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Giuliano Leone mostra fotografica Crossroads in-croci

Mostra fotografia di Giuliano Leone CrossRoads In-croci dal 25 ottobre al 24 novembre 2019 presso la Casa Museo Spazio Tadini inaugurazione 25 ottobre. Inaugurazione 25 ottobre ore 18.30 ingresso libero.

“Ci sono reportage che ci informano di un fatto. Ci sono fotografie che, oltre ad informarci di un accaduto sono capaci di sintetizzare il senso di una serie di fatti. E ci sono immagini che riescono a mostrarci – svelandolo, in qualche modo – un senso universale racchiuso in una serie di accadimenti che si sono svolti in un territorio e in un tempo circoscritti.

Giuliano Leone – con le 40 fotografie del progetto Crossroads In-croci  –  riesce a emozionarci a tal punto da farci riflettere.

La riflessione – e la nostra stessa riconoscibilità in quella immagine riflessa – parte da due pratiche ricorrenti: quella della cruenta preparazione del pesce per il mercato e quella della partecipazione di massa al culto Cristiano della Madonna Bianca di Portovenere.

Una prassi igienico-alimentare e un rito di redenzione e rinascita sono accostati come capitoli della stessa storia. Tappe di fondazione di una civiltà territoriale (quanto ci dicono della Liguria!) e, allo stesso tempo, particelle elementari di ogni cultura esistente.

Non è facile mangiare ricordando il “sacrificio” di un pesce. E non è lieto ricordare un corpo sacrificato sulla croce (Il pesce, tra l’altro, è proprio simbolo di Cristo…). Due cose che solo la fotografia, con la sua immediatezza, può dire in un lampo. Mettendoci la nostra umanità davanti agli occhi. Senza giudicare.

Giuliano Leone si avvicina a tal punto ai fatti da sfidare la possibilità di messa a fuoco della lente fotografica. E le sue immagini urlano. Al punto da divenire assordanti.

O si muove, Giuliano: davanti allo spettacolo notturno della fiaccolata (ancora fuoco!..) che sale sul  promontorio della chiesa (di San Pietro) con l’urgenza di innalzare al cielo l’invocazione di salvezza.  Le scie del fuoco, così come i gesti faticosi di chi innalza il redentore, fondono chi guarda a chi è guardato, come parti di una scena cosmica di fronte alla quale è difficile rimanere stabili.

Una specie di Big Bang estetico e morale – a temperature davvero estreme  – che le fotografie di In-croci generano a velocità elevatissima, nel giro di una mostra. L’uscita dalla quale – in tutta sicurezza – non vi lascerà inerti.

Correva l’anno 1399 – la Liguria era occupata dai francesi –  e la peste nera aveva già ridotto di un terzo la popolazione di tutto il continente. E un tal Lucciardo si mise a pregare davanti a un dipinto salvato (in un tronco di cedro del libano) dalla furia del mare e dai pirati. E…. il resto lo scoprirete dal 25 ottobre al 24 novembre 2019 alla Casa Museo Spazio Tadini”.

Testo di Francesco Tadini

Crossroads In-croci

a cura di Francesco Tadini

25.10.2019/23.11.2019

INAUGURAZIONE: venerdì 25 ottobre 2019, ore 18:30

Spazio Tadini Casa Museo

Via Niccolò Jommelli 24, 20131, Milano

www.spaziotadini.com

MM 1 Loreto MM 2 Piola

Orari Mostra Apertura al Pubblico:

dal mercoledì al sabato dalle 15:30 alle 19:30

domenica: SOLO su appuntamento per visite guidate (visita guidata €5)

lunedì e martedì: chiuso

La fotografia di Calimero Elvio De Santis con Players

Fotografia, Ritratto. Inaugura venerdì 25 ottobre 2019, alle ore 18:30, a Spazio Tadini Casa Museo la Mostra Personale “PLAYERS” di Calimero Elvio De Santis con la curatela di Federicapaola Capecchi. (ingresso libero)

Quaranta ritratti a raccontare una generazione. Quaranta fotografie che diventano focus attuale di un tema sempre più scottante della nostra società e contemporaneità: l’identità.

