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Fotografia: Giovanni Mereghetti, mostra personale Placespast dal 17 gennaio 2018

Basketball, Gobi desert, Mongolia
Basketball, Gobi desert, Mongolia

Mostra fotografica personale di Giovanni Mereghetti Placespast

17 gennaio – 18 febbraio 2018

A cura di Francesco Tadini, Federicapaola Capecchi

Apertura al pubblico mercoledì 17 gennaio 2018 ore 18:30

Mercoledì 17 gennaio 2018 apre la mostra fotografica Placespast del fotoreporter Giovanni Mereghetti.

Una mostra che ci porta da Lapaz a New York, da Malpensa a Trinidad, da Marrakech a Pushkar, da Kathmandu al Goageb. Che innesca un affascinante viaggio anche nel senso del ricordo e di come questo, inesorabilmente, nella mente cambi.

Quarantadue fotografie (bianco e nero analogico) selezionate da molteplici viaggi e reportage di Giovanni Mereghetti, unite in questa mostra attraverso il fille rouge del senso del viaggio di scoperta, di documentazione e di ciò che tutto questo muove dentro il fotografo e negli occhi di chi guarda. Geometrie. Stati d’animo. Frammenti di vita. Memorie, reminescenze, riflessioni, emozioni passate, impressioni presenti.

Trinidad (Cuba)
Trinidad (Cuba)

Baghdad in quegli anni era un punto inarrivabile. In seguito alla prima guerra del Golfo l’embargo era molto severo. Arrivare lì era varcare la frontiera del proibito” – “ L’Iran era un luogo per me meditato e studiato per anni […] Decisi di partire e scoprire questa terra chiamata Persia per lungo tempo […] e quanto <contrastato> era questo Paese nonostante si fosse già nel terzo millennio”. – dice Mereghetti –

Perché i ricordi nella mente cambiano?

Eppure faccio il fotografo. Ho la fortuna di mettere a fuoco. Non solo di guardare.

Marrakech 2006
Marrakech 2006

Racconti di terre lontane, di mercanti e pescatori, il racconto del viaggio. La messa a fuoco e la grana di porzioni di mondo che fanno spaziare la nostra curiosità dall’antropologia alla letteratura. Un diario di viaggio, cultura, reportage e piccole grandi notizie dal mondo. Giovanni Mereghetti illustra seriamente queste porzioni di mondo, racconta pienamente il viaggio e l’avventura vissuta in queste esplorazioni, dà spazio, tempo, narrazione e luce ad ogni aspetto: naturalistico, culturale, umano, antropologico, politico. Insegna come viaggiare, con il rispetto e lo stupore consustanziale alla fotografia. Fotografie che esprimono il senso e il sentimento di un luogo e di un tempo, ritraggono le persone, una cultura, la terra. A volte guarda dal basso verso l’alto proprio come quando si cammina per le strade di una città, altre volte ritrae volti alla ricerca di una condizione sociale; altri scatti sono poco nitidi ma carichi di emotività e dell’istante. A tratti diretto e incisivo, a tratti minimalista, le fotografie in mostra trasportano fino in fondo in ogni diversa situazione, ambiente e mondo e immergono in un racconto da cui difficilmente distogliamo lo sguardo con rapidità, curiosi di sentirne tutte le voci della storia.

Questa è Placespast.

Kathmandù 2004
Kathmandù 2004

Giovanni Mereghetti

Giovanni Mereghetti, fotogiornalista. Inizia la sua attività di fotografo nel 1980 come free-lance. Successivamente collabora con le più importanti agenzie italiane specializzandosi in reportage geografico e fotografia sociale. Nel corso della sua carriera ha documentato l’immigrazione degli anni ’80 a Milano, il ritiro delle truppe vietnamite dalla Cambogia, la via della seta da Pechino a Karachi, l’embargo iracheno, il lavoro minorile in Malawi, gli aborigeni nell’anno del bicentenario australiano nonché numerose spedizioni sahariane. Le sue fotografie sono state esposte in mostre personali e collettive presentate in Italia e all’estero. E’ autore dei libri “Bambini e bambini” (1996), “Piccoli campioni” (Pubblinova, 1997), “Ciao Handicap!” (1999), “Omo River e dintorni” (Periplo Edizioni, 2002), “Bambini neri” (Les Cultures – Sahara el Kebira, 2004), “Friendship Highway …verso il Tibet” (Bertelli Editori, 2005), “Destinazione Mortirolo” (Bertelli Editori, 2006), “Nuba” (Bertelli Editori, 2006), “Da Capo Nord a Tombouctou… passando per il mondo” (Immagimondo-Bertelli Editori, 2007) e “Veli” (Les Cultures Edizioni, 2008); “Hotel Bel Sit. Storie di Migranti” (Bertelli Editori). Fonda nel 2010 Spazio Foto Mereghetti. Le sue fotografie sono esposte, in mostre personali e collettive, sia in Italia che all’estero. Il suo lavoro fa parte dell’Archivio Fotografico Italiano. Vive e lavora in provincia di Milano.

