Danza: BODYGAME con Simone Belli e Federicapaola Capecchi

provamartedì 19 e mercoledì 20 maggio 2015 ore 21
BODYGAME
prologo alla nuova produzione


Oggi vorremmo solo che vi sedeste e provaste a sentire ciò che accade come qualcosa di personale. Senza riempirvi di troppe parole.

Questo è solo l’inizio di un lungo cammino verso la nuova produzione: saremo in 5 e stasera ne vedete 2; sviluppiamo temi per me fondamentali – già iniziati in due spettacoli, AB [Against Bodies] e CORPO 2.0, e nel progetto Spazio Corpo e Potere
[quale corpo oggi? Il suo significato sociale? Oggi, cosa è il corpo? Cosa sta diventando? Che posto ha? oggi il corpo è uno spazio di confine, di conflitto, o di ri-generazione? Esiste lo spazio dell’uomo? Le relazioni tra gli individui? I rapporti umani?]

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Questa sera iniziamo a dare spazio al corpo, noi che lo sveliamo, voi che lo accogliete.

Proviamo. Provate.

Noi partiamo a mani vuote, siamo esposti, non ci difendiamo né ci mascheriamo. Il nostro corpo, il vostro corpo, il suo significato, il suo “esistere oggi”; all’interno e all’esterno di sé disposti a comunicare, a interagire con il momento in cui siamo e con le persone presenti abbandonando ogni forma autoreferenziale, in modo da potersi scambiare anche cure e attenzioni. Siamo disposti a svuotare tutta la vita per qualche secondo per riorganizzarla anche grazie a voi. Corpi veri, forse imperfetti, onesti, pieni di desiderio.

BodyGame

Esploriamo i tempi reali di una fisicità che disegna una mappa aperta e libera. Il corpo popolato di ricordi personali e culturali, fantasie, accadimenti. Tracce che permangono nel corpo di ognuno, nella memoria, nella vita di ognuno. Perché ci sono mille contatti, anche minimi, casuali. Influenze particolari che ti entrano nel corpo e non sai dove vanno a finire.

Il presente non ha forma, c’è solo corpo e movimento, nulla è statico, né sicuro, né sotto controllo. Dobbiamo fare i conti con il passato mentre progettiamo il futuro. E il presente è semplicemente lì, un attimo da cogliere in profondità. Essere in contatto davvero con il corpo, spesso, è ciò che provoca la paura. Ed è ciò che genera la bellezza. Esattamente come nella vita.   Federicapaola Capecchi

“[…] ma che è esplosiva affermazione

che esiste qualcosa a cui fare posto: il mio corpo.” Antonin Artaud – Per farla finita con il giudizio di Dio


“[…] L’idea che ho di me è che non so nulla e sento sempre qualcosa di diverso in merito a un’idea del dolore e dell’amore che non può non uscirne […]” Antonin Artaud

“[…] Il Teatro, l’attimo non ripetibile, il rapporto fisico con ciò che accade, la distanza minima tra chi fa e chi ne viene coinvolto sono le armi più taglienti di cui, ancora, l’umanità dispone per concedere al Tempo di vincere la battaglia con il grande Freezer Elettronico […] e, forse, anche schierarsi per una visione non retinica dell’arte, non arruolata della vita.” Francesco Tadini

CONSIGLIATA LA PRENOTAZIONE: tutto avviene in un unico spazio.

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI: ms@spaziotadini.it                          – +39 02 26 82 97 49 –
CHI VUOLE GIA’ ACQUISTARE IL BIGLIETTO: PAYPAL email ms@spaziotadini.it

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