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Origami tra arte e scienza: Il mondo magico dei frattali

Origami tra arte e scienza, Conferenza sabato 27 ottobre dalle 14 alle 16 –  a cura di Serena Cicalò  

Serena Cicalò
Serena Cicalò

Titolo:“ Il magico mondo dei Frattali”

« Si ritiene che in qualche modo i frattali abbiano delle corrispondenze con la struttura della mente umana, è per questo che la gente li trova così familiari. Questa familiarità è ancora un mistero e più si approfondisce l’argomento più il mistero aumenta » (Benoit Mandelbrot).

Un frattale è un oggetto geometrico che si ripete nella sua struttura allo stesso modo su scale diverse. La stessa natura produce oggetti simili ai frattali. Nascono da funzioni matematiche ma possono essere belli come opere d’arte. In questa conferenza parlerò della costruzione e delle proprietà matematiche di alcuni importanti frattali, in particolare del triangolo di Sierpinski e della spugna di Menger. Racconterò di come, diversi esemplari di queste strutture sono state realizzate negli ultimi decenni attraverso l’origami modulare.

Prezzo a persona: 8 rid (ridotto studenti) /10 int 

Gradita prenotazione museospaziotadini@gmail.com

Vedi tutte le conferenze in programma durante la mostra Origami tra arte e scienza

Serena Cicalò 3Menger
Serena Cicalò 3Menger
Nata a Cagliari nel 1974, laureata in Matematica, Serena Cicalò ha scoperto l’origami al tempo dei suoi studi universitari. Ha condiviso per la prima volta la sua nuova passione durante la discussione per il conseguimento del titolo finale, presentando un approfondimento sulle proprietà geometriche dell’origami. Nel 2005 si è trasferita a Trento per frequentare il dottorato di Ricerca in Matematica, entrando in contatto con un gruppo locale di origamisti che l’ha invitata a diventare membro del CDO (Centro Diffusione Origami), l’associazione nazionale che raggruppa gli origamisti italiani e non solo. Dal 2011 partecipa con regolarità ai convegni organizzati dal CDO e nel 2017 è entrata a far parte del comitato che cura la parte scientifica del Convegno “Origami, Dinamiche educative e Didattica”.  Dopo un periodo dedicato alla ricerca scientifica, dal 2012 si occupa a tempo pieno dell’insegnamento della Matematica e della Fisica nei licei. Da alcuni anni organizza corsi di aggiornamento destinati ai docenti di scuola superiore per sensibilizzarli all’uso dell’origami come strumento per l’insegnamento della matematica e in particolare della geometria. Nel 2013, durante la prima edizione del convegno “Origami, Dinamiche educative e Didattica”, è venuta a conoscenza dell’esistenza della spugna di Menger, un affascinante cubo frattale di grande interesse matematico, e della tecnica con la quale Jeannine Mosely ha realizzato il primo esemplare di livello 3 in origami. Nel 2015, per superare i limiti della tecnica utilizzata dalla Mosely, ha ideato un nuovo procedimento, da lei chiamato “PJS technique” (dove PJS sta per “pleat and join strips”). La “PJS technique”, che garantisce grande stabilità e compattezza, le ha permesso di realizzare, nell’agosto dello stesso anno, la prima spugna di Menger di livello 3 italiana e, nel novembre del 2016, il primo esemplare mondiale di livello 4 in origami. Successivamente si è dedicata all’analisi delle possibili applicazioni della sua nuova tecnica, progettando anche modelli dinamici, puzzle ed esempi di “origami pixel art”.

Origami tra arte e scienza in mostra a Milano

La prima mostra sugli origami che ne racconta le origini, l’evoluzione, il significato, l’espressione artistica e tecnologica fino ai moderni impieghi nell’ingegneria aerospaziale, nella chirurgia, nell’ingegneria e nell’architettura. Dall’arte alla scienza in un percorso espositivo di taglio internazionale che comprende anche laboratori, convegni, incontri didattici. Tutto questo presso la Casa Museo Spazio Tadini dal 20 ottobre al 16 dicembre 2018, via Niccolò Jommelli, 24 con il Patrocinio del Comune di Milano, del Municipio 3, la collaborazione del Politecnico di Milano e Torino e Centro Diffusione Origami.

La mostra è curata da Melina Scalise e Francesco Tadini con la collaborazione dei Politecnici di Milano e il Politecnico di Torino, nello specifico il Dipartimento di Architettura e Design e di Scienza Matematiche G.L. Lagrange. Sponsor tecnici il Centro Diffusione Origami e Pubblistampa, Arti grafiche edizioni che, per l’occasione presenterà  il libro Origami tra Arte e scienza che segue il percorso concettuale della mostra. SCARICA Comunicato Mostra Origami tra arte e scienza

A4 Locandina BD

L’esposizione è costituita da un percorso scientifico e divulgativo e uno d’arte con in mostra i lavori di: Paolo Bascetta, Alessandro Beber, Elisabetta Bonuccelli, Serena Cicalò, Daniela Cilurzo, Silvana Fusari, Alessandra Lamio. Con la presenza straordinaria di un traittico della serie Il ballo dei filosofi di Emilio Tadini riletto e analizzato in chiave filosofico-matematica a cura di Melina Scalise e dei Politecnici di Milano e Torino.

