REFUSED
Monica Sori
Nel bosco oscuro delle grandi città, in un ambiente sconosciuto e privo di sicurezze, si muovono molti bambini di oggi, profughi anche quando vivono nel proprio paese, perché lontani dai confini della certezza nel futuro. Si muovono nell’oscurità e nella solitudine, rifiutati dalla famiglia
e dalla società, troppo spesso a misura di adulto.
Monica Sori vive a Milano, sua città natale. Lavora come giornalista, in qualità di direttore responsabile, del settimanale di salute e benessere “Viversani&belli” e del mensile Tutto su… Dipinge dal 2001, in un primo tempo accostandosi alla pittura a olio su tela con soggetti che richiamano alla grande tradizione: nature morte, paesaggi, ritratti… È del 2006 la svolta artistica, e il suo approccio alla pittura si fa più concettuale. Cambiano anche gli strumenti: non più soltanto tela, ma anche carta, in particolare quella da incisione, e tavole di legno. I colori a olio sono sostituiti da tecniche miste: prevalentemente acquarelli, inchiostri, grafite. Ma anche collage.
I temi, dalla natura alla figura, sono tra i suoi soggetti d’elezione, ma nell’accezione più simbolica, meno didascalica.
Tra le sue mostre…
* Nel 2009 la sua prima esposizione,
una collettiva allo Spazio Sirin dove partecipa con una decina di opere per la
mostra: “Pantelleria: archeologia, arte, emozioni”.
* A maggio 2010 allo Spazio Savona 55, a Milano, la sua prima personale con una
decina di quadri, anche di grande formato, per la mostra: “Dopo la marea.
Frammenti di oceano a Milano”.
* Tra luglio e agosto del 2011 espone un’opera allo Spazio Oberdan a Milano nella mostra: “Scripta Manent”.
* A novembre 2011 ha esposto
alla Chie Art Gallery un’opera per la mostra
“Arte, sublimazione e trasfigurazione”.
* A novembre 2012 alla Casa di vetro ha esposto quadri e fotografie per la mostra: “Donne conturbanti”.
* Ad aprile 2017 partecipa alla mostra “Non di solo pane…” presso la Mediateca di Santa Teresa a Brera (Mi), patrocinata da Expo, con l’opera: “Lievito madre”
* A ottobre 2015, allo Spazio Folli ha esposto alcune opere per la mostra “Folli@New York”.
* È di gennaio 2017 la partecipazione alla mostra Foodgraphia a Palazzo del Senato a Milano.
Un commento su “MONICA SORI: profughi a Spazio Tadini”