Expoincittà- Rassegna Milano in Arte dal 1945 al 2015- ANNI 70: L’ARTE E LE DONNE

mostra Milano in arte dal 1945 al 2015 Anni 70 le donne  e l'arte tuttoGli anni 70’: L’arte e le donne

 Un focus sulla galleria di Zita Vismara di cui ricorre il decennale dalla sua morte e l’arte di alcune artiste che hanno contribuito alla crescita culturale a cominciare da quegli anni.

 DAL 8 AL 23 MAGGIO

SPAZIO TADINI VIA NICCOLÒ JOMMELLI, 24

INAUGURAZIONE 8 MAGGIO ORE 18.30

Artisti in mostra:

per galleria Zita Vismara:

Zita Vismara con Emilio Tadini
Zita Vismara con Emilio Tadini

Alvaro, Italo Antico, Beppe Bonetti, Ludovico Calchi Novati, Rosanna Forino, Hans Hartung, Amilcare Rambelli, Carlo Ramous, Mauro Reggiani, Romano Rizzato, Walter Valentini, Hans Richter, Perilli, Franceschini, Gianni Colombo, Azuma.

Le artiste

DadamainoMaria Mulas, Cecilia Capuana, Giuliana Maldini, Grazia Varisco, Louise Nevelson, Renata Boero, Marilisa Pizzorno, Rosanna Forino

SCOPRI TUTTA LA RASSEGNA MILANO IN ARTE 1945-2015 E LE TAPPE EFFETTUATE AD OGGI

Spazio Tadini in collaborazione con Spazio Pestalozzi presentano, per la rassegna ideata da Francesco Tadini e Melina Scalise “Milano in arte dal 1945 al 2015” inserita all’interno di Expoincittà, una mostra sugli anni 70’ che prende in considerazione una delle galleriste di riferimento dell’epoca, Zita Vismara, di cui quest’anno ricorre il decennale della sua morte e alcune artiste che hanno dato un apporto all’arte italiana partendo da quegli anni. Un vero e proprio percorso tra arte ed emancipazione al femminile su cui riflettere e da cui oggi traggono beneficio molte donne del mondo artistico e culturale.

 Gli anni ‘70 furono quelli dell’emancipazione femminile iniziata con la nuova legge sulla famiglia e l’istituzione del divorzio nel 1970, proseguita poi, nel 1978 con la regolamentazione l’interruzione di gravidanza, mentre tra il 68 e i primi anni 80 furono raggiunti importanti traguardi sull’eguaglianza lavorativa. Una sequenza di conquiste che portò nell’81 ad abolire finalmente anche la legge che consentiva il delitto d’onore.

 Questi cambiamenti sociali, politici e legislativi hanno dato slancio alle donne anche a operare in ambiti lavorativi prima preclusi.

 Un donna che si è particolarmente distinta nel panorama milanese nel mercato dell’arte di quegli anni è certamente Zita Vismara. Nata nel 1925 a Rivolta D’Adda, dopo aver gestito una galleria con il marito Mino Pater, nel 1965 fonda una sua galleria dal nome “Vismara Arte” prima in via Brera, vicino al Giamaica e poi in via San Marco. Fu l’inizio di 40 anni di attività professionale avviata con il buon auspicio di Mario Soldati. A partire dagli anni ’70 Zita diventa un punto fermo e di indiscussa importanza nel dibattito sull’arte contemporanea milanese e internazionale. Grazie a lei sono state portate a Milano opere di Albers, Magnelli, Lohse, Arp, Graeser, Hartung e hanno avuto opportunità di visibilità vendita e promozione centinaia di artisti italiani. Sfidò il gusto del figurativo puntando sempre più la sua attenzione verso l’astrattismo geometrico ovvero un’arte “più o meno rigorosa e geometrizzante” come scrisse Gillo Dorfles nella presentazione del volume Vismara Arte 30 anni – 1965-1995. Nel 1972 fu anche insignita dell’ Ambrogino d’ oro e lavorò incessantemente fino all’ ultimo. Morì nel 2005.

