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PhotoMilano mostra collettiva N°1

Progetto del gruppo e cura della prima esposizione di Francesco Tadini

Novanta fotografi raccontano Milano attraverso una mostra, la N 1°, ma ancor più attraverso un gruppo e un sito www.photomilano.org che raccoglie, attraverso le immagini, uno spaccato contemporaneo dalle mille sfaccettature di questa metropoli internazionale. E’ una città simbolo dinamico e intramontabile di arte, moda e imprenditoria Made in Italy, ma oggi forse, molto altro ancora. Per scoprirlo basta vedere gli scatti dei tanti fotografi che hanno colto l’opportunità di raccontarla, di metterla e nudo e di interrogarla grazie anche agli stimoli dell’ideatore del progetto, del gruppo, nonchè della mostra: Francesco Tadini.

Locandina-PhotoMilanoCosì descrivono lo spirito del gruppo di fotografi aderenti a Photomilano: “PhotoMilano è un progetto inedito. E’ il club fotografico che ha Milano nel cuore, la città più mutevole al mondo. Ma è anche luogo speciale dove si racconta, si fa e si raccoglie la cultura della grande fotografia metropolitana. 
Con quella speciale attitudine milanese per il fare, sotto la regia di Francesco Tadini che ne cura personalmente mostre ed eventi, PhotoMilano raccoglie in sé centinaia di fotoamatori e fotografi professionisti, creando un laboratorio artistico unico nel suo genere, officina delle immagini e delle idee della nostra città”. 

Acquista on line il biglietto per visitare tutte le mostre presso la Casa Museo Spazio Tadini
PhotoMilano mostra cartolina aperta
 Fotografi in mostra

01 Diego Bardone
02 Lucia Laura Esposto
03 Alberto Scibona
04 Luigi Alloni
05 Elena Galimberti
06 Francesco Falciola
07 Maurizio Aloi
08 Laura Zulian
09 Fabrizio Crippa
10 Claudio Manenti
11 Giovanni Orlando
12 Adele Caracausi
13 Emanuele Minetti
14 Marco Rilli
15 Bruno Panieri
16 Giorgio Panigalli
17 Alexandra Grippa
18 Elisabetta Gatti Biggi
19 Daniele Rossi
20 Cesare Augello
21 Andrea Fuso
22 Bianca Maria Vitali Rosati
23 Giuliano Leone
24 Gianfranco Bellini
25 Elena Santoro
26 Cristina Bianchetti
27 Giorgio Barbetta
28 Marco Parenti
29 Francesca Giraudi
30 Monica Santoro
31 Calimero Elvio de Santis
32 Alberto Grifantini
33 Laura Caligiuri
34 Giovanni Candida
35 Paolo Bianchi
36 Elvira Pavesi
37 Roberto Pireddu
38 Roberto Ramirez
39 Angelica Mereu
40 Roberto Manfredi
41 Alessandra Bettoni
42 Luca Augello
43 Andrea Cherchi
44 Daniela Loconte
45 Luigi Lusenti
46 Elisabetta Merlo
47 Maria Grazia Scarpetta
48 Gianluca Sgarriglia
49 Stefania Oppedisano
50 Alessandro Rocchi
51 Magda Di Genova
52 Giovanni Paolini
53 Francesco Summo
54 Fabio Bonfanti
55 Stefano Barattini
56 Daniela Borsari
57 Fabio Natta
58 Roberto Crepaldi
59 Emanuele Cortellezzi
60 Melania Siracusano
61 Giancarla Pancera
62 Antonio Renzo
63 Marzio Toniolo
64 Anna Limosani
65 Luciano Perciaccante
66 Silvia Questore
67 Gabriele Ghinelli
68 Cristina Risciglione
69 Domenico Sestito
70 Tiziana Granata
71 Mauro Lazzari
72 Amleto Natali
73 Corrado Formenti
74 Marisa Di Brindisi
75 Mimma Livini
76 Carlo Dulla
77 Sabrina Polo
78 Lamberto Morosini
79 Nicola Claudio Palermo
80 Maria Cristina Pasotti
81 Paolo Pacecca
82 Paolo Sommariva
83 Cinzia Beatrice Stecca
84 Giorgia Ionita
85 Antonella Fiocchi
86 Rocco Fanello
87 Massimo Magistrini
88 Franco Pelosi
89 Andrea Mele
90 Rita Manganello

La mostra è corredata da un catalogo offerto da Loretoprint grazie alla collaborazione di Fabrizio Crippa. Le stampe fotografiche sono state realizzate a un prezzo speciale da Bruno Melada. Si ringrazia Cesare Augello per la realizzazione del logo e l’impaginazione grafica di cartolina e locandina. Si ringraziano inoltre Elisabetta Gatti Biggì per il copy del lancio della mostra, Francesca Giraudi per l’ufficio stampa e Gianfranco Bellini per l’apporto ideativo.

PHOTOMILANO – passione e (non solo) per la fotografia – di Melina Scalise

E’ un gruppo di persone che ama fotografare, per professione o per piacere e che vuole condividere il gusto e l’arricchimento del confrontarsi su un soggetto prescelto: la Città Metropolitana di Milano.

L’idea è di Francesco Tadini, registra, autore televisivo, pubblicitario e fotografo che, attraverso queste sue “anime”, ha colto l’attenzione e l’attrazione della gente verso le metropoli, tanto quanto il bisogno di utilizzare un modo diverso di raccontare e di raccontarsi: l’immagine e i social. A luglio del 2017, spinto dall’istinto del comunicatore di professione e dal bisogno individuale di cimentarsi in una nuova avventura professionale e di vita ha aperto il gruppo su Facebook PhotoMilano, dal sottotitolo significativo: “passione e (non solo) per la fotografia”.

