Teatro 2011/2012

SPAZIO CORPO E POTERE: mercoledì 14 dicembre 2011 la stagione spettacoli di Spazio Tadini è iniziata con Viola di e con Elisabetta Salvatori. La storia della vita di Dino Campana, straordinario autore di pagine di poesia, morto nel 1932, a 46 anni, in manicomio, dopo esservi stato recluso per 14 anni.

 

 

 

———————–

SPAZIO CORPO E POTERE: sabato 14 gennaio 2012, ore 21, il secondo appuntamento della stagione è con lo spettacolo Pigs, operazione finale: del maiale non si butta via niente di e con Maurizio Argàndi e con Maurizio Argàn

————————————–

MERCOLEDI’ 22 GIUGNOore 21
TEATRO SpettacoloL’AFRICA RACCONTA di e con Modou Gueye.

Un narratore e un percussionista, un momento di intimità tra spettatori e artisti che rimane impresso per lungo tempo che racconta, tra fiabe, racconti fantastici e storie vere, anche delle difficoltà di superamento delle frontiere, culturali, politiche e sociali.

Festa, ragazzi! Ecco un momento di incontro “all’africana”, prima il tamburo, poi il narratore, il tradizionale “griot”, accompagnano in questa esplosione di storie, danze, ritmi… I racconti africani si intersecano nel gioco di parole, azioni e suoni tra artisti e pubblico come nel cerchio sulla piazza del villaggio o nelle stalle durante le veglie invernali. Le storie raccontano i sentimenti di tutti noi con i linguaggi di alcuni di noi.
Ma… il percussionista e il narratore sembrano non smettere mai di scherzare! Per fortuna che le storie si capiscono bene: galline magiche, lepri astute, lo sciocco del villaggio che forse non è così sciocco, come un uomo bianco impara a vivere con i popoli della foresta e tanti altri racconti alcuni magici, altri tratti dalla vita quotidiana in Senegal…
Un momento di intimità tra pubblico e artisti che rimane impresso per lungo tempo.

con:Modou Gueye
regìa e oggetti di scena:Modou Gueye
fascia di età: dai 6 ai 90 anni.

VENERDI’ 10 GIUGNO 2011 ore 21 TEATRO
Per la prima volta a Milano, a Spazio Tadini, lo spettacoloPIGS di Maurizio Argàn.

Teatro della centena Rimini in collaborazione con resextensa Bari
col contributo diProvincia di Rimini / Assessorato alla CulturaRegione Emilia – Romagna /Assessorato alla Cultura
colsostegnodiComune di Novafeltria /Assessorato alla Cultura, Comune di Rimini/ Istituzione Musica,Teatro,Eventi, Resextensa Residenze

presenta

PIGS
seconda operazione : la salatura

di e con
maurizio argàn

collaborazione al progetto
amos lazzarini, alessandro carli, nicola eboli

video
antonio scardino

costumi
simonetta galassi

ufficio stampa e foto di scena
alessandro carli

Lo spettacolo

PIGS fa parte del progetto ‘Miti di ieri, miti di oggi, miti di domani, del Teatro della Centena, che cercherà di sviluppare e dare delle proprie risposte a ‘fenomeni’ che sono diventati ‘abitudinari’ nella società contemporanea, e addirittura di malattia, cosa che in fondo ha sempre fatto anche negli spettacoli del precedente progetto PASSIONE dato che come teatro della centena, e come artisti, e come persone, siamo sempre stati sensibili a queste tematiche.
Con il primo spettacolo del progetto anime rubate, in cui si indagava il tema della fragilità prendendo spunto due miti modernissimi quali la Callas e la Monroe, in PIGS affronteremo il tema della depressione. Teatro della Centena, nelle produzioni affronta da sempre temi sociali o politici, perché crede che il teatro non sia una cosa come una qualsiasi altra, non è un hobby ma ‘verbo’ sociale. Con PIGS tentiamo di affrontare il tema della depressione, troppo spesso scambiata e curata come malattia mentale. […]

