Archivi categoria: LIBRI 2022

Maria Grazia Galatà presenta Khamsin

Sabato 10 dicembre alle 18.30 alla Casa Museo Spazio Tadini Marco Saya edizioni presenta la raccolta Khamsin (frammenti di scrittura-2021) di Maria Grazia Galatà.

Dalla prefazione di Gian Ruggero Manzoni:

Da sempre la realtà di Maria Grazia Galatà viene distillata in immagini, passaggi sonori, versi ricchi di un’intensa concentrazione, dove ogni intento narrativo si perde in favore di istantanee sospese in una dimensione in cui l’assenza di tempo e spazio regge l’accaduto, e anche ciò che accade e quello che accadrà. Quindi la sua forza di caratterizzazione non nasce dalle descrizioni di sé, o di personaggi o luoghi, bensì nella capacità del mettere in evidenza “un qualcosa” di non contingente, di non totalmente palpabile, di indefinito.

In tale componente domina un coinvolgente senso estetico che ulteriormente avvalora i suoi frammenti poetici, in cui “la scena del dire” o, meglio, “la messa in scena” di un ipotetico dialogo si articola, creando una costante atmosfera che parrebbe enigmatica, ma misteriosa non è.”

Dal libro

c’era buio e faceva freddo

la notte all’ombra delle spalle

nella incompiutezza del giorno

mi ricordava che avevo diciott’anni

quando iniziarono a sprofondare

i pavimenti ad uno ad uno – poi

l’annullamento – nel nome del Padre

nel nome del figlio nel nome di Dio

perfetta imperfezione – e non temerò

voci soffuse in un’alba malferma

ph Pino Dal Gal

Biobibliografia

Maria Grazia Galatà, poetessa e artista visuale nasce a Palermo.

Collabora con il giornale di scritture “Il cucchiaio nell’orecchio” e Mentinfuga.

1986 vince il Premio Internazionale di Poesia e Narrativa “All’ombra degli Etruschi”

2002 partecipazione ad “underwood”, ad Ascona insieme ad altri nomi illustri della poesia contemporanea: Mario Luzi, Fernanda Pivano, Edoardo Sanguineti;

2003 ha editato il libro “Congiunzioni”, con fotografie di Costantino Spatafora,

2005 51° Biennale di Venezia, “La notte dei Poeti” con Ana Blandiana ed altri poeti di fama internazionale;

2005 partecipa con un’opera in collaborazione con Costantino Spatafora all’evento “Padiglione Italia” curata da Philippe Daverio ed edito alla fine del 2007 da Rizzoli;

2006 è stata segnalata, tra le opere edite, al “Premio di Poesia Lorenzo Montano”;

2007 a giugno reading presso la fondazione Querini Stampalia di Venezia con l’intervento di Achille Bonito Oliva;

2009 Venezia sede Unesco

2009 53° Biennale di Venezia, “Notte di Luce”con Adonis, Yang Lian Loretto Rafanelli, Massimo Dona’, Pablo Hereveri, Jhonny Tuki, Marco Nereo Rotelli

2010 con un’opera fotografico–poetica in “The last book “installazione di Luis. Camnitzer alla biblioteca di Zurigo, Svizzera;

2010 aprile “Altrove” reading e videoproiezione;

2010 –Edita “L’altro”, poesie e fotografie con prefazione di Gio Ferri e videoproiezione. Segnalazione al Premio di Poesia Lorenzo Montano

2011 Peggy Guggenheim Collection di Venezia con L’urlo di Ginsberg;

2011 collaborazione video con Roland Quelven;

2011 collaborazione video con Pinina Podestà;

2012 edita “Contrasti” scritture e fotografie con prefazione di Gio Ferri; video proiezione in collaborazione con Angelo Secondini;

2012 “Osservazioni Minimali “Mostra fotografica personale; video proiezioni con musica di Angelo Secondini;

2013 “Accrochage” collettiva d’arte Bologna;

2013 “Dice il vero chi parla di ombre” personale fotografica; presso la Galleria d’Arte dell’Istituto Romeno di Venezia.

