Mostra fotografica di Virgilio Carnisio, grande fotografo milanese, maestro della fotografia di documento.
Le fotografie in mostra, per gentile concessione, sono di proprietà di AFI Archivio Fotografico Italiano
Virgilio Carnisio, maestro della fotografia di documento, in mostra a Spazio Tadini Casa Museo dal 17 gennaio 2019, a cura di Federicapaola Capecchi.
“Era Milano”. Una selezione di fotografie dal 1965 al 2018, tutte inedite, fatta eccezione per due sole foto, per addentrarci in un racconto della città di Milano che unisce, nella tenerezza del grigio, documentazione, ricordi e sentimento.
In mostra un reportage in bianco e nero di tipo sociale, una fotografia che “preserva” la memoria delle vecchie cose, abitudini e vecchi spazi, che racconta una Milano sparita, ma che è la base sulla quale si è costruita la Milano di oggi. Virgilio Carnisio, come altri maestri quali Cesare Colombo, Uliano Lucas, Ugo Mulas, Gabriele Basilico, Mario De Biasi, in sessant’anni di fotografie ha raccontato i tratti distintivi e più veri di Milano, la sua amata Milano.
Virgilio Carnisio
Virgilio Carnisio cammina per le vie della sua città e rimane attratto dalla forma compositiva delle vetrine delle botteghe e dei negozi, quanto dall’architettura e dal senso di appartenenza delle case di ringhiera, tanto quanto dalle persone, dai volti, dalla loro espressività. Fotografa insegne come cortili, palazzi e persone, sempre con un approccio frontale. In questa mostra una selezione che rivela un lato importante di Virgilio Carnisio e cioè il fotografare in modo sistemico e massiccio Milano, senza trascurare mai la presenza nella foto stessa di dettagli precisi e documentativi particolari, a partire dal forse più banale numero civico, o nome della via.
In mostra fotografie che risuonano una forma di neorealismo – affine anche a soggetti come Cesare Colombo, con cui Virgilio Carnisio dialogava spesso – cresciuta in un clima comune, tra modelli culturali condivisi, nella cultura letteraria e cinematografica di cui si nutrivano, fatta di un forte taglio sociale. Una fotografia che svela, in generale, un livello molto alto di cultura e la necessità – e non una moda – di mostrare Milano in tutti i suoi aspetti, anche quelli più critici.
Nelle fotografie in mostra per un mese, fino al 17 febbraio 2019 risalta un elemento caratteristico di Virgilio Carnisio, ovvero la capacità di andare in profondità del racconto visto, inquadrato e scattato, scandagliandone ogni particolare, in primo piano o di sfondo o laterale, attraverso anche la consapevolezza del soggetto di essere fotografato, soggetto con il quale – è evidente – Virgilio Carnisio ama instaurare un rapporto diretto di complicità. E la cosa sorprendente è che questa complicità risulta anche quando fotografa un muro, un palazzo, una via, un cortile.
Virgilio Carnisio, celebre fotografo Milanese, fotografo di strada come si è sempre definito, ci accompagna nelle strade che più ha percorso – e ancora oggi percorre – che sono quelle della sua città. Metropoli e anima con la quale ha un legame profondo e sentito. Documenta e ritrae – come un vero ritratto – gli spazi, le vicende, il quotidiano e il tessuto sociale e umano di questa grande città che è Milano. E lo fa con una predilezione visiva per soggetti e scenari semplici ma, a un tempo, intensi e significativi. Dove la vita avveniva davvero.
Virgilio Carnisio
Domenica 20 gennaio 2019 alle ore 16:30 a cura di AFI Archivio Fotografico Italiano, si svolge la presentazione del libro “Virgilio Carnisio. L’archivio, la vita, il mondo” da poco edito. Il libro è a cura di Alfiuccia Musumeci.