Note del regista e autore: Maurizio Argàn

“Ho volutamente affrontato il Tema della depressione proprio come segno di liberazione, mia innanzitutto, anche se liberazione non è, e perché, per un certo periodo della mia vita la depressione mi ha tenuto a braccetto, è stata la mia compagna fedele e crudele, non lasciandomi neppure per un attimo regalandomi un dolore che ancor oggi non è scomparso del tutto. .
Il testo di PIGS é frutto di un lavoro di costruzione sulla mia storia personale con l’aiuto del testo “parole in tuffo” scritto da Giovanni Spiga, che ho conosciuto personalmente nel 1992: ricoverato per oltre 25 anni nell’ospedale psichiatrico di Trieste. Nel testo di Giovanni ho ritrovato tutti gli stati d’animo che avevo vissuto nel periodo più buio della mia ‘malattia’ che fortunatamente non ha portato le negatività che erano state di Giovanni. Nel suo scritto ho trovato, densità, disperazione, pietà per sé stessi .. le parole del testo, come le mie e come quelle dello spettacolo, sono parole buttate di getto, colate in un pozzo oscuro e limpido insieme. Parole frasi profonde, inquietanti, che i referti medici di Giovanni, con la loro tranquilla superficialità da schiacciasassi, rendono ancor più intense….
Dunque PIGS perché?

Per denunciare il mondo che ruota attorno al ‘depresso’ in quei momenti: ‘il fenomeno depressione’. Per denunciare chi ‘sfrutta ‘ il depresso in ogni ordine, in ogni cosa. Personalmente avevo l’amore di una sana famiglia attorno e in fondo è stato più semplice uscirne o perlomeno combatterla, ma, come è successo a Giovanni, c’è lo sfruttamento ai fini economici della famiglia, anche nelle famiglie di modeste condizioni, ma soprattutto, sottolineo soprattutto, nel mondo della medicina, perché per la sanità il ‘ depresso’ ha la stessa qualità di un maiale nel mondo alimentare: è tutto da mangiare non si butta via niente come si dice. Si Pigs è anche un atto di accusa al mondo della sanità, all’industria farmaceutica, che sfrutta questo tipo di patologia. PIGS è chiaramente solo un semplice spettacolo teatrale, ma è un grido alla vita, un mio grido alla vita, e vorrei, magari fosse anche solo per una persona, solo per un attimo, qualcuno all’uscita gridasse viva la vita con me, ribellandosi al sistema di cui sopra.
Questo spettacolo è dedicato a coloro che amano la vita nonostante tutto.”
Maurizio Argàn


Recesione: Teatro, Cesena. ‘PIGS’ ovvero ‘quella prostituta che ti ruba l’anima’ – mercoledi 18 maggio 2011
di Rita Rocchetti

CESENA – Una magistrale prova d’attore quella di Maurizio Argan, autore e regista di Pigs, in scena sabato scorso a San Martino in Fiume, all’interno della rassegna “Play in a box”. Non un copione da recitare il suo, ma un’esperienza dalle tinte forti raccontata anima e corpo, per arrivare, dritta come una sciabolata, al cuore dello spettatore. Pigs è un monologo sul tema scabroso della depressione, quel pozzo buio da cui si vorrebbe stare alla larga, quell’abisso incontrollabile che solo a parlarne ti toglie il respiro e si vorrebbe scappare, fuggire lontano. Il depresso è la persona che se la conosci la eviti, perché ti contamina, ti mette a disagio, ti porta davanti ai tuoi fantasmi, è lo specchio deformante che non vuoi vedere. Invece sabato sera l’abbiamo visto tutti, ma non siamo scappati, anzi saremmo rimasti ancora un po’ a farci contaminare dall’intensità delle parole, dalla musicalità di quella voce rauca e a volte sibilata, dall’imponenza di quel corpo nudo quasi e perciò esposto, indifeso. Provateci voi a presentarvi in pubblico indossando solo un paio di vecchie mutande color carne, stivali di gomma a fiori e una bislacca parrucca rosa shocking. Se poi la silhouette non è precisamente palestrata, quasi inevitabile cadere nel ridicolo. Argan, con tutta la sua corporalità debordante, suscita invece rispetto e inquietudine. Perché ti trasporta nel suo mondo, nella sua solitudine, vissuta con quell’insopportabile peso sulle spalle che avvolge anche te, ma non ti schiaccia perché la sapienza d’attore trasfigura poeticamente un testo duro, lancinante, ma che è anche un grido alla vita, un atto di ribellione e allo stesso tempo un forte j’accuse contro lo sfruttamento della depressione, puntando il dito, in primis contro il mondo della medicina e dell’industria farmaceutica, per i quali il malato è come il maiale: “non si butta via niente”. E allora due maialini di plastica sono gli unici ad accompagnare Argan nel suo lirico viaggio dentro “il porto degli uomini perduti”, dentro un tempo fatto di malessere, disgusto, medicine e ricordi di quando lei non c’era, “la puttana maledetta che ti ruba l’anima… niente è andato come doveva”.