In due mesi, ha radunato intorno a sé e al suo progetto di racconto sulla città metropolitana più di un migliaio di persone. Dove? Nel luogo di milanese d’eccellenza per il confronto e il dialogo tra gli artisti e tra le arti: la Casa Museo Spazio Tadini, fondata con Melina Scalise, giornalista e psicologa, in memoria di suo padre Emilio Tadini, pittore, scrittore e saggista.

Succede ad un certo punto della vita – racconta Francesco Tadini – di vedere delinearsi un nuovo orizzonte. Alle spalle 50 anni di vita tra professione, passione, amici, amori, sconfitte e vittorie e davanti una sorta di skyline che si staglia in controluce per cui sta solo a te decidere di illuminare. La fotografia mi permette di raccontare e “illuminare”, di incontrare e condividere “salvando la storia” perché la fotografia è comunque sempre documento. Su questo terreno comune, sempre più diffuso nella cosiddetta “società dell’immagine” ho immaginato qualcosa che permettesse alle persone di conoscersi e confrontarsi su un soggetto e un ambiente condiviso quotidianamente: Milano e la sua metropoli. L’immagine è un linguaggio privilegiato diretto e semplice e oggi alla portata di un telefonino tanto da permette a tutti di “dire”, prima ancora di saperlo fare a regola d’arte. Questo “dire” , questo confrontarsi su Facebook e poi uscire insieme per scattare in un luogo scelto della città, questo approfondire un tema e una tecnica con un esperto in un workshop tanto quanto il radunarsi all’ultimo minuto per stare insieme, è semplicemente qualcosa di meraviglioso: quello scarto tra il virtuale il reale, tra lo scatto e il fatto, tra il dire e il fare, tra l’essere e l’esistere”.

Succede, per iniziare alla maniera “del Tadini” – che ha quasi dell’incredibile –  che più di un migliaio di persone, in circa due mesi, in pieno periodo estivo, si sia trovata insieme per aderire a un gruppo fotografico che racconta la metropoli milanese. Vuol dire che il linguaggio per immagini, prima ancora di diventare fotografia professionale, è ormai un nuovo modo di parlarsi, ma soprattutto che questo gruppo esprime un bisogno condiviso: “vedere insieme”. Cosa? Ciò che abbiamo davanti agli occhi tutti i giorni e che spesso ci sfugge.

In una società che corre veloce, fotografare è comunque “fermare”, “fermarsi”. Confrontarsi su ciò che ognuno sceglie come soggetto è un modo e un’occasione per riflettere. Mentre tutto va in un disordine apparente, qualcosa resta e come avrebbe detto Emilio Tadini, fine cultore del senso della distanza, ciò che rimane sono: “Le figure, le cose”. Quei punti fermi possono diventare riferimenti solo quando c’è comunicazione e quindi confronto e condivisione (la piattaforma social è il primo livello), e poi c’è il contatto fisico. Si delinea quindi una nuova mappa-racconto della città e, al tempo stesso, si individuano nuovi valori della gente che la vive. Nuovi riferimenti e oggetti che segnano la nostra identità di esseri sociali e di cittadini metropolitani.

Il gruppo PhotoMilano ha tutte queste fasi e forse va incontro alle nuove esigenze di vivere e incontrarsi in città cercando non solo locali “da bere” dove spesso ci si sente soli, ma emozioni, passioni da condividere, progetti da costruire in cui l’individuo conta per il “suo punto di vista” ed ecco che nasce subito la mostra PhotoMilano N°1. Il motore sociologico non credo sia dissimile da Critical Mass, il raduno degli amanti della bicicletta a Milano che si richiamano settimanalmente postando su Facebook. Questi gruppi virtuali e reali sono l’espressione di un bisogno contemporaneo di sviluppare un’appartenenza sociale che metta insieme interessi e valori in cui le piattaforme social sono funzionali – ma mai sostitutive – dando il giusto ruolo alla tecnologia e la giusta dignità all’uomo.

Melina Scalise

 

Milano padana, Milano internazionale. Milano multietnica e multiculturale all’ombra di una antica Madonnina. Milano che passeggia elegante e fiera per le affollate vie del centro. Milano che corre al tramonto verso le sue periferie. Milano è tutto questo e molto di più. Perché Milano è essenzialmente una città complessa, nella quale architettura e natura, spazi pubblici e privati, luoghi di transito e luoghi di incontro, convivono in un equilibrio delicato e cangiante. Come rendere questa poliedrica ricchezza di vita e di forme? Con quali immagini? Da quali punti di vista? Ed ecco che una strada possibile per rappresentare questa multiformità può essere la molteplicità degli sguardi: tanti piccoli frammenti, altrettante storie personali e modi di vedere, per ricomporre un puzzle imperfetto, incompleto, contraddittorio, ma vero perché sfaccettato, a tratti inatteso. Sono fotogrammi di una visione collettiva, che modula colori e bianco e nero, che cerca antiche e moderne verticalità, che indugia su vecchie e nuove discordanze, che si muove inseguendo vibrazioni veloci o si sorprende in assorte sospensioni. Così questa mostra costruisce un eccentrico mosaico, dove il sorriso convive con la malinconia, la geometria con il disordine, la folla con la solitudine, lo sguardo verso l’alto, verso le torri dove si proietta il futuro della nuova Milano, con quello che cerca il gesto di un passante o saluta un balcone che occhieggia dalle facciate degli antichi quartieri. 

Marisa Prete