Una mostra, un racconto e un’impaginazione fitti, serrati, quasi senza respiro, a chiedere che la si guardi senza pause e senza troppe scusanti.

 “Thick and slow. Deciso e riflessivo. Quando il ritratto si fa duro, forse anche un gioco rischioso”  -scrive Federicapaola Capecchi – “Quando un ritratto brucia. Quando cattura le persone nel gioco in cui loro stessi hanno scelto di recitare o di trovarsi. Fotografie che invitano alla contemplazione e alla riflessione, presentandoci i volti portati con prepotenza all’interno del piano dell’immagine. Quando il ritratto è essere lì col soggetto, col pensiero. Quando è un ritratto generazionale. Quando è un segreto svelato, alla Paul Strand, alla Otto Emil Hoppé. Players!”. 

La fotografia è da sempre chiamata a raccontare gli uomini, a ritrarne le espressioni e a intuire, dallo sguardo piuttosto che dall’abito, abitudini, status sociale e importanza. Poi si sono cercati frammenti di senso della persona ritratta. È tra questi frammenti di senso che si muovono Calimero Elvio De Santis e i suoi ritratti. Diversi negli intenti e nei modi dallo “sfacciatamente vicino” di Bruce Gilden – l’unica cosa che li accomuna è l’uso del flash – raccontano il volto umano come una mappa geografica dove si registrano smottamenti. Players è una mostra che si interroga – e ci interroga – sulle persone, sui ruoli che scelgono di giocare e vestire ogni giorno, su quelli che si trovano ad abitare senza volerlo, solo … perché è così. Quaranta volti alla ricerca della parte non evidente del carattere del soggetto ritratto, di restituire un sentimento, per quanto duro possa essere, di ritrarre una qualità interiore. Di ridare frammenti di senso all’uomo.

CALIMERO ELVIO DE SANTIS

Calimero è un eclettico artista italiano dalle mille sfaccettature, che diventa difficile classificare sotto un’unica definizione. È stato un comico, un attore, un fantasista, un mimo, un clown, un prestigiatore ad alti livelli, come la collaborazione con Raul Cremona. Un personaggio che puo’ presentarsi in un luogo austero come il teatro, o piu’ semplicemente sulla pedana di un cabaret, o a tu per tu con il pubblico fino a raggiungere l’apoteosi all’interno del suo habitat naturale che è la strada, riuscendo ad improvvisare una storia fantastica dove gli attori di questa commedia sono i passanti che in modo inconsapevole e al contempo surreale, recitano fino in fondo una parte e dove lui stesso diventa attore e regista di una storia sempre a lieto fine. Come a lieto inizio è il suo viaggio nella fotografia. Da quando ha preso in mano la macchina fotografica ha iniziato a fare reportage, fotografia di strada e ritratti. Come fotografo collabora con diverse testate giornalistiche; con PhotoMilano Club Fotografico Milanese ha partecipato a due mostre collettive nel 2018 e ora debutta con la sua prima Mostra Personale.

PLAYERS

Mostra Personale di Calimero Elvio De Santis

A Cura di Federicapaola Capecchi

25.10.2019/23.11.2019

INAUGURAZIONE: venerdì 25 ottobre 2019, ore 18:30

Spazio Tadini Casa Museo

Via Niccolò Jommelli 24, 20131, Milano

www.spaziotadini.com

MM 1 Loreto MM 2 Piola

Orari Mostra Apertura al Pubblico:

dal mercoledì al sabato dalle 15:30 alle 19:30

domenica: SOLO su appuntamento per visite guidate (visita guidata €5)

lunedì e martedì: chiuso

federicapaola@gmail.com

Mostra Fotografica Era Milano – di Virgilio Carnisio

Mostra fotografica di Virgilio Carnisio, grande fotografo milanese, maestro della fotografia di documento.