SABATO 19 FEBBRAIO dalle ore 10:30 alle ore 22:30
TEATRO TERAPIA
Giornata dedicata al teatro terapia con FIT Federazione Internazionale di Teatro Terapia, Associazione Politeama, Opus Personae,
Juri Roverato, Francesca Magro, Giordano Morganti, Cesi Barazzi, Walter Orioli
.

La giornata si chiude con la performance “DEAMBULA” di Juri Roverato ispirata all’opera di Francesca Magro Deambula e facente parte di Coreografia D’Arte 2010 II° edizione

VENERDI’ 11 FEBBRAIO ore 21
TEATRO
C’è un quaderno di Luigi Alcide Fusani con Matteo Curatella
ingresso con contributo
prenotazione consigliata posti limitati federicapaola@spaziotadini.it


Lo spettacolo è una narrazione liberamente ispirata alla prima parte della “Trilogia della città di K.” di Agota Kristof. Il narratore, seduto su una sedia, racconta di aver trovato un quaderno con una storia che vale la pena raccontare. La storia di due bambini, che si trovano a vivere dentro una guerra e ne diventano vittime, se per vittime intendiamo anche coloro a cui la guerra aiuta a tirar fuori il peggio di sé. Il racconto di una guerra per dimostrare che tutte le guerre sono uguali e che noi tutti siamo contro la guerra, se solo non dimenticassimo. Lo spettacolo è stato preparato e presentato a Pècs, Ungheria, con notevole successo di critica e pubblico.

Matteo Curatella Attore, musicista, narratore, clown e formatore teatrale, si forma seguendo corsi, seminari e grazie all’incontro con numerosi maestri. Ha seguito un corso di perfezionamento teatrale presso il Teatro del Buratto di Milano qualificandosi come Animatore Teatrale e Televisivo su Nero. Ha seguito un corso di perfezionamento teatrale presso il Teatro del Buratto di Milano qualificandosi come Animatore Teatrale e Televisivo su Nero.L’amore per la vita, l’arte, la curiosità, la meraviglia e gli incontri sono il motore che lo spingono nella sua ricerca artistica. Ama dedicarsi a diverse discipline teatrali come la narrazione, il teatro di strada, il circo e il teatro di figura. Studia e suona pianoforte, fisarmonica e percussioni e flauti. È socio fondatore e direttore artistico della Casa dei Viaggiatori. Collabora stabilmente con compagnie teatrali di Milano e della provincia specialmente nell’ambito del Teatro Ragazzi, con le quali ha partecipato a Festival italiani e internazionali. Clown e Insegnante della Scuola Nazionale di Teatro Circo di Milano e formatore teatrale e musicale per l’associazione Punto al Centro di Lomazzo ( Co ).Dal 2006 è direttore artistico della Maratona dei Racconti di Abbiategrasso evento giunto alla quinta edizione.

GIOVEDI’ 10 FEBBRAIO ore 20:45
TEATRO

Nell’ambito delle manifestazioni per la Mostra Personale di Silvia Battisti “Archeologia del sé” e per il tema della memoria, del recupero della memoria per non dimenticare -“Lettere dal fronte” -, sono state invitate due performance a tema: storie e luoghi della memoria


ingresso con contributo
prenotazione consigliata posti limitati federicapaola@spaziotadini.it

Hybris Compagnia Opus Personae rielaborazione in forma di performance per tre quadri dello spettacolo scelto per essere rappresentato in Austria e Germania nei campi di sterminio di Dachau, Harteim e Mauthausen, nell’ambito delle manifestazioni per la liberazione da parte delle truppe alleate; e presentato in anteprima al Festival Internazionale dell’Amicizia e della Pace a Gorazde (Bosnia Herzegovina)

