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Fotografia: la mostra “In viaggio con” alle Gallerie Civiche di Palazzo Ducale, Pavullo nel Frignano

IN VIAGGIO CON … Dario Apostoli, Alberto Gandolfo, Hermes Mereghetti, Samantha Selene Caligaris, Gianluca Micheletti, Marco Tagliarino

a cura di Federicapaola Capecchi

in collaborazione con Paolo Donini

DAL 21 LUGLIO AL 17 SETTEMBRE 2017

GALLERIE CIVICHE DI PALAZZO DUCALE, Pavullo nel Frignano (Mo)

“Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi.” Marcel Proust

Una collettiva, esposta in anteprima a Spazio Tadini Casa Museo (Milano) ad Aprile 2017, nata dall’esigenza di affrontare un’amplia riflessione sul viaggio, sull’andare, sull’incontro, unire luoghi e persone, e l’attraversare confini. I 6 fotografi si interrogano sul viaggio non inteso come scoperta di nuove terre ma come possibilità di intessere un vero dialogo e confronto tra uomini e territori. Si racconta dunque una storia contemporanea, dove i collegamenti e la comunicazione sono un fatto, anche comodo, veloce e immediato, ma dove, ancora, si deve molto lavorare sul dialogo, l’ascolto, la voglia di conoscere e costruire, insieme. Si attraversano così le storie di uomini e territori come la Palestina, il continente africano, i nostri luoghi italiani dove insistono i centri di prima accoglienza per gli immigrati, le soglie della propria autocoscienza, l’Asia e l’Oriente. Questa volta, ad ospitare la mostra e il viaggio sono le suggestive Gallerie Civiche di Palazzo Ducale, con sede nell’ottocentesco edificio voluto da Francesco IV d’Este come residenza estiva, gestite dall’Assessorato alle Attività Culturali del Comune di Pavullo nel Frignano, e che si compongono nella Galleria d’Arte Contemporanea, nella Galleria dei Sotterranei e Ghiacciaia del Duca e nella Fonoteca dei Sotterranei.

Viaggiare, per alcuni passione irrefrenabile, per altri non sempre è scelta volontaria, ma dettata da cogente necessità di sopravvivenza o di speranza di una vita diversa, e migliore. Alberto Gandolfo è in mostra con 1,2,4,5…volti, racconto di viaggi in ritratti, per una comprensione più profonda di quel che si cela dietro la migrazione, in special modo l’immigrazione di genti provenienti dal continente africano e dal Vicino Oriente in Europa. I messaggi trasmessi dalle televisioni tendono a sottolineare una grande diversità tra noi europei e gli “altri”, in tal senso Palermo – città natale di Alberto Gandolfo – può essere un esempio da seguire: città formatasi grazie agli arrivi di popoli che si sono amalgamati con gli autoctoni nel corso dei millenni. Il progetto fotografico è una metafora: dal particolare segno, che viene introdotto nel cambiamento del volto di ogni ritratto, si realizza uno scambio culturale che cambia e arricchisce culturalmente i singoli, un valore aggiunto alla personalità.

Alberto Gandolfo, 1245…volti

E quando si fugge, si viaggia migrando, la fine del viaggio, a volte, è asfalto, fango, polvere, pietre … dure da digerire. Emarginazione e luoghi anonimi dove sostare in attesa del permesso definitivo di rifugiato, di ritrovare sé stessi, e la possibilità di costruire. Hermes Mereghetti presenta una selezione di We come from. Intensi ritratti di migranti che, nella selezione per la mostra, giocano sul ruolo delle mani. Le mani del fare, le mani che sono la personalità e la forza, che sanciscono il carattere; le mani del dare, del carezzare, cui appoggiare la fronte e per coprire gli occhi. Le mani, ricche di simbologie e significati specifici a seconda delle culture e religioni, ma universalmente associate al potere, alla forza, alla lealtà, all’amicizia, alla fiducia. Le mani da stringere. Gli occhi da guardare”.

Hermes Mereghetti, Kelvin (Nigeria)

Quale la metafora del viaggio? Quante soglie da varcare durante il percorso? Quali soglie? “Quello di Dario Apostoli, in mostra con una selezione di Soglie, è un viaggio e un racconto nelle relazioni umane e la nostra società, la propria autocoscienza e la distorta percezione del mondo e degli altri. Luoghi ordinari urbani, abituali, normali, di semplice passaggio, spazi intrisi dall’animo umano, anche se sembrano quasi vuoti, o svuotarsi. Una luce quasi accecante che cancella, brucia ed egualmente da forma a individui soli e disinteressati, ma al tempo stesso carichi di potenziale, qualora varchino la soglia che apre lo sguardo su tutto ciò che ha davvero un senso e un valore al mondo. Così le Soglie sono i varchi da oltrepassare verso qualcosa di nuovo, verso una presa di coscienza, e alla volta di relazioni che portino fuori dal torpore ego-riferito in cui, oggi, ci si chiude al mondo e agli altri”.

