
Nella Casa Museo a lui dedicata, fondata da Francesco Tadini (suo figlio) e Melina Scalise nel 2008, Spazio Tadini, gli editori di Pagine d’Arte, Matteo Bianchi e Carolina Leite, presentano il primo volume della nuova collana Parole e figure interamente dedicata al lavoro di Emilio Tadini .
Spazio Tadini via Niccolò Jommelli, 24 Milano
venerdì 30 settembre alle ore 18.30
Parteciperanno alla serata anche gli autori dei testi contenuti nel volume: l’autore del saggio che apre la pubblicazione – intitolato Tadini e le lingue della ideologia – Arturo Carlo Quintavalle e Anna Modena, Silvia Pegoraro, Paolo Di Stefano, Gianni Turchetta, Giacomo Raccis, Rosa Pierno, Francesca Priori, Tullio Pericoli, Giorgio Marconi. Parole&figure contiene anche i ritratti fotografici di Emilio Tadini realizzati da Maria Mulas e Marco Bellavita. L’evento di svolgerà nella cornice della mostra fotografica internazionale del Sony World Photography Awards a Spazio Tadini fino al 16 ottobre.
Le edizioni Pagine d’Arte propongono un invito alla lettura e al piacere dello sguardo, oscillante fra immagine e testo, in corrispondenza fra parole & figure. Il titolo che inaugura la collana parole&figure è anche quello dell’inedito collage di testi e immagini costruito a partire dalle carte di Emilio Tadini riunite nei classeur degli anni settanta. Fogli di diario, appunti e citazioni, segni e colori animano la scena poetica di Emilio Tadini, nelle parole di Umberto Eco “scrittore che dipinge, pittore che scrive”. Il collage ideale di parole&figure si attua nello spazio magico, fra le pagine di questo libro che accoglie uno speciale ciel vague nella distanza che si dispone fra nostalgia e desiderio, memoria e progetto.

“Quante parole dipinte – scriveMatteo Bianchi nel testo “E ancora, ciel vague” – lette e viste – in bianco e nero e di tutti i colori – si rivelano al nostro sguardo? Sono almeno mille foglietti, pagine di diario, appunti, citazioni; matite che scrivono testo e parole fra i colori, lettere sull’arte in un mare di carte disegnate sul tavolo e trattenute fra gli anelli di un raccoglitore.” (continua)
grazie!