Spazio Tadini ospita il workshop di PhotoMilano a cura di Elisabetta Gatti Biggi sulla fotografia e la scrittura.
Laboratorio di parole, immagini, colori, sapori di Elisabetta Gatti Biggì Date: 13 e 14 Aprile – 13 aprile dalle 9 alle 18:30 – domenica 14 aprile stesso orario
“Il laboratorio si rivolge a quei fotografi (ma non solo) che vogliano esplorare il mondo della comunicazione verbale e guidare il proprio modo scrivere verso un livello superiore e più consapevole.” Elisabetta Gatti Biggì
Uno staff di professionisti appassionati di fotografia che si incontrano a Spazio Tadini e nasce l’idea di creare opportunità di arricchimento professionale e sviluppo di percorsi insieme. Le workroom sono percorsi didattici di vario tipo che permettono di sperimentare e crescere anche all’interno del gruppo PhotoMilano che ormai da più di 2 anni anima gli spazio dell’associazione Spazio Tadini e organizza gite fotografiche e servizi fotografici anche per onlus o iniziative benefiche o sportive.
Da questo mese partono le “workroom” che vanno dal corso base di fotografia alla post produzione, dalla gestione dei file alla scrittura.
Per conoscerli potete visitare la pagina dedicata dove ogni docente spiega in dettaglio il percorso e si presenta(clicca).
I corsi si svolgono presso la Casa Museo Spazio Tadini o in giro per la città.
diMERCOLEDI’ PhotoMilano è un appuntamento fisso con la fotografia, aperto al pubblico, durante il quale avviene la proiezione e visione di progetti fotografici. Un incontro settimanale per parlare di fotografia dal vivo. Mercoledì 20 febbraio 2019 Laura Caligiuri, fotografa, presenta Matteo Abbondanza; titolo della serata “Tra Realtà e Immaginazione”.
Ingresso: • Gratuito per i Soci e gli Abbonati a Spazio Tadini Casa Museo (mostrare tessera – soci o abbonamento – o farla in loco; l’abbonamento annuale a Spazio Tadini ha un costo di € 50) • € 5 senza tessera soci o abbonamento alla Casa Museo Spazio Tadini
Via Niccolò Jommelli 24, 20131 Milano – MM 1 Loreto, MM2 Piola, Bus 81-62
Dalla rappresentazione della realtà alla sua interpretazione. Il percorso stilistico di Matteo Abbondanza nasce nella street photography più classica, vissuta come “cattura” dello straordinario nell’ordinario; attraversa un lungo periodo influenzato dalla fotografia di architettura, in cui prendono vita scatti di strada sempre più netti e geometrici; giunge, infine, alla creazione di immagini in cui il minimalismo e l’estetica diventano dominanti. Oggi le sue foto sono un inno all’armonia e una celebrazione del piacere.
MATTEO ABBONDANZA “La forma è il contenuto”: questa frase, titolo di un libro dedicato all’artista americano Ellsworth Kelly, è quella che Matteo Abbondanza utilizza per riassumere il senso della propria fotografia nella quale, infatti, la ricerca estetica è l’elemento chiave. Attraverso composizioni maniacali, accostamenti di forme, combinazioni di piani e di linee, Matteo mescola realtà e immaginazione in foto dal chiaro aspetto grafico e in cui l’impatto visivo è determinante.
Le sue immagini non sono un racconto della realtà, bensì una rappresentazione di come lui vorrebbe che essa fosse: armonica, pulita, essenziale. Le sue foto non intendono dare messaggi sociali, stimolare la riflessione o raccontare il proprio tempo, bensì esprimere una sensazione di armonia. L’attuale stile fotografico di Matteo è il risultato di un lungo percorso cominciato nel 2006 con la street photography, genere con il quale l’autore è divenuto conosciuto grazie a un approccio minimalista e geometrico, ma dal quale si è allontanato nel corso del 2017 per seguire il proprio percorso stilistico basato su un’estetica sempre più netta e sostanziale. Ha fatto parte di uno dei collettivi più influenti in Italia sulla street photography, ha ottenuto riconoscimenti nazionali e internazionali, ha esposto le sue foto in mostre collettive in Italia e all’estero. Non si definisce né artista né fotografo, semplicemente una persona che, attraverso le immagini, rappresenta il proprio gusto estetico.