Giovanni Mereghetti
Giovanni Mereghetti

http://www.giovannimereghetti.com/new/pages/about/

PLACESPAST

17 gennaio – 18 febbraio 2018

Spazio Tadini Casa Museo

Via Niccolò Jommelli 24

20131 Milano – MM1 Loreto MM2 Piola

dal mercoledì al sabato dalle 15:30 alle 19:30 – domenica dalle 15 alle 18:30 – e su appuntamento – lunedì e martedì Chiuso

http://www.spaziotadini.com

Info per la stampa:

Federicapaola Capecchi + 39 347 71 34 066 – federicapaola@spaziotadini.it

Francesco Tadini + 39 366 26 32 523 – francescotadini61@gmail.com

Info per il il pubblico: +39 02 26 11 04 81

Mostre fotografiche: Marco Tagliarino racconta Storie di Molti

Una mostra di due giorni (18 e 19 marzo) per proporre un punto di vista del reportage di viaggio attraverso l’occhio di Marco Tagliarino.

Orari dalle sabato 15.30 alle 19.30 , domenica 15-18.30.

“Quello che cerco mentre sono “al lavoro” (anche se per me la fotografia è una passione e non un lavoro) sono gli sguardi delle persone, i costumi, il modo di vivere, la naturalezza – racconta Tagliarino -. Ritengo che tutto questo, per funzionare in una fotografia, debba essere inserito in un contesto ambientato che in taluni casi è più importante dei soggetti stessi.
Infine, le ultime tre cose che rendono una fotografia unica sono la luce ambientale, il punto di ripresa, e la spontaneità dei soggetti ritratti. Non uso mai il flash. Non chiedo mai che le persone riprese si mettano in posa, anzi cerco sempre di fotografarle mentre si dedicano ai loro affari quotidiani cercando di essere meno invadente possibile, anche se usando focali come il 24mm, il 35mm e il 50mm non è affatto semplice”.

L’occhio curioso del fotografo si unisce a quello del turista alla scoperta dei costumi e delle tradizioni. E’ così che Tagliarino si allontana dalla Street Photography per guardare oltre i confini e raccontare stimolando una visione non solo documentativa. Infatti ama lavorare sui soggetti in post produzione, come lui stesso dice “ho cominciato ad imparare ad osservare la realtà non più solo attraverso i miei occhi ma “immaginandola”” e il risultato è fatto di scatti che non perdono mai il loro valore documentale, ma acquisiscono atmosfere e suggestioni.

L’esposizione a Spazio Tadini propone un doppio percorso: il bianco e nero e quello a colori. Due mondi che per Tagliarino viaggiano in parallelo: “Amo le fotografie monocrome dotate di carattere. Per questo motivo amo lavorare al limite dell’istogramma toccando tutte le gradazioni di grigio senza però eccedere in termini di contrasto e nitidezza”.

La mostra sarà ospitata in una delle sale della Casa Museo Spazio Tadini e i visitatori potranno completare il percorso con una visita alla mostra  a cura di Federicapaola Capecchi Francesco Cito e la fotografia di Reportage che è ospitata nelle altre sale.

Un week end a Spazio Tadini all’insegna della fotografia dando spazio a soggetti,  percorsi  ed esperienze  diverse.

 

BIOGRAFIA

Marco Tagliarino nasce a sesto san Giovanni il 14 marzo del 1977. Dopo il diploma da perito elettrotecnico si scrive ad ingegneria aerospaziale al politecnico di Milano, ma per ragioni economiche accelera il suo ingresso nel mondo del lavoro. La passione per la fotografia arriva in età adulta, quando riceve in regalo una macchina fotografica compatta che inizia a utilizzare quasi per gioco è che ben presto abbandona per la sua prima reflex Canon.  Da assoluto autodidatta, si documenta attraverso blog e forum di fotografia per migliorare la tecnica e al contempo scatta continuamente senza selezione per alcuni anni fino a trovare la sua predilezione per i volti e il catturare le persone in scene di vita quotidiane. Alla passione per la fotografia si unisce quella per i viaggi che  diventano meta fotografica oltre a svago e scoperta culturale in compagnia di sua moglie.

A Spazio Tadini la prima volta in Italia del Sony World Photography Awards

IMMAGINE COMUNICATO STAMPA SONYDal 16 settembre al 16 ottobre 2016, Sony espone allo Spazio Tadini di Milano le fotografie vincitrici e finaliste del più grande concorso fotografico al mondo.
 È la prima volta che la prestigiosa mostra promossa dalla World Photography Organisation arriva in Italia.