ERA MILANO
Mostra fotografica di Virgilio Carnisio
A cura di Federicapaola Capecchi
Dal 17 gennaio al 17 febbraio 2019
Spazio Tadini Casa Museo
Via Niccolò Jommelli 24, 20131 Milano [MM1 Loreto, MM2 Piola – Bus 81,62]
GIOVANNI PAOLINI IMPRESSIONI Naturalmente Milano: il sublime a chilometro zero di Francesco Falciola Va tutto bene di Andrea Simeone Close to me di Simone Margelli Collettiva Profughi 69 artisti raccontano di cosa siamo profughi oggi PROFUGHI MOSTRA DI EMILIO TADINI dal 27 febbraio al 30 giugno (prorogata) Era Milano mostra di Virgilio Carnisio Il nuovo … Continua la lettura di MOSTRE 2019→
Fotografia Sportiva: Workshop con Alessandro Trovati, sabato 11 e domenica 12 maggio 2019 . Spazio Tadini Casa Museo che, insieme a Federicapaola Capecchi – curatrice e agente di Alessandro Trovati -, ha creduto e investito su di lui come fotografo/autore ospitandone tre mostre, in questa occasione, lo ospita nuovamente con un workshop, nel magnifico contesto delle opere di Emilio Tadini.
DI SEGUITO IL COMUNICATO STAMPA
Sabato 11 e domenica 12 maggio 2019 a
Spazio Tadini Casa Museo si svolge il workshop di Alessandro Trovati. In un week end full immersion il più grande fotografo sportivo
italiano cambierà ai partecipanti il modo di fotografare lo sport. Due giorni
per affinare lo sguardo sullo sport e prendere confidenza con tecniche e
caratteristiche specifiche della fotografia sportiva.
Foto Alessandro Trovati
Foto Alessandro Trovati
Foto Alessandro Trovati
Foto Alessandro Trovati
Olympics winter games PyeongChang 2018. Italy’s Sofia Goggia gold medalist in ladies’s downhill. Jeongseon Alpine Centre (SOUTH KOREA) , 21/02/2018 Photo: Pentaphoto/Alessandro Trovati.
Il
workshop – Sport Photography, the decisive moment – è occasione concreta
per comprendere e sperimentare l’importanza di fissare l’attimo tanto
quanto il gesto atletico, di dare una suggestione particolare non
solo alla prestazione atletica ma a tutta la
situazione. La possibilità di cercare la
propria capacità di porre occhio e sguardo insieme, alla ricerca di fotografie
esclusive. Tutti elementi connaturati alla fotografia di Alessandro Trovati e
che, quindi, riuscirà a comunicare con semplicità. Teoria e pratica si alternano
lasciando senza fiato. La parte di teoria si svolge a Spazio Tadini, mentre la
parte di pratica si svolge outdoor. A ridosso del workshop i corsisti verranno
informati sia dei luoghi che degli sport con i quali si confronteranno. Federicapaola
Capecchi, curatrice e agente di Alessandro Trovati, sarà presente in entrambe
le giornate sia per assitere il fotografo che i corsisti.
Tre le collaborazioni di prestigio per questo evento: Canon – di cui Alessandro
Trovati è Ambassador – PhotoMilano Agenzia
Comunicazione, Forografia, Arte e cultura – di cui
Federicapaola Capecchi fa parte e Spazio Tadini Casa Museo
di cui è socia e nel direttivo. Canon
partecipa concretamente alla realizzazione del workshop, non solo appoggiando
l’iniziativa, ma anche fornendo macchine fotografiche ed obiettivi per i
partecipanti; un rappresentante sarà anche presente in una delle giornate di
lavoro per spiegare e dimostrare la tecnologia Canon. PhotoMilano Agenzia è
responsabile di tutta la grafica, comunicazione e ufficio stampa dell’evento. Spazio Tadini Casa Museo, che
insieme a Federicapaola Capecchi, ha creduto e investito su Alessandro Trovati
autore ospitandone tre mostre, in questa occasione, ospita il workshop nel
magnifico contesto delle opere di Emilio Tadini.
