore 21
Il muro dello stigma e dei pregiudizi verso la malattia mentale
Antonella Barlocco, psichiatra del Centro Psicosociale di Cuggiono ASST Ovest MI

Mercoledì 13 novembre 2019 ore 21
Spettacolo teatrale “Il muro e lo specchio”
A cura della Compagnia dell’elefante 2019

Giovedì 14 novembre 2019 ore 14,30
L’arte come strumento di riflessione sulla realtà: i profughi e i muri dopo Berlino
Incontro con gli studenti a cura di Melina Scalise

Giovedì 14 novembre 2019 ore 18,30
“Cos’è un muro”
Confronto fra, Gabriele Nissim (presidente Gariwo), Roberto Escobar (filosofo politicio e critico cinematografico), Salvatore Carrubba (presidente del Piccolo Teatro)
Modera Mauro Sabbadini

Giovedì 14 novembre 2019 ore 21
“Milano città senza muri?”
Testimonianze di:
Cosima Buccoliero (direttrice Carcere Minorile Beccaria e direttrice del Carcere di Bollate), Simone Gambirasio (giornalista), Modou Gueye (Centro Internazionale di quartiere), Maryan Ismail (operatrice culturale), Nino Romeo (Camera Sud Milano), Tommaso Santagostino (antropologo), Elio Savi (presidente ReAgire aps)
Coordina Laura Miani

MOSTRE SUL MURO DI BERLINO

Il cammino verso l’unità tedesca
A cura del Consolato Generale della Repubblica Federale di Germania a Milano

I profughi e i muri dopo Berlino
A cura della Casa Museo Tadini

Una valigia di oggetti dalla DDR
A cura di Isabella Amaduzzi

Mostra fotografica
“Milano città senza muri?”
Espongono
Elena Galimberti, Luigi Lusenti, Domenico Martinelli, Laura Miani, Nino Romeo, Federico Sponza, Gabriele Zucchella

ORGANIZZANO
Arci Lombardia
Mescalina.it
Circolo Albatros

COL PATROCINIO DI
Milano Municipio 6
Goethe-InsTitut MAILAND

CON LA COLLABORAZIONE DI
Spazio Tadini – Casa Museo

MEDIA PARTNER
ECOINFORMAZIONI

Paolo Robaudi per la mostra Profughi

Paolo Robaudi propone una video intervista a un immigrato italiano che arriva dal Sud Italia a Milano negli anni 50. Un documentato interessante che ricorda le differenze linguistiche, il rischio di finire in galera se non si aveva lavoro, la difficoltà di vivere con poco e clandestini nel proprio paese.

Profughi a spazio tadini: veronique pozzi

Viviamo immersi in una realtà spesso caotica, quasi una indefinita, misteriosa nebulosa, tra continue incertezze e contraddizioni…e noi li’, profughi,  in una sorta di disfacimento…ad affermare la nostra presenza  prima dello svaporare del tutto.

veroniquepozzi.blogspot.com