2015 “crea Congiunzioni Festival di Poesia”

2015 “Venezia e luce” in Antologia poetica di Marco Nereo Rotelli

2016 “Simmetria di un’apparenza” Personale fotografica presso la galleria d’arte “Istituto Romeno” Venezia

2017 Presenta quindici poeti internazionali in “Congiunzioni festival Internazionale” presso Centro Culturale Candiani di Mestre

2018 Edita per Marco Saya Edizioni il libro di poesie “Quintessenza” con selezione al Premio “Lorenzo Montano” 2018

2019 “Punto poesia” cura con Francesco Mandrino un intervento sulla poesia

2020 Edita “L’allarme del crepuscolo” per Marco Saya edizioni

“Poesie del tempo sospeso” presentazione del nuovo libro di Giulia Giudice


Giovedì 24 novembre, alle ore 18.00, lo Spazio Tadini Casa Museo di Milano ospita la presentazione del libro “Poesie del tempo sospeso” (Antiga editori) di Giulia Giudice, una delle voci più interessanti della narrativa italiana.
Ne parlerà tra conversazione, letture e acquarelli la professoressa Letizia Caselli, accademica dell’Ateneo di Scienze, Lettere e Arti di Venezia.
Giulia Giudice disegna un filo narrativo che contrappunta la vicenda personale non solo con quella storica, ma anche con quella geologica e cosmica.
La presentazione si svolge nel prestigioso luogo d’arte e di cultura dello Spazio Tadini Casa Museo di Milano, Via Niccolò Jommelli, 24.


Poesie del “Tempo sospeso”
Una bambina gioca nelle strade del Lido di Venezia sulle note di Debussy, così comincia l’itinerario che la poesia di Giulia Giudice percorre con leggerezza e intensa visibilità emotiva. I luoghi sono soste del pensiero dalle quali il pensiero riparte, come i cerchi nell’acqua, ma il tempo non crea risacche, fluisce e si apre verso il futuro.
“Poesie del tempo sospeso” è un libro dalla definizione mobile come una geografia di paesaggi, così ampio da contenere più geografie e dimensioni, un’avventura iniziatica e intensa della vita.
“Io conosco il mio tempo e i suoi segni – / il silenzio e il furore e la dolcezza / l’aria lieve e gentile sopra il ponte”.
Così Giulia Giudice crea una poesia fatta di spazio-tempo, di tempo atmosferico e atmosfere che nella loro evidenza diventano simboli di non luoghi – vaporetti, stazioni – di immagini d’acqua, così pertinenti all’ambientazione veneziana, con un’attesa “sospesa” tra i ricordi e il futuro che si apre all’improvviso in modo inedito, quando tutto sembra ormai esaurito o distrutto. Uno sguardo che può traghettare anche verso nuovi mondi: “Quindi inseguiamo i sogni e le galassie, / imbarchiamoci sul
mare delle stelle”.


Giulia Giudice
Giulia Giudice (Venezia, 8 febbraio 1927 – Venezia, 4 giugno 2020), è studiosa, docente, scrittrice che ha vissuto tra la sua amata Venezia e Ferrara. Ha dedicato tutta la sua vita alla ricerca della conoscenza,
che ha inseguito in tutti i campi del sapere scientifico e umanistico, come testimonia la sua immensa biblioteca, e le sue collezioni di arte africana, minerali e fossili.
Da sempre raffinata esploratrice della parola scritta sia nella forma del racconto che della poesia, aveva deciso di pubblicare solo nel 2019, a ben 92 anni, i racconti “Spiagge della memoria” (Nardini), che ha
ricevuto nel 2021 la Menzione al Merito per la Narrativa al Premio Internazionale Salvatore Quasimodo. Ma la vocazione per la poesia comincia nel 1950 e comprende nove raccolte liriche inedite
e due raccolte di racconti, scritti in settanta anni, attorno a cui gravita la sua esistenza e la sua vita
letteraria.



Ultimo libro di Raffaele Mangano: La riga sulla Emme

Il 27 ottobre alle ore 19, alla Casa Museo Spazio Tadini torna lo scrittore Raffaele Mangano a presentare il suo ultimo lavoro editoriale: La riga sulla Emme edizioni Amantea.

La vita è un imbroglio misterioso e inspiegabile.

A volte persino affascinante.

Ma resta comunque un imbroglio”

“Il caso, le coincidenze, oggetti che riappaiono all’improvviso, sino a che il messaggio diventa chiaro: è venuto il momento di raccontare. Raccontare quello che Leone, poche ore prima della morte in una Rsa, svela all’amico convocato per raccogliere le sue ultime volontà. Il legame con il generale Carlo Alberto dalla Chiesa, nato durante la resistenza partigiana e proseguito negli anni, tra incontri furtivi e missioni segrete. La scoperta che il coinquilino di una casa in affitto è il capo brigatista Mario Moretti.

Episodi di una vita rocambolesca e sorprendente. Anche le sue richieste finali sono inusuali: la dispersione delle ceneri in un luogo ben preciso e la distruzione di una scatola sigillata contenente segreti da non violare.

Il fuoco aveva arso il corpo e il contenitore misterioso, ma non i ricordi che, a distanza di tempo, tornano prepotenti e si trasformano finalmente in parole”

Ingresso libero