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Novecento di Baricco a Spazio Tadini con Oneiros

Lo spettacolo Novecento di Alessandro Baricco con Filippo Pellegrini per la regia di Gloria Geoni e aiuto regia Nicoletta Vitelli – Oneiros Teatro, -alla Casa Museo Spazio Tadini il 1 febbraio alle ore 21 in occasione della mostra fotografia di Alberto Scibona, fotogrado della “commedia metropolitana”.

Ph Alberto Scibona Novecento di Baricco Oneiros teatro

“Non ci capita tutti i giorni di ascoltare una buona storia. La libertà di “chiudere gli occhi” e ascoltare la storia di un’amicizia, dell’amore per la musica, della paura dell’immensità del mondo…e chissà, forse alla fine, ci accorgeremo anche noi, come Novecento, di aver paura di abbandonare la nostra “nave”.

Ph Alberto Scibona Novecento di Baricco Oneiros teatro

Il monologo è stato scritto da Alessandro Baricco nel 1994 (pubblicazione Feltrinelli) e narra la storia di Novecento abbandonato neonato dietro a un pianoforte….La sua è una vita travagliata e misteriosa, con una narrazione che è adatta sia alla scena che alla lettura ad alta voce.

Ph Alberto Scibona Novecento di Baricco Oneiros teatro

Il testo di Baricco è stato fonte di ispirazione per altri lavori artistici come il film del 1998 La leggenda del pianista sull’Oceano di Tornatore.

BIGLIETTO 8 EURO da versare all’ingresso alla compagnia

Per chi desidera prenotare: museospaziotadini@gmail.com

Teatro 26 maggio 2018 Spazio Tadini: Undicesimo comandamento uccidi chi non ti ama

Spettacolo teatrale sabato 26 maggio  2018 alle ore 21:

Undicesimo Comandamento – uccidi chi non ti ama 

spettacolo contro la violenza.

(contestualmente si potranno visitare le mostre presso la casa museo tra cui quella dedicata alla donna IL CORPO DI TUTTI)  undicesimo 3di Opera Liquida

Casa Museo Spazio Tadini Sabato, 26 maggio 2018 – ore 21.00 – Via Niccolò Jommelli, 24 – Milano

 in collaborazione con Direzione della Casa di Reclusione Milano Opera e Amministrazione Penitenziaria Provveditorato Regionale della Lombardia

liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Elena Mearini

e con gli scritti degli attori reclusi

Drammaturgia e regia

Ivana Trettel

In scena gli attori detenuti ed ex detenuti del Carcere di Opera

Alfondo Carlino, Baron Chilimbar, Carlo Bussetti, Cristopher Santos, Claudio Lamponi, Francisco Rodriguez, Gentian Ndoja, Luigi Ferone, Nicolai Stoleru, Renzo Miclat, Vittorio Mantovani e Maria Chiara Signorini

Tecnico Audio Luci

Ivano Frau

undicesimo 2

“Se non cerco aiuto… non ho bisogno di aiuto, se non chiedo aiuto… non ho bisogno di aiuto”.

Attraversiamo, secondo la nostra ricerca stilistica, percorsi emotivi e non personaggi. Evitando la narrazione della violenza, così tipica del nostro ambiente, ma concentrandoci sui singoli moti dell’anima, nel tentativo di traslare un episodio personale in un evento emotivo condivisibile da tutti, per cercare di non restringere la narrazione a un evento singolo, ma trasformarla in un dubbio collettivo.

Lo spettacolo, che tratta il più che mai attuale tema della violenza contro le donne, è il nostro contributo affinché le donne violate si difendano attraverso la legge.

Noi, che della legge ci siamo fatti beffe, calati nei panni delle donne violate, dei bambini coinvolti, della società indifferente … puntiamo la nostra lente d’ingrandimento emotiva, per mettere in guardia le donne, affinché si difendano, attraverso la legge.

Una sorta di corto circuito, una soggettiva, per indagare sentimenti e reazioni. Per affermare che suddividere gli esseri umani in maschi e femmine non appartiene più al nostro tempo. Che la solidarietà nasce tra essere umani, così come la presa in carico di responsabilità.