Hybris parte da vicino. Dalla distruzione della biblioteca di Sarajevo dell’agosto 1992, come rappresentazione concreta della distruzione di un sapere sopravvissuto alla storia. E fa un balzo indietro, alla tragedia greca, per poi velocemente tornare ai giorni nostri, alla cronaca, passando attraverso le taglienti provocazioni di Jonathan Swift, i racconti di Roa Bastos, la conferenza ONU del 1995 in cui Cina e Usa discutono “veramente” sul tempo di autodistruzione delle mine antiuomo. Hybris si interroga sul valore del sacrificio. da Polissena a Cristo, a quella del bambino che sceglie di non nascere per non partecipare a questo mondo di guerra. Si interroga sul valore del gioco “alla guerra” usurpato dal mondo dei grandi, sul “gioco” paradossale e tragico delle boites à jouxjoux. Ma Hybris è uno spettacolo che parla di vitalità, di vita sempre contrapposta alla violenza; di scatti estremi, di forze che spingono gli uomini a ricominciare a migrare, a disegnare un altro quadro. Hybris è uno spettacolo a quadri. Si sfoglia come le pagine di un libro che contiene parole di tanti libri…E dai libri, il sapere continua nell’incontro dei corpi che si incrociano e rotalano via come pagine da scorrere…Hybris usa e trasforma i linguaggi del corpo, della musica e della parola cantata, urlata, suggerita e compresa.

Opus Personae esiste da più di vent’anni. Si occupa di Teatro e dei linguaggi teatrali. Li insegna e li segue, nelle loro mutazioni, anno dopo anno. Le macro attività proncipali sono la formazione e la produzione teatrale. Ha il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della Città di Sesto San Giocvanni dall’89, con il quale svolge interventi mirati sul territorio, ideazione e organizzazione eventi. Solo per citare due dei più significativi: stagione Off 2006, Rassegna Teatrale “Scena in movimento” presso il Teatro Vittoria; 2000/2001 “Performat”, culla di idee e progetti teatrali di giovani gruppi emergenti lombardi, affiancato da un concorso per la nuova drammaturgia contemporanea. Tra le ospitalità di rilievo di questa edizione, Sisto Della Palma, Presidente del CRT, Teatro dell’Arte di Milano. Nella Giuria, Rocco Abate, Eugenio Monti Colla della Compagnia Marionettistica Carlo Colla & Figli, Giuliano Barbanti. Opus Personae è nata con Cesi Barazzi, attrice e regista Milanese – Diploma Accademia dei Filodrammatici e Diploma Civica Scuola D’Arte Drammatica “Piccolo Teatro della Citta’ di Milano” oggi Paolo Grassi – che ha proseguito poi la sua formazione con alcuni dei più significativi esponenti del teatro di ricerca come Odin Teatret di Eugenio Barba; Teatro Laboratorio di Jerzi Grotowsky; Yves Le Breton; Bolek Polivka (CRT Milano); Roy Art Theatre; Sotigui Kouyate (lab Peter Brook); Coco Leonardi; Sergio Missaglia (civica scuola di animazione pedagogica di Milano).Il suo percorso è sempre stato scandito dall’esigenza della ricerca e su questa strada due incontri sono stati importantissimi: quello con la maschera, soprattutto quella neutra e con le marionette: il lavoro di ricerca si è anche allargato a proposte di Lab teatrali per portatori di handicap, anche piuttosto grave, adulti, utilizzando il rapporto con le figure come mediazione non solo rispetto alla propria percezione ma anche come mediazione di un rapporto con i cosidetti “normodotati”. Hacollaborato anche con Radio SuperMilano con una rubrica sul fantastico e la fiaba, con Radio Soft Capo Nord con una rubrica sullo spazio narrativo come spazio di relazione, con AIATEL, ISAMEPS, Gruppo ABELE, AGITA con diversi articoli sul suo specifico per alcune pubblicazioni.

Archivio Eventi Spazio TadiniARCHIVIO EVENTI TEATRO 2010-2009-2008 VISITA IL NOSTRO SITO http://www.spaziotadini.it/archivio_eventi.htm

Rispondi

CASA MUSEO in memoria di EMILIO TADINI- arte, cultura, eventi – Milano

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: