Archivi tag: mostre fotografiche

Gualtiero Fergnani Mostra Fotografica Trace of Humanity

Giovedì 9 marzo 2023 inaugura la Mostra fotografica “Trace of Humanity” di Gualtiero Fergnani, a cura di Federicapaola Capecchi, parte del focus di marzo 2023 “L’uomo nel viaggio fotografico, gli incontri, le storie”.

Trentaquattro fotografie di un’energia vibrante anche dove raccontano povertà e fatica. Un bianco e nero che trasforma ogni volto, sguardo e situazione in vere e proprie epifanie, dove si manifesta il senso e la forza dell’umanità come della poetica delle piccole cose e delle piccole gioie.

Ogni viaggio di Gualtiero Fergnani si è trasformato in uno studio del paesaggio dell’uomo, in un’interpretazione della società attraverso le singole persone e le singole storie, o meglio, in un’interpretazione dell’umanità. Ci muoviamo tra Eritrea, Siria Aleppo, Lago Titicaca Perù, Birmania, Mali, Bhutan, India Varanasi, Madagascar e Cuba. Rimbalziamo tra tanti bambini, piccoli e adolescenti, tra la loro gioia come le loro fragilità, i loro sorrisi e la loro carica vitale anche quando la casa è una baracca e il “giardino” in cui giocare una fogna a cielo aperto. “Vediamo l’ambiente, il territorio, anche il paesaggio inteso come natura” – scrive la curatrice della mostra – “ma le fotografie di Gualtiero Fergnani quando catturano il contesto lo fanno diagonalmente in un certo senso, perché è uno sfondo distratto; l’interesse è l’umanità e le tracce che lascia negli occhi, nel cuore, nel pensiero. In ogni fotografia, in ogni storia, incontro, volto che ci offre di vedere e ricordare, è come se replicasse quanto William Faulkner disse alla consegna del Nobel nel 1949 e cioè ‘mi rifiuto di ammettere la fine dell’uomo’. Nel senso che queste fotografie non possiamo vederle come foto di viaggio ma come una dichiarazione – in forma di richiesta d’aiuto – dell’urgenza di trovare una risposta al dramma della dignità dell’uomo, dell’umano, signore o schiavo senza nessun tipo di via di mezzo”.

Le fotografie in mostra ci chiedono di concentrarsi soprattutto sui volti, sui piccoli dettagli che ne scandiscono la quotidianità o le espressioni. Ritraggono momenti sui cui riflettere a lungo, in cui si vende la libertà di un uccellino per mangiare … e quell’uccellino poi tornerà nel cesto da cui è stato preso (abituato a trovare lì il cibo) altrimenti la venditrice di ‘libertà di volo’ non avrebbe più di che sostentarsi.

Gualtiero Fergnani ha anche tecnica, confidenza con la luce e grande capacità di interagire con i soggetti fotografati; lo dimostra una foto in cui l’intimità con la famiglia, che gli ha permesso di varcare la soglia della capanna e di condividere il pasto, si manifesta nell’inquadratura e nel punto di vista di una culla improvvisata alla meno peggio ma così amorevole.

La mostra rimarrà aperta fino al 8 aprile 2023. Visitabile il Venerdì e il Sabato dalle 15:30 alle 19:30, gli altri giorni su prenotazione. Il Sabato sono possibili le visite guidate con il curatore su prenotazione.

TRACE OF HUMANITY

Mostra fotografica di Gualtiero Fergnani

c/o Casa Museo Spazio Tadini

Via Niccolò Jommelli n° 24, Milano

MM Loreto, MM Piola

Info per la stampa e prenotazione visite guidate: federicapaola@gmail.com

News from Nowhere il libro di Ludovico Balena

News from nowhere? Arriva il libro fotografico di Ludovico Balena, giovane fotografo che vi racconta, per immagini il suo rapporto con alcuni luoghi evocativi di una sorta di estraniamento il 3 dicembre alle ore 19 alla Casa Museo Spazio Tadini.

Perchè dei non luoghi? In che modo? Lo scoprirete sfogliando il libro e incontrando l’autore con le curatrici della pubblicazione Federicapaola Capecchi, curatrice anche della mostra e Eva Zamboni (photoeditor e photo consultant).

Con questa pubblicazione ci siamo immersi completamente nel silenzio assordante che le immagini di Ludovico Balena evocano e abbiamo ripercorso i suoi passi attraverso luoghi a cui sente di non appartenere ma che contengono elementi che inevitabilmente ci raccontano delle storiescrive Eva Zamboni Storie che parlano di un apparente distacco formale e che in realtà celano un tentativo di connessione con un mondo che ci restituisce un ambiente che ci lascia disorientati. Una casa inserita in un contesto urbano che la fa sembrare ormai completamente fuori luogo, una chiesa dalle connotazioni quasi aliene, luoghi abbandonati che ancora portano la memoria di un passato glorioso e frenetico o terribile e da dimenticare: qual’è il filo che lega tutto ciò? Una visione, un’intenzione, una necessità. La ricerca di una misura fra l’autore e il mondo e la scoperta che quella misura è il gesto creativo”.

Ludovico Balena ph

News fron Nowhere deve essere letto lentamente e con attenzione. Cercando di entrare nel vuoto dello spazio aperto, delle forme, dei volumi, che spesso contrastano con il cielo. In News from Nowhere ogni singola fotografia funziona da sola, ma la combinazione di due immagini dà vita a una terza scrive Federicapaola Capecchi Che è l’inizio di un viaggio. Un viaggio nelle tracce, viaggiare è sempre la ricerca di tracce da leggere e seguire; e la lettura di queste tracce è l’avventura che Ludovico Balena chiede allo spettatore di compiere.
Decisamente il suo approccio e le sue idee non sono di moda, come non lo sono alcuni “valori tradizionali”; ma se vi è qualcuno ancora interessato a termini aristotelici come Verità, Bellezza e Forma, la ricerca di Ludovico Balena avrà l’esaltato suono di onestà e lealtà, anche alla sua personale visione fotografica
“.