Nell’esposizione a Spazio Tadini si potranno vedere alcune opere dei suoi artisti proprio con opere anni ‘70: Alvaro, Italo Antico, Beppe Bonetti, Ludovico Calchi Novati, Rosanna Forino, Hans Hartung, Amilcare Rambelli, Carlo Ramous, Mauro Reggiani, Romano Rizzato, Valter Valentini, Hans Richter, Perilli.

Ma l’omaggio alla galleria Zita Vismara proseguirà poi in autunno con una mostra presso lo Spazio Pestalozzi con una collettiva con artisti rappresentativi dei suoi 40 anni di attività.  Nella sezione dedicata alle artiste degli anni ‘70 sono state selezionate donne che hanno avuto un ruolo attivo nell’arte di quegli anni.

Tra queste non può mancare Edoarda Emilia Maino, in arte Dadamaino, femminista militante, Carla Accardi, anche lei femminista e parte del gruppo Rivolta femminile a cui aderiva anche la scrittrice Carla Lonzi, Maria Mulas, artista, tra le più rappresentative nel catturare uno spaccato dei personaggi dell’arte e della cultura milanese di quegli anni attraverso l’arte fotografica, Cecilia Capuana, fumettista e femminista impegnata tanto da voler distruggere, attraverso i suoi fumetti, un femminile preconfezionato ed è una delle prime donne a pubblicare sulla rinomata rivista Metal Hurlant e Anana rivista realizzata interamente da donne poi censurata per le copertine lavorando fianco a fianco con Jean-Pierre Dionnet e Moebius. Giuliana Maldini, anche lei fumettista, che nel 1978 è stata la prima donna in Italia a pubblicare un libro di vignette sulla condizione femminile, ed è tra le migliori autrici della rivista di satira Strix. Grazia Varisco, artista di rilievo che, negli anni 70 raggiunse quella maturità artistica nell’ambito dell’Arte Cinetica e programmata che oggi la porta ad ampi riconoscimenti nazionali e internazionali. Renata Boero, allieva di Scanavino, genovese, ma milanese d’adozione, con i suoi Cromogrammi, che indagano le espressioni primarie della materia, raggiunge uno dei risultati più alti della ricerca artistica di quegli anni. Louise Nevelson scultrice di origine Ucraina, ma d’adozione americana di fama internazionale che espose a Milano in quegli anni in particolare presso lo Studio Marconi quasi nume tutelare della femminilità negli anni 70 tanto da scegliere di non portare mai i pantaloni. Rosanna Forino, artista milanese che emerge negli anni’ 70 e fu la prima artista italiana ad esporre a Mosca dopo la caduta del muro di Berlino su invito della Fondazione Culturale Sovietica di Mosca con un’importante antologica; attualmente è in mostra presso la sala Lounge Pergolesi del Club Sea presso l’aeroporto internazionale di Malpensa a cura di Spazio Tadini,. Marilisa Pizzorno anche lei artista che ha avviato la sua attività a Milano negli anni ‘70 e che ha avuto importanti riconoscimenti di critica con firme come Sanesi, Tadini, Seveso, Bossaglia, Meneguzzo e tanti altri ancora.

Mostre Milano 2015: un anno d’arte a Spazio Tadini

cropped-logo_st_jpg1.jpgMOSTRE 2015 – (guarda i video realizzati su Youtube)

 

 

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MOSTRE MILANO: PRALINE, prelibatezze dal mondo dell’arte – da Rubuntja a Tadini – gennaio 2015 – Spazio Tadini

15 gennaio 2015 – PRALINE, prelibatezze dal mondo dell’arte – da Rubuntja a Tadini

IL PARADISO PERDUTO di EMILIO TADINI

15 gennaio – IL PARADISO PERDUTO di EMILIO TADINI

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RASSEGNA L’IDENTITA’ RITROVATA: DAL SURREALISMO ALLA STREET ART a cura di Melina Scalise

