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Una tetto per Chernihiv Mostra fotografica per beneficenza

Il 19, 20 e 21 gennaio 2023 alla Casa Museo Spazio Tadini apriamo una mostra fotografica per aiutare gli anziani di Chernihiv in Ucraina a ricostruire la loro casa. L’apertura il 19 gennaio alle 18.30 in via Jommelli, 24 Milano.

INTERVISTA AD ANNA HALPERINA LA DONNA UCRAINA CHE STA AIUTANDO GLI ANZIANI DELLA SUA CITTA’ CHERNIHIV

L’iniziativa nasce dall’idea di un fotografo professionista, Andriy Oleksineko a cui hanno aderito altri tre fotografi: Olga Korotkova e Iren Brynzache e Pavlo Khodymuchuk tutti di Chernihiv. Insieme hanno immortalato i tragici momenti della guerra e pensato di usare le foto per sensibilizzare l’opinione pubblica aiutando i più deboli della città a ricostruirsi una casa e – in qualche modo – una vita. All’inaugurazione ci sarà Anna Halperina, ucraina che vive a Merate a raccontare e a spiegare cosa stanno facendo grazie al lavoro di tanti volontari italiani e all’associazione “Cassago Chiama Chernobyl” che sta facendo da tramite nei luoghi di guerra.

La mostra si compone di alcune fotografie e di una parte filmata composta da interviste alle persone dei reportage che raccontano di sè stessi e della loro vita.

Si tratta di una mostra itinerante che ha già fatto alcune tappe e permesso di raccogliere già dei soldi per le prime ricostruzioni. La Casa Museo Spazio Tadini ha deciso di ospitare una di queste tappe per sostenere la raccolta fondi pertanto vi aspettiamo numerosi.

Dall’inizio della guerra a maggio sono state distrutte a Chernihiv più di 10000 case di cui moltissime occupate da anziani. Si tratta di persone che non hanno più energie e risorse per ricostruirsi .

Per donazioni Raccolta allo Spazio Tadini con offerte libere in cassetta oppure bonifico con

CAUSALE PROGETTO UN TETTO PER CHERNIHIV

Reason fot transfer: A roof for Chernihiv

IBAN: IT28L08901344010000000700772

La fotografia Di Barattini: Geometrie Rurali

La mostra fotografica di Stefano Barattini Geometrie Rurali che inaugura il 24 gennaio alla Casa Museo Spazio Tadini di Milano vi stupirà perchè vi proporrà il paesaggio visto da una nuova distanza, quella giusta per trasformarlo in segno, in significato, in un linguaggio che non avete mai visto.

Stefano Barattini Geometrie rurali – La distanza della bellezza a PhotoMilano / Spazio Tadini dal 24 gennaio al 22 febbraio 2020; a cura di Francesco Tadini, Melina Scalise, Federicapaola Capecchi. Inaugurazione venerdì 24 gennaio dalle ore 18.30 (Spazio Tadini via Niccolò Jommelli, 24). Ingresso libero. Orari: da mercoledì a sabato dalle 15.30 alle 19.30. Domenica pomeriggio aperti su prenotazione, per gruppi di almeno 4 persone.

Stefano Barattini

Testo di Francesco Tadini:
“Stefano Barattini – La distanza della bellezza”

Avvicinandomi a un oggetto complesso posso esaminare le sue componenti. Se me ne allontano conosco la totalità della sua forma. Ma un oggetto – qualunque oggetto – non si da nello spazio se non in relazione ad altri oggetti. Ed è, ancora, da una certa distanza che posso conoscere il territorio (lo spazio misurabile) di tali oggetti.

Il metodo non cambia molto se prendo in considerazione un accadimento (anche minuscolo): vivendolo al presente ne sono testimone diretto. Prendendolo in esame in seguito – a una minima distanza temporale – conoscerò quello che non ho vissuto dal mio limitato punto di esperienza e che riguarda la totalità dell’accadimento. Ma è solo ad una distanza superiore che sarò in grado di conoscere le premesse e le relazioni di quell’accadimento con altri “eventi storici”.

Stefano Barattini

La Geometria e la Storia dipendono dalle distanze. E dal nitore – riconoscibilità – delle loro fonti. Chi se ne occupa lo sa. E sa far luce, sulle relazioni che prende in esame, aprendo allo sguardo un campo visivo, per così dire, mobile. Allacciando nessi e inquadrando problemi.

Stefano Barattini, fotograficamente, mette in atto una ricerca molto vicina a queste e lo fa quando si occupa di aree industriali abbandonate così come – in queste foto di eclatante bellezza – di campagne coltivate.

Con le serie fotografiche dedicate alle aree industriali in disuso, Barattini ha esplorato una sorta di mondo parallelo a quello del tempo presente, regalandoci grandi immagini che evocano altre epoche produttive e, non di meno, la capacità della Natura di riprendere – in misure variabili – possesso di un territorio dal quale sembrava relegata a “distanza di sicurezza”.

Con la mostra “La distanza della bellezza” il fotografo apre un campo d’indagine – di inedita modernità – utilizzando i droni. Pur ricordando che la fotografia aerea ha più di un secolo, la novità sta nell’unione del mezzo con l’autore. Il drone non è pilotato da terzi, con i quali l’autore delle immagini debba comunicare. L’occhio del drone è mosso dalle mani stesse del fotografo. E’ prolunga tecnologica della sua capacità di osservare e catturare la realtà. E’ un obiettivo fotografico a tutti gli effetti.