In esposizione, tra gli altri, i 3 italiani vincitori della categoria Professionisti, Marcello Bonfanti (Ritratto), Alberto Alicata (Fotografia in posa) e Francesco Amorosino (Natura Morta), il vincitore del National Award, Christian Massari e la vincitrice della categoria Panorama dello Youth Award, Anais Stupka Milano, 12 luglio.

Per la prima volta in Italia la mostra del prestigioso Sony World Photography Awards, il più grande concorso fotografico al mondo. Sony porta a Milano, allo Spazio Tadini, la migliore selezione delle opere vincitrici e finaliste dell’edizione 2016 per offrire anche agli italiani amanti della fotografia la possibilità di vedere dal vivo questo campione dell’arte internazionale.

Con l’esposizione di una selezione dei lavori dei vincitori e finalisti delle diverse categorie, tra cui le opere di nove fotografi professionisti italiani1, la mostra celebra le immagini più belle dell’edizione 2016 dei Sony World Photography Awards, scattate sia da fotografi professionisti sia da talenti emergenti.

Dal 16 settembre al 16 ottobre 2016 la mostra sarà allo Spazio Tadini di via Jommeli 24, punto di riferimento a Milano per il mondo della cultura, centro di eventi, concerti e mostre d’arte contemporanea nato nel 2006 fra le mura di quello che fu lo studio di Emilio Tadini, uno dei più amati scrittori e pittori milanesi del Novecento. L’ingresso ha un costo di 2 euro che darà diritto alla tessera promozionaledi durata mensile dell’associazione Spazio Tadini (i possessori di tessera associativa annuale (12 euro) entreranno gratis). 

Saranno esposte opere di tutti i generi fotografici, dalla fotografia commerciale a quella di viaggio al fotogiornalismo, con una moltitudine di soggetti che spaziano dal ritratto allo sport all’architettura, ognuna selezionata fra le 230.000 fotografie inviate quest’anno da ben 186 Paesi. Lo scorso aprile la mostra dei Sony World Photography Awards 2016 è stata ospitata presso la Somerset House di Londra. Fino a oggi è stata presentata in India, Germania, Cina, Giappone, Australia, Francia, Russia e Stati Uniti.

Si ricorda che sono aperte le iscrizioni per i Sony World Photography Awards del 2017, giunti quest’anno alla loro decima edizione.

Approfondimenti su www.worldphoto.org.
Per ulteriori informazioni, contattare:
Cristina Papis – e-mail: sony.pr@eu.sony.com
Sony Europe Limited, Sede Secondaria Italiana – Via Rizzoli, 4 – 20132 Milano
Tel: 02-618.38.1

Per maggiori informazioni sui Sony World Photography Awards, contattare:
Jill Cotton, PR Director / Kristine Bjørge, PR Manager
press@worldphoto.org / +44 (0) 20 7886 3043

World Photography Organisation
La World Photography Organisation è una piattaforma internazionale a sostegno di iniziative legate al mondo della fotografia. Con attività che coprono più di 180 paesi, il nostro scopo è elevare il livello del dibattito sulla fotografia, dando visibilità ai migliori scatti e fotografi del globo. È per noi un punto di orgoglio saper costruire legami duraturi sia con i fotografi sia con i nostri partner leader del settore a livello internazionale. Proponiamo un ricco calendario di eventi annuale che comprende i Sony World Photography Awards (il più grande concorso fotografico al mondo che festeggerà il 10° anniversario nel 2017), diversi appuntamenti e incontri locali e internazionali, e PHOTOFAIRS, mostre d’arte internazionali dedicate alla fotografia con destinazione Shanghai e San Francisco. Per maggiori dettagli, visitare http://www.worldphoto.org

Sony Corporation
Sony Corporation è un’azienda leader nella produzione di apparecchiature audio, video, imaging, gaming e di Information & Communications Technology destinate al mercato consumer, alle aziende e ai professionisti. Grazie alle divisioni musica, cinema, computer entertainment e online, Sony si posiziona a pieno titolo quale azienda di elettronica e di intrattenimento leader a livello mondiale. Sony ha registrato un fatturato consolidato di circa 72 miliardi di dollari nell’anno fiscale chiuso al 31 marzo 2016. Per ulteriori informazioni relative a Sony è possibile visitare il sito http://www.sony.net/

1 I tre vincitori (Marcello Bonfanti, Alberto Alicata e Francesco Amorosino) e i sei finalisti (Andrea e Magda, Filippo Venturi, Cristina Vatielli, Simona Ghizzoni, Alessandro D’Angelo e Andrea Rossato).