Mostre Milano: MARILISA PIZZORNO: L’IDENTITÀ DEI CORPI E DEGLI SPAZI – 10 FEBBRAIO 2015

MARILISA PIZZORNO: L’IDENTITÀ DEI CORPI E DEGLI SPAZI a cura di Giorgio Seveso

IVANA HAIEK PERMEAZIONE, 1 982 olio su tela, 80x1 00RID

Ivana Haiek MORFOLOGIE DELL’ADATTAMENTO a cura di Miroslava Haiek

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Street art Milano con Atomo, Flycat, Luz, iVAN, Oddo, Compagnoni, Rossi, Lurgo  – a cura di Caterina Seri, Melina Scalise e Francesco Tadini

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Il lanciatore di Nuvole mostra di Fulvio Tornese a Spazio Tadini dal 11 marzo al 3 aprile 2015

Il lanciatore di Nuvole mostra di Fulvio Tornese

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Mangia con la testa mostra di Laura Zeni

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“Un dedalo di colori” la mostra di Maria Casalanguida a cura di Haiek

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Leandro Lottici: Plastica e Cemento 2003 – 2015 in collaborazione con LMGallery

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Verso EXPO 2015 con Davide Foschi

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L’arte al silicone di LUCA MORETTO

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Jean Pierre Landau: L’ascolto all’opera

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same step different life style

Johnny Pixel “Instants from the world”

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IL GUSTO DELLE PAROLE, ENERGIA PER LA VITA – Il gruppo MnemoArt a Milano propone un modo diverso di pensare al “cibo” per Expo 2015

IL GUSTO DELLE PAROLE, ENERGIA PER LA VITA – Il gruppo MnemoArt a Milano propone un modo diverso di pensare al “cibo” per Expo 2015

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mostra Milano in arte dal 1945 al 2015 Anni 70 le donne e l'arte tutto

Expoincittà- Rassegna Milano in Arte dal 1945 al 2015- ANNI 70: L’ARTE E LE DONNE

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Muri dopo Berlino a Mortara

I muri dopo Berlino fanno tappa a Mortara con una nuova mostra a Palazzo del Moro

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PRO LUMEN -LIGHT TRANSMUTATION di Stefano Russo

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Fausta Bonfiglio

Fausta Bonfiglio L’età della donna – a cura di Melina Scalise e Francesco Tadini

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Francesco Tadini

Carla Foca SCARPE DA MANGIARE CON GLI OCCHI, a cura di Melina Scalise e Francesco Tadini

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Spazio Tadini

CARLOTTA BALDAZZI Stylist a modo mio – mostra curata da Melina Scalise e Francesco Tadini

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arte e moda spazio tadini 2015

Arte e Moda a cura di Silvia Ceffa a Spazio Tadini

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Aracne dettagli di silvana pincolini

SILVANA PINCOLINI: PLASMARE LA NOTTE

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ARTE CECA IN MOSTRA A MILANO: “LABIRINTI DI ENERGIA”

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METABORG – Gli umanoidi di Gianni Zara e Luca Motta

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Locandina BIENNALE MILANO [senza call]

Biennale Milano a Spazio Tadini

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locandina La Pieta_definitiva

La Pietà di Davide Foschi e i suoi misteri

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Norman Douglas Pensa

Norman Douglas Pensa a Spazio Tadini con la mostra Photofestival 2015 INTROSPECTION a cura di Melina Scalise e Francesco Tadini

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FOOD AND ART a Spazio Tadini con 30 artisti dalla Russia agli Stati Uniti a cura di Monteoliveto Gallery di Nizza

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Danny Pope lo stampatore inglese a Spazio Tadini con THE PRINTER’S EYE e le foto di Hiscock per MSF

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Paolo Maggiani “Spectra fire”

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Daniele Cametti Aspri

Mostre fotografiche – Daniele Cametti Aspri alla Casa Museo Spazio Tadini con Extra-ordinario a Km 0

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Piero Mazzarella

Piero Mazzarella, mostra omaggio all’attore di Luciano Bambusi –

 

Museo City- Spazio Tadini

La Casa Museo Spazio Tadini dedicata a Emilio Tadini, pittore e scrittore milanese, fondata nel 2008 da Francesco Tadini, regista e Melina Scalise, giornalista, è inserita all’interno della prima edizione di Museo City organizzata dal comune di Milano in collaborazione con l’associazione Museo City dal 3 al 4 marzo 2017.