Los Angeles, 2013 (Dario Apostoli 2013 – Soglie n° 43) grigio 253

Viaggiare è un impulso insito nella natura umana. Da sempre interi popoli scelgono una vita nomade. La maggioranza degli arabi erano nomadi che non possedevano niente... e questo è stato motivo di numerose ingerenze storiche e sociologiche da parte di chi cerca di dimostrare se la Palestina sia dei Palestinesi o meno. E infatti tutt’oggi della Palestina parliamo solo come storia di non dialogo e di una guerra infinita della quale non si vede spiraglio alcuno. Il viaggio di Samatha Selene Caligaris, con “Nessun Pregiudizio – Viaggio in Terra Santa” ha posto lo sguardo, privo di ogni pregiudizio, a mostrare una terra in conflitto, fatto non solo di violenza e di armi ma anche interiore, vissuto da chi ha visto la guerra nascere sotto i suoi occhi e da chi non conosce realtà differente.

Samantha Caligaris Klein

Gianluca Micheletti, con “Sandland – Sharm el-Sheikh” ci introduce in un viaggio inusitato, lontano dalle vacanze e dai villaggi turistici, immergendoci in un mondo post-apocalittico … come è realmente Sharm el-Sheikh, una volta fuori dai Resort. Una terra desertica da cui sembrano crescere rigogliosi rifiuti e carcasse che, in silenzio, attendono speranzosi una seconda vita. Quello che il turismo consuma e rompe, sembra trovarsi tutto su questa terra di sabbia che l’autore ha voluto chiamare “Sandland”. Il disordine qui è sinonimo di vita, di presenza dell’uomo, dei suoi veri / finti abitanti.

Gianluca Micheletti, Sandland Sharm El-Sheikh

Con Marco Tagliarino il viaggio di scoperta è dentro gli occhi dei bambini e nella fatica del lavoro. Le fotografie di Marco Tagliarino, nella sequenza scelta da Federicapaola Capecchi, creano quasi un rituale: della preghiera e del lavoro. “Una preghiera laica, dove ci si augura che l’uomo scelga un modo esclusivo di abitare il mondo, e con esso un modo peculiare di rapportarsi alle cose che lo circondano, riconoscendo valore e futuro ai bambini, troppo spesso vittime in questi territori di miseria e abbandono. Un rituale del lavoro dove la dignità e la bellezza di corpi, mani e volti segnati dalla fatica diano la capacità di annullare le distanze tra esseri umani. O semplicemente riconoscano la distanza come la intendeva il filosofo Emmanuel Lévinas, che considera la distanza la cifra stessa della relazione umana, e in particolare della relazione etica, e la caratteristica peculiare del dialogo, che non si riduce alla pura e semplice comunicazione, ma inaugura un contatto che è invocazione, avvicinamento pacifico all’altro e rispetto del segreto inviolabile della sua intimità”.

Marco Tagliatino

Non sappiamo se un altro mondo sia possibile” scrive la curatrice Federicapaola Capecchi – “Però pensiamo che divulgare sia uno dei tanti compiti della fotografia. Non siamo scienziati, non siamo sociologi, non siamo politici. E prima che qualsiasi altra definizione ci possa essere incollata, ci dichiariamo cittadini, cittadini del mondo. E con questo viaggio fotografico speriamo che la voglia di conoscere e comunicare veramente tra uomini, culture e territori, si insinui ancor più come un’urgenza”.

COLLETTIVA: “In viaggio con … Dario Apostoli, Alberto Gandolfo, Hermes Mereghetti, Samantha Selene Caligaris, Gianluca Micheletti, Marco Tagliarino”

Gallerie Civiche di Palazzo Ducale

Via Giardini, 3 – 41026 Pavullo nel Frignano (MO)

Ufficio 0536/29022

Fax 0536/ 29025

Sito Internet: http://www.comune.pavullo-nel-frignano.mo.it

INFO PER LA STAMPA

Paolo Donini – Gallerie Civiche di Palazzo Ducale +39 0536/29022

+39 347 71 34 066 Federicapaola Capecchi – federicapaola@spaziotadini.it | http://www.spaziotadini.com

Spazio Tadini: Francesco Cito e la fotografia di reportage

Francesco Cito, Hebron-Bet-Hadassa

Fotografia d’autore: Francesco Cito e la fotografia di reportage -Torna la fotografia d’autore nella Casa Museo Spazio Tadini e inauguragiovedì 23 febbraio 2017, una intensa mostra fotografica dedicata alla Fotografia di Reportage che ha come autore – ospite d’onore Francesco Cito. La mostra è una selezione di scatti tratti dai suoi principali reportage di guerra – Palestina, Afghanistan, Arabia Saudita.

La mostra di Francesco Cito si accompagna alla selezione di 8 fotografi di reportage individuati per stile, impronta e ricerca. Hermes Mereghetti, Simone Margelli, Andrea Brera, Luca Monelli, Gianluca Micheletti, Massimo Allegro, Virginia Bettoja, Stefania Villani presentano 8 scatti del reportage per cui sono stati selezionati completando il percorso della fotografia di reportage proposto nella Casa Museo: dalla tematica di guerra di Cito si passa al reportage sociale, antropologico, documentaristico e alla street photography.

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