L’origami ha una storia per certi aspetti misteriosa. Sospesa tra Oriente e Occidente, segue i percorsi della carta che dalla Cina si diffonde in Giappone e Corea, giungendo a noi grazie agli Arabi come conseguenza della loro espansione nei nostri territori.

Quindi arte tradizionale giapponese, certo, ma anche tecnica ben conosciuta in Europa, soprattutto come forma di piegatura dei tessuti.

Va pur detto che l’origami vive una curiosa condizione: quella di essere conosciuto da tutti o quasi nelle sue forme più elementari (chi non ha mai piegato una barchetta di carta, un aeroplanino, un ventaglio, tanto per citare dei modelli popolari?), ma da pochissimi – perlopiù “addetti ai lavori” – nelle sue varie evoluzioni artistiche, tecniche o applicative.

Scopo della mostra è, perciò, quello di promuovere la conoscenza dell’origami nelle sue “incarnazioni” più contemporanee. Come espressione artistica astratta, come manifestazione tangibile di teorie matematiche e geometriche, come risorsa da impiegare a livello scientifico, industriale, commerciale.

Per questa ragione si è scelto di mettere insieme un gruppo di autori che si muove prevalentemente in ambito non figurativo, allontanandosi volutamente da un’idea di origami più tradizionale, legata alla rappresentazione della realtà.

In parallelo, si è pensato al coinvolgimento dei Politecnici di Milano e Torino per curare la parte scientifica, che prevede anche ragguardevoli contributi provenienti da varie realtà di ricerca di grande profilo internazionale.

Il team coinvolto è composto da architetti, ingegneri e matematici che illustreranno la matematica dell’origami presente nelle sue maggiori applicazioni tecnologiche, quali lenti solari, strutture architettoniche e micro-robot, solo per citarne alcuni.

Presentazione d’eccezione, invece, in omaggio al lavoro artistico di Emilio Tadini, pittore e scrittore a cui è dedicata la Casa Museo Spazio Tadini è la lettura “origami-geometrica” di alcuni suoi quadri a cura dei due Politecnici, con la collaborazione di Melina Scalise e Francesco Tadini.

Si prevedono inoltre, per tutta la durata della mostra, laboratori e conferenze come ulteriore supporto divulgativo e come modalità di coinvolgimento del pubblico, con particolare attenzione alle scuole di ogni ordine e grado.

Il fine è trasportare lo spettatore in una visione complessiva del mondo degli origami oggi.

Più in dettaglio,  Artisti origamisti in mostra. (LEGGI)

LE CONFERENZE E I LABORATORI (clicca per vedere gli argomenti e il calendario)

COMITATO SCIENTIFICO

  •  Lorenzo Mussone: professore di Sistemi di Trasporti al Politecnico di Milano, si occupa di modelli matematici (dalla regressione logistica alla intelligenza artificiale) applicati all’ingegneria dei trasporti con particolare attenzione ai modelli di domanda, alla sicurezza stradale, ai modelli di deflusso veicolare e di controllo del traffico (con specifico approfondimento sulle prestazioni delle rotatorie), alla capacità delle reti ferroviarie, ai modelli comportamentali del guidatore, alla pianificazione a breve e medio termine delle grandi reti di trasporti. Attualmente è referente del laboratorio interdipartimentale i.Drive.
  • Roberto Notari: professore associato di Geometria del Dipartimento di Matematica “F. Brioschi” del Politecnico di Milano. Svolge l’attività di ricerca in Algebra Commutativa e Geometria Algebrica, principalmente su problemi di natura teorica, ma anche su problemi più applicativi. Ha recentemente iniziato ad interessarsi all’origami ed alle sue potenzialità.
  • Maria Luisa Spreafico: ricercatore di Geometria del Dipartimento di Scienze Matematiche del Politecnico di Torino. Utilizza l’origami nella sua ricerca scientifica e nello sviluppo di nuove modalità didattiche relative all’insegnamento della matematica in scuole di ogni ordine e grado.
  • Ursula Zich: ricercatore di Disegno del Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino. Utilizza l’origami per osservare, interpretare e visualizzare le forme, costruite e non, nell’ambito della propria ricerca e della didattica.

L’evoluzione dell’origami oggi uno dei video in mostra selezionato dai Politecnici

Robot Origami: Robot self-folds, walks, and completes tasks, autorizzato da “MIT CSAIL” per la mostra alla Casa Museo Spazio Tadini

 

Casa Museo Spazio Tadini
La mostra si svolge all’interno della Casa Museo Spazio Tadini, inserita all’interno del circuito di case museo di Milano Storiemilanesi.org. La sede ospitava sia l’atelier di Emilio Tadini, pittore e scrittore di rilievo del 900 italiano, sia una delle prime case editrici di informazioni economiche del nostro Paese, Grafiche Marucelli. Lo spazio oggi ospita la sede dell’associazione culturale no profit Spazio Tadini fondata nel 2008 da Francesco Tadini e Melina Scalise, in memoria del padre, Emilio Tadini ed è luogo di eventi culturali.

 

Casa Museo Spazio Tadini – Via Niccolò Jommelli, 24 Milano www.spaziotadini.com
Apertura al pubblico: da mercoledì a sabato dalle 15.30 alle 19.30- domenica dalle 15 alle 18.30. Biglietto 5 euro.
Visite guidate con origamisti su prenotazione 10 euro (durata circa un’ora e su prenotazione). Per Conferenze e laboratori (clicca).
Visite scolastiche su prenotazione per gruppi: museospaziotadini@gmail.com