JEAN-PIERRE LANDAU PORTA PER FUORIEXPO 2015
UN PERCORSO DI ARTE E PSICOANALISI E DI ENERGIA PER LA VITA CHE PARTE DAL GESTO E DALLA PAROLA
L’ascolto all’opera
Opere di Jean-Pierre Landau
Dal 27 APRILE AL 6 MAGGIO 2015
CATALOGO A CURA DI FORTUNATO D’AMICO
Dopo la mostra all’Istituto Francese di Milano con Landau père & fils in cui ha esposto il suo lavoro pittorico in parallelo a quello del padre, Jean-Pierre Landau propone una personale che anticipa la presentazione del movimento MnemoArt fondato con sua moglie Tamara tra arte e psicoanalisi.
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Il gusto delle parole, energia per la vita
Esposizione delle opere del gruppo MnemoArt

DAL 8 AL 23 MAGGIO 2015
CATALOGO DELLA RASSEGNA D’ARTE E PSICONALISI A CURA DI SPAZIO TADINI
Spazio Tadini propone nel mese di maggio, ad apertura dell’Expo 2015, una mostra di taglio internazionale con un gruppo di artisti e psicoanalisti che, in collaborazione con l’Istituto Francese, ha voluto portare a Milano una riflessione sul rapporto tra arte e psicoanalisi che si concluderà con la collettiva di artisti aderenti al movimento Mnemoart: Il gusto delle parole, energia per la vita.
La mostra di Jean-Pierre Landau a Spazio Tadini è la seconda tappa di un percorso che è iniziato dal rapporto con il padre, affrontato nel corso della mostra all’Istituto Francese di Milano (“Landau père & fils” dal 17 al 27 febbraio, catalogo a cura di Fortunato D’Amico). Nella mostra personale L’ascolto all’opera dal 27 aprile al 6 maggio, a Spazio Tadini, si focalizza l’attenzione sull’arte pittorica e il suo linguaggio. A seguire, dall’8 al 23 maggio 2015 verranno esposte le opere degli artisti aderenti al gruppo di arte e psicoanalisi MnemoArt che svilupperanno una riflessione anche attraverso incontri e performance, sul dialogo costante tra il gesto e la mente di cui la parola è strumento più ricco e complesso.
Un modo particolare di parlare di nutrizione.
“Un artista con la passione della psicanalisi o uno psicanalista con la passione dell’arte? – si interroga Fortunato d’Amico – Questo dilemma probabilmente non ha soluzione osservando l’opera di Jean-Pierre Landau, figlio di un’artista polacco, protagonista dell’ École de Paris, padre archetipo del conflitto generazionale successivamente risolto attraverso la compensazione della pratica artistica. Jean-Pierre esprime un’intensa partecipazione interiore per l’attività creativa, che ad osservare le sue tele con le finiture incompiute sembra travalicare qualsiasi ostacolo, blocco o chiusura mentale, per confluire in un’indagine espressiva diretta a manifestare quelle emozioni interiori altrimenti difficili da comunicare.
La scelta dei contenuti da un lato si presenta astratta, dall’altro evidenzia figure umane evanescenti risalite dal ricordo mnemonico e sistemate in una composizione schematicamente disposta a privilegiare il sistema di relazione tra i soggetti presentati.
Se davvero queste sono le intenzioni possiamo allora identificare, nelle vaghe siluette impresse sui supporti, il prototipo della famiglia e la sua costruzione psicologica, certamente non casuale, dove le parentele assumono pesi e significati profondi”.
“MnemoArt – spiega Tamara Landau – vuole far conoscere, al pubblico che arriverà a Milano per l’Expo, un altro aspetto dell’energia per la vita dell’essere umano: la parola. L’uomo ha un bisogno primario di essere nutrito tanto di parole quanto di cibo per sopravvivere, sviluppare la sua creatività e vivere in armonia con l’ambiente. Il silenzio reattiva la crudeltà melanconica e la pulsione di distruzione. Con questa mostra milanese, il gruppo Mnemoart si propone di evidenziare come il bimbo si struttura già prima della nascita tramite i colori e il gusto delle parole pronunciate dalla madre e dal cibo da lei ingerito.Sin dall’inizio, è la varietà dei colori e dei sapori delle sue parole che gli permette di pensare e, in seguito, di parlare e scrivere. Se si analizza quali siano le parole che vengono per prima a perdersi in una lingua che “muore” sono proprio quelle che denotano i colori. I sapori dei cibi dell’infanzia restano invece indelebili nei ricordi di ognuno di noi, anche in chi subisce gli effetti di una malattia degenerativa. La vita è musica, gusto e colore delle parole».
CALENDARIO MOSTRE A SPAZIO TADINI ED EVENTI CORRELATI
Personale di Jean-Pierre Landau “Jean-Pierre Landau: l’ascolto all’opera” 27 aprile al 6 maggio 2015
Inaugurazione 27 aprile ore 18.30-22
ore 20 Performance video-poetico musicale con Catherine Fava-Dauvergne, Tamara e Jean-Pierre Landau, Claude Yvans. Video di Tamara Landau e Claude Yvans
2 maggio ore 18.30 Incontro e performance video-musicale su Arte, Psicoanalisi e Creazione con Patrizia Crippa, Tamara e Jean-Pierre Landau, Laura Pigozzi. Video di Tamara Landau
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Collettiva di MnemoArt 8 -23 maggio 2015 Il gusto delle parole: energia per la vita
Mostra di quadri, fotografie, istallazioni, sculture, video di Tamara e Jean-Pierre Landau e il gruppo MnemoArt : Ilaria Borraccino, Bruno Contensou, Sharon Kivland, Louise Narbo, Tobia Ravà. Contribuzioni : Pietro Andujar, Bice Benvenuto, Diane Calma, Patrizia Crippa, Olivier Douville, Sophie Jabes, Irène Krassilchik, Laura Pigozzi, Maria-Luisa Trevisan, Jemima Zeller…
Inaugurazione 8 maggio ore 18.30-22
ORE 20 performance poetico-musicale con Catherine Fava-Dauvergne, Claude Yvans, Tamara e Jean-Pierre Landau.Video di Tamara Landau e Claude Yvans.
Venerdì 15 maggio ore 21: Performance video-musicale Cibo, Parola e Voce con Sharon Kivland e Laura Pigozzi.
23 maggio Finissage della mostra dalle 18.30 alle 21.30.
ore 19.30 Performance video-poetiche L’origine delle parole con Christian Demare e Antonella Gentilini e L’osteria effimera con Olivier Courtemanche.