Spazio Tadini e uno spazio privato gestito dai proprietari e fondatori Francesco Tadini e Melina Scalise .
E’ sede dell’archivio Emilio Tadini ed è possibile visitarlo. Vi si svolgono visite guidate per conoscere il lavoro di Emilio Tadini, vedere le opere in mostra e conoscere la storia del luogo e dell’antica Casa Editrice Grafiche Marucelli.
Nello spazio si ospitano anche mostre temporanee di pittura e fotografia.
Inoltre è una delle case museo della città di Milano inserite nel circuito www.storiemilanesi.org.
che raccoglie 16 luoghi città dove hanno vissuto personaggi che hanno dato un contributo artistico e culturale alla città. In questo edificio aveva dimora e studio artistico uno dei più significativi pittori e scrittori milanesi del ‘900: Emilio Tadini.
A lui è stato dedicato questo luogo d’arte e cultura fondato da Francesco Tadini, suo figlio, regista ed autore televisivo e di Melina Scalise, psicologa e giornalista, oggi sua moglie. L’idea era di lasciare di Emilio Tadini un ricordo vitale e propositivo per l’arte e la cultura a Milano. In questo luogo, c’è molto di lui, ci sono i suoi quadri, la sua nicchia dello studio con il lavello e i pennelli ancora intatta e tanti dei suoi libri e quaderni.

Ma non è solo un luogo della memoria, un museo contemplativo del passato, ma vitale e propositivo, aperto agli artisti e alla cultura così come Emilio Tadini era attento ai giovani e alle avanguardie. Oggi il suo atelier ospita opere di artisti giovani e meno giovani, noti e meno noti, italiani e stranieri. L’ecletticità che ha contraddistinto il lavoro di Tadini è stata traslata in un luogo fisico: Spazio Tadini.
Dal 2006 con i primi eventi e poi come associazione culturale dal 2008, oggi Spazio Tadini è un museo privato che continua ad offrire spazio all’arte, alla musica, alla narrativa, alla poesia, alla saggistica, al teatro, alla danza e ai dibattiti culturali. Qui si sono incontrati decine di artisti, e sono nate idee e progetti che hanno messo in relazione arti diverse. Questo in una dimensione umana e temporale che ricorda la Milano della ricostruzione del dopoguerra e del boom economico in cui nascevano case editrici, riviste e grandi e piccoli luoghi d’arte che vennero del resto molto copiati anche all’estero.
Spazio Tadini produce e ospita manifestazioni culturali e artistiche ed è sede dell’archivio opere di Emilio Tadini. Ogni anno propone un centinaio di eventi di rilievo locale e internazionale: mostre, concerti, spettacoli, presentazioni editoriali, convegni. Tra gli ospiti anche nomi importanti del panorama culturale e sociale da Dario Fo a Ko Un, per citare due premi Nobel, a Beppe Grillo che scelse Spazio Tadini, ormai noto per essere luogo culturale tra i più dinamici della città, per svolgere, nel 2010 la prima presentazione pubblica del movimento Cinque Stelle. A questi si aggiungono, per citarne solo alcuni, Vittorio Sgarbi, Flavio Caroli, Francesco Alberoni, Massimo Recalcati, Elio Fiorucci, Alejandro Jodorowsky, Piera Degli Esposti.
Molte iniziative con valore storico-documentativo si sono svolte in collaborazione con consolati stranieri, molte altre sono nate per dare visibilità a giovani talenti di varie espressioni artistiche come nel caso del Festival di Teatrodanza Coreografia D’arte curato dalla coreografa Federicapaola Capecchi e da Francesco Tadini. E non poche sono le rassegne di musica classica come MiTo Settembre Musica e i concerti a cura del grande musicologo Luigi Pestalozza.
Molte sono le mostre ideate e curate da Melina Scalise e Francesco Tadini su temi di valore storico, come la rassegna Milano in Arte 1945-2015 o sociale e benefico, come le collettive I muri Dopo Berlino o Save My Dream per ricordare i migranti morti nelle acque di Lampedusa.
Nel 2015, anno di Expo, Spazio Tadini ha ospitato la prima Biennale Milano a cura di Vittorio Sgarbi con la direzione organizzativa di Salvo Nugnes.
Nel 2010 si aggiunge al progetto culturale di Francesco Tadini e Melina Scalise, Federicapaola Capecchi diventandone socia onoraria, per il supporto offerto all’associazione. La sua presenza ha portato ad un implemento della sezione spettacoli attivando un lavoro di ricerca, qualità, accessibilità e valorizzazione della danza, del teatrodanza, del teatro e dello spettacolo dal vivo, ma non solo. Di recente il suo sguardo sul movimento e sul corpo ha interessato diversi fotografi che l’hanno chiamata per workshop e progetti espositivi.
Chi era Emilio Tadini: una selezione di letture
Emilio Tadini raccontato da Mandelli Arte