Le fotografie in mostra, per gentile concessione, sono di proprietà di AFI Archivio Fotografico Italiano 

 

Virgilio Carnisio, maestro della fotografia di documento, in mostra a Spazio Tadini Casa Museo dal 17 gennaio 2019, a cura di Federicapaola Capecchi.

Era Milano”. Una selezione di fotografie dal 1965 al 2018, tutte inedite, fatta eccezione per due sole foto, per addentrarci in un racconto della città di Milano che unisce, nella tenerezza del grigio, documentazione, ricordi e sentimento.

In mostra un reportage in bianco e nero di tipo sociale, una fotografia che “preserva” la memoria delle vecchie cose, abitudini e vecchi spazi, che racconta una Milano sparita, ma che è la base sulla quale si è costruita la Milano di oggi. Virgilio Carnisio, come altri maestri quali Cesare Colombo, Uliano Lucas, Ugo Mulas, Gabriele Basilico, Mario De Biasi, in sessant’anni di fotografie ha raccontato i tratti distintivi e più veri di Milano, la sua amata Milano.

Virgilio Carnisio

Virgilio Carnisio cammina per le vie della sua città e rimane attratto dalla forma compositiva delle vetrine delle botteghe e dei negozi, quanto dall’architettura e dal senso di appartenenza delle case di ringhiera, tanto quanto dalle persone, dai volti, dalla loro espressività. Fotografa insegne come cortili, palazzi e persone, sempre con un approccio frontale. In questa mostra una selezione che rivela un lato importante di Virgilio Carnisio e cioè il fotografare in modo sistemico e massiccio Milano, senza trascurare mai la presenza nella foto stessa di dettagli precisi e documentativi particolari, a partire dal forse più banale numero civico, o nome della via.

In mostra fotografie che risuonano una forma di neorealismo – affine anche a soggetti come Cesare Colombo, con cui Virgilio Carnisio dialogava spesso – cresciuta in un clima comune, tra modelli culturali condivisi, nella cultura letteraria e cinematografica di cui si nutrivano, fatta di un forte taglio sociale. Una fotografia che svela, in generale, un livello molto alto di cultura e la necessità – e non una moda – di mostrare Milano in tutti i suoi aspetti, anche quelli più critici.

Nelle fotografie in mostra per un mese, fino al 17 febbraio 2019 risalta un elemento caratteristico di Virgilio Carnisio, ovvero la capacità di andare in profondità del racconto visto, inquadrato e scattato, scandagliandone ogni particolare, in primo piano o di sfondo o laterale, attraverso anche la consapevolezza del soggetto di essere fotografato, soggetto con il quale – è evidente – Virgilio Carnisio ama instaurare un rapporto diretto di complicità. E la cosa sorprendente è che questa complicità risulta anche quando fotografa un muro, un palazzo, una via, un cortile.

Virgilio Carnisio, celebre fotografo Milanese, fotografo di strada come si è sempre definito, ci accompagna nelle strade che più ha percorso – e ancora oggi percorre – che sono quelle della sua città. Metropoli e anima con la quale ha un legame profondo e sentito. Documenta e ritrae – come un vero ritratto – gli spazi, le vicende, il quotidiano e il tessuto sociale e umano di questa grande città che è Milano. E lo fa con una predilezione visiva per soggetti e scenari semplici ma, a un tempo, intensi e significativi. Dove la vita avveniva davvero.

Virgilio Carnisio

Domenica 20 gennaio 2019 alle ore 16:30 a cura di AFI Archivio Fotografico Italiano, si svolge la presentazione del libro “Virgilio Carnisio. L’archivio, la vita, il mondo” da poco edito. Il libro è a cura di Alfiuccia Musumeci.

ERA MILANO

Mostra fotografica di Virgilio Carnisio

A cura di Federicapaola Capecchi

Dal 17 gennaio al 17 febbraio 2019

Spazio Tadini Casa Museo

Via Niccolò Jommelli 24, 20131 Milano [MM1 Loreto, MM2 Piola – Bus 81,62]

https://www.spaziotadini.com

INFO PER LA STAMPA

Federicapaola Capecchi +39 3477134066

federicapaola@spaziotadini.it