12 uomini in scena allora si trasformano di volta in volta nel maschio, nella femmina, nella madre, nel padre, nel figlio, nella figlia, nella folla, silente e indifferente, attraversando anche quelli che vengono considerati “reati minori”: lo stalking, la violenza economica, ecc … perché sono molte le forme di violenza diffuse nella mentalità comune. Quella mentalità che ci permette di pensare che le cose avvengano altrove, che ci fa discutere solo quando una donna muore, che “i panni sporchi si lavano in famiglia”. Ecco, il nostro piccolo contributo per incoraggiare sì, le donne ad utilizzare gli strumenti legislativi, ma soprattutto a instillare un piccolo dubbio in chi vorrà ascoltarci, riguardo alle volte in cui forse ciò che gli era noto necessitasse di un’azione. Nello strenuo tentativo di rimanere umani.

Opera Liquida è una Compagnia teatrale, un’associazione che, grazie al teatro, favorisce l’inclusione sociale, promuove la legalità e previene i comportamenti a rischio nei giovani. Utilizza il palcoscenico come luogo per riflettere e interrogarsi, dentro e fuori il carcere, su temi sociali di attualità portando in scena opere originali che nascono dai testi degli attori detenuti. L’esperienza del teatro unisce reclusi e società in uno spazio di incontro e riflessione che può favorire il cambiamento, il superamento di pregiudizi e luoghi comuni. Opera Liquida lavora con i detenuti di media sicurezza presso la Casa di Reclusione Milano Opera.

 Biglietti: Intero € 15,00 – Ridotto € 10,00 (ritiro la sera stessa prima dello spettacolo)

Info e Prenotazioni: prenotazionistabileinopera@gmail.com – 348 6702468

Teatro: Marco De Meo, Elektromove in Unghie, giovedì 17 maggio 2018

Il teatro e la performing arts di Elektromove Marco De Meo torna a Spazio Tadini, giovedì 17 maggio 2018, ore 21

ELEKTROMOVE

Marco De Meo, Elektromove, Unghie
Marco De Meo, Elektromove, Unghie

UNGHIE

Tentativi di estrospezione

una produzione Elektromove | Visual and Performing Art

con il contributo di Oficina do Convento (Montemor-o-novo)

Emilia Romagna Teatro (Bologna)

scritto e interpretato da Marco De Meo | Marcello Gori

le fotografie sono di Jo Fenz

Unghie è una performance cross-mediale che nasce dal desiderio di due artisti di mettersi alla prova ognuno con l’arte dell’altro. Marco De Meo, danzatore e performer, e Marcello Gori, musicista e compositore, si scambiano pratiche alla ricerca di qualcosa cui aggrapparsi: forse il senso stesso del loro fare arte. Lavorare insieme diviene pretesto paradigmatico per fare chiarezza sui più oscuri recessi di ogni processo di affermazione personale: solitudine, superomismo, ansia da prestazione e paura di non farcela. La storia che si dipana è un mosaico di esperienze, confessioni, iconografia pop e redenzione: una serie di frammenti il cui significato sfugge quanto più si cerchi di afferrarlo.

Marco De Meo, Elektromove, Unghie
Marcello Gori, Elektromove, Unghie

Un viaggio alla scoperta di sé e dell’altro, compiuto da due artisti dalle poetiche a tratti opposte, nella speranza che dalla contaminazione e dallo scambio possa nascere qualcosa che superi le rispettive individualità, e che consenta di tornare a se stessi arricchiti dall’altro. Nella performance si alternano momenti di esplorazione musicale e vocale, che abbracciano un ventaglio molto ampio di possibilità espressive, dal vocalizzo performativo tipico della clubbing culture all’intimismo cantautorale, momenti di narrazione autobiografica, e momenti in cui invece è il movimento a fare da tramite alla narrazione. L’unica guida è un oggetto concreto, il libretto di istruzioni del vocal performer, le cui parole, astratte dal loro contesto originario, diventano emblema di ogni ricerca nell’enorme oceano dei dati: uniche cellule da cui ricostituire il senso del proprio posto nel mondo. Marco e Marcello, schiacciati dall’ossessione per questo spettacolo che fatica a prendere forma, saranno costretti a varcare con disorientamento le soglie di tutte le loro tentate fughe e ad ammettere che nemmeno il professionismo potrà garantire per loro, sull’onestà della loro arte, così come le vite vissute non basteranno a comporre un singolo momento felice e presente.

Ulteriori informazioni sullo spettacolo QUI

UNGHIE

CASA MUSEO SPAZIO TADINI

giovedì 17 maggio 2018 ore 21

Info e prenotazioni: federicapaola@spaziotadini.it

€ 13