Stefano Barattini

La capacità e la qualità autoriale di Stefano Barattini emerge clamorosamente dalle fotografie per due ragioni complementari (e assenti nelle quasi totalità delle fotografie in circolazione realizzate con i droni). La prima è di carattere culturale ed è legata ai sui studi alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. La seconda, decisiva, alla misura estetica che gli impone di escludere da ogni opera ciò che non è strettamente necessario al discorso. Un millimetro in più sarebbe decorativo e ridondante. Un millimetro in meno insufficiente a reggere la grammatica di questo linguaggio d’immagine.

L’altezza di sorvolo fa l’inquadratura, non meno di quanto le distanze tra gli oggetti rappresentati facciano l’opera. L’occhio del drone-fotografo cattura geometrie che si formano quando si perde il valore d’uso dei campi (il dettaglio delle specie agrarie) e non si è ancora “formato” il paesaggio indistinto delle macchie di colore utile solo a stupire, ma non a conoscere. Barattini riesce nel doppio intento di creare una documentazione precisa delle forme istituite dal lavoro agricolo e di attuare quella piccola magia linguistica di trasfigurazione del reale propria dell’Arte.

Avvicinandovi alle opere di Stefano Barattini potrete misurare una variante nuova – e distanze … e proporzioni! – di quella specie vivente che chiamiamo Bellezza.

Biografia Stefano Barattini

Libri a Milano: tappa a Spazio Tadini della II SETTIMANA DELLA LETTERATURA INESISTENTE di Homo Scrivens con la presentazione di Enciclopedia degli scrittori inesistenti 2.0

HOMO SCRIVENS

presenta

II SETTIMANA DELLA LETTERATURA INESISTENTE

   MILANO – ROMA – NAPOLI

Ritorna, per il secondo anno consecutivo, la Settimana della Letteratura Inesistente targata Homo Scrivens. Una settimana dedicata alla scrittura dell’inesistenza –  promossa dalla giovane e indipendente casa editrice napoletana – per scoprire il mondo ricco e animato della Fantafantaletteratura, in cui pseudoscrittori di pseudobiblia si influenzano a vicenda; danno vita a correnti letterarie e filosofiche originali segnalate su riviste di critica mai date alle stampe. Un mondo parallelo alla letteratura ufficiale, con inedite regole di composizione letteraria e capolavori originali che è impossibile leggere!

 La Settimana della Letteratura Inesistente ha il suo riferimento bibliografico nell’Enciclopedia degli scrittori inesistenti 2.0. Un’enciclopedia che riunisce più di 180 autori nazionali (esistenti) per una grande opera di immaginazione collettiva, con oltre 500 voci che danno vita a un mondo letterario assolutamente inesistente, ma altamente verosimile.

In occasione della II Settimana della Letteratura Inesistente, Homo Scrivens raccoglierà nuove schede. Una selezione verrà pubblicata nella sezione apposita sul sito www.homoscrivens.it. È possibile presentare le schede nel corso degli incontri o via mail a: bottega@homoscrivens.it.

APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA

La II Settimana della Letteratura Inesistente prende l’avvio, quest’anno, con la conferenza Pseudobiblia e l’inesistenza, mercoledì 22 gennaio ore 10:30 presso l’Università degli Studi di Milano (Aula Crociera Alta). La conferenza animata dal Prof. Davide Bigalli, dal Prof. Massimo Parodi – rispettivamente docenti di Storia della Filosofia e di Storia della Filosofia Medievale presso l’istituto milanese – e dagli scrittori e curatori dell’enciclopedia Giancarlo Marino e Aldo Putignano, lega in un excursus storico vecchi e nuovi esempi di inesistenza letteraria, dalle osservazioni di Aristotele alle voci dell’enciclopedia. Coordina Andrea Scarabelli, editor delle Edizioni Bietti.

L’appuntamento milanese prosegue in serata, alle 18:30 presso lo spazio Tadini, insieme con Giuseppe Lippi, direttore di «Urania». L’aperitivo letterario verrà animato dalle letture delle voci milanesi dell’Enciclopedia, e delle nuove schede proposte (in accordo alle norme redazionali del vademecum in allegato) dai partecipanti agli incontri della II Settimana della Letteratura Inesistente. Coordinano Giancarlo Marino e Aldo Putignano, scrittore e editore di Homo Scrivens.

A Roma, la Libreria Nero su Bianco ospita gli scrittori inesistenti,  venerdì 24 gennaio alle 18:00. Gli interventi di Gianfranco De Turris, scrittore tra i massimi esperti del fantastico in Italia e degli scrittori Andrea Angiolino e Francesca Garello, arricchiranno le letture romane dell’enciclopedia, oltreché le nuove voci immaginate e scritte dai presenti. Coordinano Giancarlo Marino e Aldo Putignano.

Si ritorna a Napoli, martedì 28 gennaio dalle 11:00 alle 18:00 al Maschio Angioino, per prendere carta e penna e essere guidati, nel workshop “Scrivere l’inesistenza” condotto dai due curatori.

I Luoghi di tutte le tappe:

22 GENNAIO ORE 10.30 Università degli Studi di Milano: Aula Crociera Alta, Via Festa del Perdono, 7 – Milano

22 GENNAIO ORE 18.30 Spazio Tadini: Via Niccolò Jommelli, 24 – Milano

24 GENNAIO ORE 18.30 Libreria Nero su Bianco: Via degli Spagnoli, 25 – Roma

28 GENNAIO ORE 11 Maschio Angioino: Piazza Castello – Napoli

PER TUTTI COLORO CHE DESIDERASSERO PARTECIPARE ALL’ENCICLOPEDIA DELLA LETTERATURA INESISTETE CON UN LORO SCRITTO Clicca per scaricare il file: vademecum_Enciclopedia x II Settimana della Letteratura Inesistente