Ludovico Balena
Ludovico Balena Ph

INGRESSO CON PRENOTAZIONE & GREEN PASS
Obbligo della mascherina per la permanenza degli spazi e durante la presentazione.
Info e prenotazioni: museospaziotadini@gmail.com

Per visitare la mostra fino al 19 dicembre Casa Museo Spazio Tadini da mercoledì a sabato dalle 15.30 alle 19.30 e su prenotazione per gruppi la domenica.

Fotografia di Alberto Scibona L’umanità è un soggetto umoristico

La fotografia di Alberto Scibona in mostra alla Casa Museo Spazio Tadini dal 24 gennaio al 22 febbraio 2020 con L’Umanità è un soggetto umoristico. L’esposizione comprende una selezione fotografica di più di 40 immagini. Apre al pubblico il 24 gennaio alle ore 18.30 (Spazio Tadini via Niccolò Jommelli, 24). L’ingresso è libero. Apertura da mercoledì a sabato dalle 15.30 alle 19.30. Ogni sabato ingresso visite guidate 7 euro (visita a tutto il museo compresa la mostra permanente di Emilio Tadini). La mostra è a cura di Francesco Tadini e Melina Scalise.

Commedia metropolitana testo di Melina Scalise

Nessuna parola, né narrazione o commedia avrebbe espresso così bene le numerose occasioni umoristiche del caso e del caos metropolitano come le fotografie di Alberto Scibona. Puoi camminare da solo per strada, entrare da solo in una chiesa, visitare da solo un museo e, nonostante questo, scoprire che la città ti sorride sempre e ti parla. Puoi non sentirti mai solo, basta saperla guardare. Là dove l’umanità si concentra, lavora, corre e ti ignora succedono strane convergenze della casualità. Le persone, i loro oggetti, le loro espressioni, il loro vissuto e le loro costruzioni aprono un dialogo sorprendente tra loro. Queste connessioni generano sinapsi interpretative di scene di città che per il fotografo Alberto Scibona sono rapide quanto un click. Le situazioni davanti al suo obiettivo assumono il senso della contraddizione, dell’assurdo e del riso fino a quell’humor che esprime il bisogno comune di saper sorridere del nulla apparente che si genera dal caos.

Nelle sue fotografie trovi una scarpa che ti guarda con il volto di chi vuole mostrarti come ci si sente nel “Svegliarsi col piede sbagliato”,

Alberto Scibona Svegliarsi con il piede sbagliato

trovi il palo a cui vorresti abbracciarti come una bicicletta in cerca di sicurezza,

Alberto Scibona – Stiamo vicini vicini!

impari che non tutte le strade portano a Roma,

Alberto Scibona per tutte le direzioni

scopri che la stampa non rispecchia più le tue alte ideologie,

Alberto Scibona Una vita per i bicipidi

ti sorprendi che il non “desiderare la donna d’altri” può portarti a desiderare la donna di nessuno,  

Alberto Scibona Attrazione Fatale

incontri cani che come umani fanno i bulli del quartiere,

Alberto Scibona – Il mastino ha loro in bocca

che le Chiese svelano conversazioni “dell’altro mondo”

Alberto Scibona – Le vie della rete sono infinite

e che è più facile essere riconosciuti per un nome scritto su uno zaino piuttosto che su un documento d’identità.

Alberto Scibona – Lei non sa che sonno ho io

Dante Alighieri scrisse la Divina commedia per raccontare con parole nuove il caos del suo tempo. Quella commedia in versi oggi la possiamo raccontare con un altro segno e disegno e figura: la fotografia. Un’immagine, senza parole, in silenzio e attraverso un solo sguardo arriva al mondo intero e lo descrive, lo critica e lo trasforma.

Le fotografie affollano i social, il web, i giornali, le televisioni e si moltiplicano esponenzialmente, ma a differenza di chi scatta per affermare il proprio essere e vivere il mondo, un fotografo deve porsi il problema di scegliere in che lingua parlare. L’immagine scelta, postata o stampata deve essere una cifra linguistica, una decisione narrativa.  Alberto Scibona ha scelto di raccontare la commedia umana, soprattutto quella della metropoli, dove l’umanità ha scelto di concentrarsi, di costruire, di lavorare, di progettare, di gestire di più e ancora di più. Milano è certamente l’emblema italiano di questo più, del fare di più. Così le sue fotografie hanno conquistato anche il cuore di uno dei gruppi fotografici social tra i più attivi del capoluogo PhotoMilano, e migliaia di persone apprezzano, tutti i giorni, la sua commedia metropolitana raccontata per immagini. I suoi scatti viaggiano insieme ai suoi titoli esilaranti e scopri che ti appartengono, che lui ha colto il fotogramma del film in cui anche tu sei protagonista, ma distratto sei passato oltre senza accorgerti.

“Umorismo – dice la definizione – è sostantivo maschile, è la capacità di rilevare e rappresentare il ridicolo delle cose, non implica una posizione ostile o puramente divertita, ma l’intervento di un’intelligenza arguta e pensosa e di una profonda e spesso indulgente simpatia umana”.

Ebbene quell’”intelligenza arguta” e “indulgente simpatia umana” appartengono pienamente ad Alberto Scibona fotografo. Dunque cittadini milanesi – e non solo – per ogni caso del caos … “Comunque, buon anno”.

Alberto Scibona – Comunque buon anno

Melina Scalise