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LEGAMI: MOSTRA DI ISA LOCATELLI inaugurazione giovedì 21 febbraio 2013 – Spazio Tadini

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ISa Locatelli- Caos-separazione-tecnica-su-juta-app-su-tela60x120- 2003- Spazio Tadini

 

21 febbraio (ore 18)  – 12 marzo 2013

Inaugurazione: giovedì 21 febbraio, ore 18

Isa Locatelli è un’esploratrice del linguaggio delle cose. Sulle sue tele l’assemblaggio e la composizione dei materiali si mescola alla ricerca pittorica per dare a chi guarda un dimensione nuova delle cose e del loro significato. Come Burri usava materiali poveri per raccontare e per evocare alla memoria storie vissute, Isa Locatelli, usa le cose anche per evidenziare le relazioni tra di esse. L’artista trasferisce su un pennello o un sacco, su una sagoma o una forma, su un pezzo di iuta o una rete, su un legno o un fil di ferro tutta le potenzialità espressive dell’individuo. I titoli dei suoi lavori parlano di incontri, di sguardi che si scambiano, di coppie che si trovano, di luoghi di riflessione o semplicemente di accadimento. I suoi assemblaggi di materiali vengono collocati su tele lavorate ad hoc, sia con interventi pittorici, sia, più raramente, con inserti scultorei. Le cose selezionate e composte sulla tela è come se fossero attori su un palcoscenico allestito per lo spettacolo. La visione d’insieme conferisce ad ogni componente dell’opera un ruolo che può esistere solo in presenza delle parti richiamando al rapporto tra di essere: legami.

L’opera L’amour, per esempio, rappresenta una sorta di letto con lenzuola rosse di plastica da cui sbucano due fili di corrente che ricordano due occhi o due figure che si legano. I legami tra gli elementi compositivi sono un tema ricorrente. Spesso sono rappresentati da occhi che si uniscono con un filo, da reti che uniscono forme isolate, da involucri che rappresentano rifugi o luoghi dell’intimità pronti a smascherare emozioni. Questi fili però non hanno nulla a che vedere con quelli mossi da un burattinaio che muove corpi: questi saldano legami, suggellano relazioni. Le linee di Isa Locatelli non partono mai da un fulcro, ma sono sempre segmenti rettilinei o curvi (ved. per esempio Messaggi, Complicità, Girotondo o Plastica). Nel caos della vita, in cui ci riempiamo di tante cose, per l’artista sembra che ci sia sempre un senso che non è dato da un destino precostituito, ma dalle circostanze che possono cambiare improvvisamente le relazioni e i pesi gravitazionali. Il tempo è senz’altro un protagonista di questi cambiamenti, perchè Isa Locatelli spesso impiega materiali usurati e costruisce tessiture o forme che ricordano spartiti musicali. Forse non è un caso che nelle sue opere, per esempio, le sagome ricorrenti che entrano in relazione sono sempre cerchi o sfere, in qualche caso con un corpo costituito da forme allungate simili a vasi o semplici filamenti da sembrare note musicali capovolte (vedasi per esempio i lavori Intrecci o Complicità). In una nota di quattro quarti, è come se ci fosse tutto il pensiero, tutta la pienezza dell’essere. Un intero che si scompone solo quando entra in movimento (vedasi l’opera Inseguimento). E’ solo allora che comincia il ritmo, e nei lavori di Isa scopriamo allora forme spezzettate e ripetute e si moltiplicano i colori. Quando si evidenzia questa molteplicità, i fili delle relazioni sembrano più tesi, più lunghi, come se rischiassero di essere spezzati. Forse l’individuo rischia di perdersi nel caos? Certo è che per Isa la coppia, la relazione a due, che sia l’amore o l’amicizia, è l’unica cosa che restituisce ordine, composizione, pulizia, altrimenti impossibile là dove esiste la presenza degli uomini. E’ come se per l’artista solo l’ambiente naturale permettesse l’equilibrio delle cose in quell’apparente scorrere del caos che altro non è che un rigoroso ed ordinato passaggio attraverso inevitabili  cicli biologici.

di Melina Scalise

 

Breve biografia dell’artista Isa Locatelli

Isa Locatelli al lavoro
Isa Locatelli al lavoro

 

Nata a Milano, si diploma all’Accademia di Belle arti di Brera dopo essersi dedicata per

dieci anni allo studio del pianoforte presso il Conservatorio G. Verdi di Milano.

Allieva di Luciana Manelli, docente dal 1971 all’Accademia, fu allieva di Silvio Consadori e Ugo Vittore Bartolini. La sua passione per l’arte l’ha spinta anche ad aprire uno spazio espositivo e di degustazione del vino, GAV, a Milano dove ha ospitato e supportato diversi artisti contemporanei.

Tra le mostre più significative:

1997 personale Palazzo Comunale di Sarzana ( La Spezia)

1995 collettiva Galleria Bassin a Seattle (Washington),

2002 collettiva studio Art Galeries Dusseldorf

2005 collettiva Sala SS.Filippo e Giacomo-Associazione Arnaldo Da Brescia (Brescia

2007 personale Villa Brasca Mezzago (Milano)

2009 collettiva in Fortezza Firmafede Sarzana (La Spezia)

2009 collettiva I Muri dopo Berlino Spazio Tadini Milano

2010 collettiva in Galleria Emmediarte Milano

2010 collettiva Soldi D’artista Spazio Tadini Milano

2011 Fiera di Forlì e di Bergamo

2012 collettiva in Spazio Heart  Vimercate

2012 ( Milano), personale in Galleria Miniaci Milano.