logoL’obiettivo dell’iniziativa è dare visibilità al patrimonio museale della città.  Milano viene riletta e proposta come un grande Museo a cielo aperto dal 3 al 5 marzo. Tre giorni per valorizzare la sua bellezza e il suo patrimonio artistico e storico grazie al coinvolgimento di oltre 70 tra musei d’arte, di storia, musei scientifici, case museo, case d’artista e musei d’impresa diffusi su tutto il territorio cittadino con alcune “incursioni” nell’area metropolitana – spiegano gli organizzatori – I musei coinvolti si apriranno al pubblico con iniziative speciali. Inoltre, dal 5 marzo al 1 maggio Palazzo Reale ospiterà, nella Sala delle Cariatidi, la mostra multimediale Muse a Milano. Accoppiamenti giudiziosi. Le nove Muse, simbolo della creatività, guideranno i visitatori nei luoghi dell’arte di Milano, invitandoli a seguirle in un percorso di emozioni fra tante immagini di opere milanesi“.

La Casa Museo Spazio Tadini è gemellata con il Centro artistico Alik Cavaliere, pertanto, durante i tre giorni di Museo City, oltre a visitare la mostra in corso dedicata alla fotografia Francesco Cito e la fotografia di reportage, nelle sale del museo sarà possibile vedere un’opera di Alik Cavaliere, grande amico di Emilio Tadini.

n154a_cavaliereridViceversa, presso Il Centro artistico Alik Cavaliere metterà in mostra un’opera di Emilio Tadini. L’iniziativa si inserisce all’interno del progetto Storie Milanesi un unico racconto.

Così Francesco Tadini e Fania Cavaliere ricordano i due amici artisti: “Emilio e Alik sono stati amici da sempre, difficile risalire a un inizio, a una data. Hanno cercato la loro strada in un’epoca nuova, aperta al futuro, che affiorava dalle macerie di una Milano sfregiata dalla guerra. Alik ricordava spesso l’entusiasmo con cui lui, Emilio e il loro gruppo di giovani amici incontravano, per la prima volta, la realtà della cultura e dell’arte internazionali, che il regime aveva occultato con una severa censura. In questa temperie cosi innovativa, nell’entusiasmante scoperta di un confronto libero e aperto, Emilio e Alik sono particolarmente accomunati dalla pluralità delle vocazioni, l’amore per la letteratura, l’attrazione per il teatro e il cinema, e la sempre più assorbente passione per l’arte figurativa, interpretata al di là dei confini di genere. Questa complessità di ispirazioni, che si integra con la profonda sensibilità culturale di entrambi, ha fatto sì che tra loro vi fosse un dialogo aperto, costante, anche polemico e conflittuale in certi casi, ma sempre ricco di cultura e fecondo di suggestioni”

 

Presso la Casa Museo Spazio Tadini sono esposte alcune opere del maestro Tadini. Alcune stanze della sede erano il suo atelier e un corner con il lavello ricorda il suo luogo di lavoro. Sono custoditi anche diversi libri d’arte e libri scritti da Tadini.

Programma della casa museo Spazio Tadini per Museo City

  • venerdì 3 marzo apertura dalle 15.30 alle 19.30 e alla 18.30  con ingresso 5 euro che comprende visita al museo e alle mostre in corso (Francesco Cito e la fotografia di reportage). Alle 18.30 sarà ospitato un dibattito: “Siamo tutte Artemisia” in occasione delle Festa della donna per approfondire il rapporto delle donne con l’arte tra ieri e oggi.
  • sabato 4 marzo apertura dalle 15.30 alle 19.30 ingresso 5 euro che comprende visita al museo e alle mostre in corso (Francesco Cito e la fotografia di reportage).
  • domenica 5 marzo apertura dalle 15 alle 18.30 con ingresso gratuito che comprende visita al museo e alle mostre in corso (Francesco Cito e la fotografia di reportage) e visite guidate al costo di 5 euro.
La nicchia dello studio di Emilio Tadini presso Spazio Tadini
La nicchia dello studio di Emilio Tadini presso Spazio Tadini