Dinosaur Bones mostra di Aurelio Gravina

Ritorna alla Casa Museo Spazio Tadini di Milano (mappa) l’artista Aurelio Gravina con DINOSAUR BONES dal 28 aprile al 27 maggio 2022. Espone le sue opere recenti toccando il tema a lui caro del rapporto con il tempo e la storia. Le ombre dei giganti, lo sbiadirsi della memoria, le immagini come frammenti di esperienza, l’interrogarsi dell’uomo sul mistero della vita e il perdersi nel nulla come animale tra gli animali, questi temi e altri ancora tornano ad investire lo spettatore di nuove emozioni attraverso le sue tele giganti esposte alla casa museo milanese fino al 27 maggio. (scarica il comunicato stampa)

Sono attratto dal tema del gigantismoafferma Aurelioquesta idea del mistero che arriva dal passato e spesso associamo a qualcosa di più grande di noi, come fossero scheletri di dinosauri. Quanti scheletri ci portiamo dietro. Quanti si fermano a guardarne le ossa temendo il confronto con i nostri fantasmi e soffrono di quel nanismo che ci costringe a guardare a terra senza mai elevarci in cerca di un altrove“.

Scrive di lui Niccolò Gravina, curatore d’arte.

Nella pratica pittorica possono emergere forze provenienti dal passato che sovrastano la volontà autoriale. Manifestazioni della dismisura, questi ritrovamenti eccedono la significazione, emanando un fascino che supera ogni dimensione storica o concettuale.

Nei dipinti di Aurelio Gravina i volti e le figure si dissolvono attraverso l’energia dei segni pittorici, che ne testimoniano la spettacolarità. Come scenografie di performances concluse, ma allo stesso tempo in divenire, le composizioni sono indefinite, così come la virtualità delle possibili interpretazioni. La fascinazione visiva è simultaneamente romantica e mostruosa.

Le scelte dei soggetti, delle composizioni e delle tecniche non sono mai arbitrarie, ma seguono una precisa necessità, per definizione imprevedibile. Le tele sono di grandi dimensioni perché devono accogliere gli ampi gesti pittorici, ogni segno è quasi un confronto fisico che genera una pittura materica e vitale. I volti devono disgregarsi per divenire ricordi che si perdono nel tempo, nel diluirsi del colore ad olio o in composizioni di carboncino e acqua, dove pochi tocchi di colore bianco suggeriscono la luce.

In alcuni casi può accadere che elementi estranei -come cornici o nastro adesivo- vengano incorporati nella composizione, disorientandone la finitezza. In un secondo momento, segni a grafite si sovrappongono al colore, procedendo per sintesi e sottraendosi alla fisicità della pittura.

Le suggestioni storiche, estetiche e politiche resistono alla violenza del gesto e del colore, prendendo forma in una fisicità materica che precede il segno. Oltrepassando la dimensione simbolica, nelle tele dell’artista avviene l’imporsi delle forme significanti sui limiti della comprensione, come espressione romantica del mistero ultimo, la necessità stessa di un’espressione artistica. Liberato dalla schiavitù dell’attualità, lo stupore della scoperta è rievocato per sgretolarsi nuovamente nella memoria

Biografia

Aurelio Gravina, nato a Francavilla Marittima/Sibaritite, vive e lavora a Milano. Scenografo, attore e regista, laureato all’Accademia di Belle arti a Milano, lavora in teatro con il gruppo Out Off e collabora con Studio Azzurro dal 1981 al 1986 con il video arte “Il nuotatore” e altre produzioni. Dopo diverse perfomance di Teatro/ Arte e dopo aver sperimentato la scrittura sia come linguaggio che come forma pittorico, continua la sua ricerca affrontando la pittura come possibilità atta a fondere i due linguaggi (teatro/pittura) in direzione di un unico contenuto: quello del segno pittorico/attore nello spazio scenico della tela.

Dal 2 giugno a 3 ottobre 2021 la sua monumentale video- installazione (collaborazione performance) “Il nuotatore (va troppo spesso a Heidelberg) (due serie di 12 monitor attraversati da un nuotatore che percorre la sua corsia, più enigmatico orologio che frammenta il tempo) di Studio Azzurro è esposta al centro della prima sala della mostra “Painting is Back alle Gallerie d’Italia di Milano.

Mostre personali:

2000 – “Ancora una parola, l’ultima”, Festival Effettoserra a Villa Cernigliaro, con il patrocinio della Regione Piemonte, Sordevolo, Biella. 2001 – “Ora devo andare a dirlo”, Giardino Incantato Gallery, Milano. 2002 – “Non fa paura il rumore”, Festival Effettoserra a Villa Cernigliaro, con il patrocinio della Regione Piemonte, Sordevolo, Biella. “Installazione”, opera in permanenza, Fuoriluogo, Milano. “Parole”, Showroom Allegri, Palazzo Serbelloni, Milano. 2004 – “Naturgramma”, Fuoriluogo, Milano. “Appeso a un filo”, mostra e performance, Fuoriluogo, Milano. “Appeso a un filo, parte 2”, Itinerari d’Arte, Milano. “Facce no-te, facce di no-tte, non sei tu quello che cercavo”, Itinerari d’Arte, Milano. “Parole e/o parole, omaggio a Ugo Carrega”, Itinerari d’Arte, Milano. 2005 – “Alienato con monomania del furto”, Itinearari d’Arte, Milano. “Dalla stanza una voce, segno pittorico e di-segno”, Itinerari d’Arte, Milano. 2006 – “Morphosi”, La Telaccia, Torino. “Carte di identità… con residenza”, Itinerari d’Arte, Milano. “Me-ta”, Associazione Culturale Renzo Cortina, Milano. 2007 – “Oltre il tempo (la giusta rabbia)”, Sala esposizioni del Comune di Civenna, patrocinio di Regione Lombardia. 2008 – “Solo il vento muove le foglie. (La Forza)”, esposizione e performance, Spazio Tadini, Milano. “Vivote… Vivote”, Galleria Blanchaert, Milano. 2009 – “Histoire”, Museo d’Arte Contemporanea, Castello Dal Verme, Zavattarello (PV). “Il buio, l’oblio… esserci”, Arianna Sartori Arte & Object Design, Mantova. 2010 – “La carne”, Spazio Tadini, Milano. “Cento modi di morire in versi”, Arianna Sartori Arte & Object Design, Mantova. Galleria Blanchaert, Milano. 2011 – “Giungla metropolitana”, Spazio Tadini, Milano. “Il fenomeno dell’occhio che non sente”, Arianna Sartori Arte & Object Design, Mantova. 2012 – Galleria Blanchaert, Milano. 2013 – “Volti e figure / Gesichter und Figuren”, Galerie Kuhn & Partner, Berlino. 2016 – Dalla perdita della materia alla condizione di spirito Arianna Sartori Arte & Object Design, Mantova – 2017 Figure Job, Milano. 2020 – The Fals sublime Arianna Sartori Arte & Object Design, Mantova

Mostre collettive e rassegne recenti:

2010 – “Natività 2010: 26 Artisti interpretano il Presepe”, Spazio Tadini, Milano. 2013 – “Artisti per Nuvolari”, Casa Museo Sartori, Castel d’Ario (Mn). 2014 – “Donna fonte ispiratrice d’arte”, Casa Museo Sartori, Castel d’Ario (Mn). “Artisti per Nuvolari 2014”, Casa Museo Sartori, Castel d’Ario (Mn). “Al tuo perpetuo canto”, Villa Turconi, Lanzo di Intelvi (Co). 2015 – “L’arte italiana dalla terra alla tavola”, Casa Museo Sartori, Castel d’Ario (Mn). “Artisti per Nuvolari 2015”, Casa Museo Sartori, Castel d’Ario (Mn).

Bibliografia essenziale:

2008 – “Aurelio Gravina. Vivote…vivote”, a cura di Giorgio Zanchetti, catalogo mostra, Milano, Galleria Blanchaert e Spazio Bellino, edizione a cura di Oreste Genzini e Philippe Daverio.

2011 – “Aurelio Gravina. Giungla metropolitana”, catalogo mostra, Milano, Spazio Tadini.

2013 – “Aurelio Gravina. Volti e figure / Gesichter und Figuren”, a cura e con testi di Gemma Clerici, catalogo mostra, Berlino, Galerie Kuhn & Partner, edizioni Cortina Arte.

La mostra alla Casa Museo Spazio Tadini nel 2012 – Giungla metropolitana

Coreografia d'arte 2012: Opera di Aurelio Gravina su cui si ispira il lavoro della coreografa Valentina Caggio Catonetti

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