ALESSANDRO TROVATI
Vent’anni di
esperienza con Associated Press e Pentaphoto. Ha fotografato i più importanti
eventi sportivi del mondo, tra cui 12 Olimpiadi (era il fotografo più giovane
commissionato ad Albertville nel 1992), ogni Coppa del Mondo di sci dal 1992,
il Giro d’Italia, Tour de France e molti altri eventi in altre discipline
sportive. Pubblica su quotidiani e sulle riviste più importanti al mondo.
Nell’ambito della fotografia pubblicitaria dirige alcune campagne per i più
prestigiosi marchi internazionali, lavorando con le più importanti agenzie
pubblicitarie. Ha vinto numerosi
premi tra cui il GrandPrix della Pubblicità 2008 Best Campaign Sport, 2012 e
2014 il premio Ussi per “miglior foto sportiva dell’anno” con l’inizio del triathlon
Londra 2012 e il Giro d’Italia 2014. Dal 2013 è membro di Canon, Ambassador
Explorer Programme. Figlio di Armando Trovati fondatore dell’agenzia Pentaphoto
specializzata in sport e fotografia pubblicitaria. Ha all’attivo
diverse mostre tra cui Photolux a Lucca, Canon Fotografica 12, Esposizione
della Foto 13 Milano e Roma.
Le mostre a cura di Federicapaola
Capecchi: “Lo sport in bianco e nero”, mostra bi personale e la Mostra
Personale “Olimpiadi” @Spazio Tadini Casa Museo; Prima Edizione Italiana della
Triennale della Fotografia (Ve), Festival fotografico Europeo 2018, Prima e
Seconda edizione Italiana di Man’s World (2017 e 2018).
Sta sviluppando un progetto di
fotografia e danza sott’acqua in apnea – “Beyond the body, di luce e d’ombra” –
un’idea di Alessandro Trovati e Federicapaola Capecchi.
Dal 2008 collabora con Spazio Tadini, nel 2010 ne
diviene socia e dal 2013 è nel consiglio direttivo. Dal 2014, con Spazio
Tadini, sviluppa la congiunzione di fotografia e danza. All’attivo – solo per citarne alcune – la curatela (e
testi critici) di Mostre Fotografiche come Dark City Milano di Daniele Cametti
Aspri (ottobre 2015); Afghanistan e
Libia Martyrs del fotoreporter Riccardo Venturi (febbraio 2016); La
Fotografia di Matrimonio di Carlo Carletti (marzo 2016); “Franco Fontana &
Quelli di Franco Fontana” (ottobre 2016); Francesco Cito e la fotografia
di reportage (febbraio 2017); Berengo Gardin e 8 fotografi per Photofestival
Milano 2017 (aprile 2017); “Lo sport in bianco e nero” (maggio 2017) e
“Olimpiadi” (maggio 2018) di Alessandro Trovati; Milano negli anni
’60 e la fotografia di documento–Autori: Virgilio Carnisio, Ernesto
Fantozzi, Valentino Bassanini (ottobre 2017); Placespast di Giovanni Mereghetti
(gennaio 2018); Dal reportage al sogno di Graziano Perotti (marzo 2018); “Era
Milano” di Virgilio Carnisio (gennaio 2019); “Siria: storie di fuga e
accoglienza” di Simone Margelli (febbraio 2019).Lavora anche come
Curatrice Indipendente.
Membro della Giuria – insieme a Michele Smargiassi, Leonello Bertolucci, Alessia Glaviano, Roberto Mutti, Francesco Tadini, Melina Scalise, Francesco Maria Rossi – del Premio Fotografico Giovanni Raspini Milano Mood Portrait 2018 – Redattrice e conduttrice del TG Fotografia (Un’idea di Francesco Tadini) –
Fondatrice,
coreografa di OpificioTrame Physical Dance Theatre, ha debuttato come giovane
coreografa italiana al 6° Festival Internazionale di Danza Contemporanea della
Biennale di Venezia.
CANON
Negli ultimi 80 anni Canon ha affermato la sua posizione di marchio leader del settore, fornendo soluzioni per l’imaging digitale ai segmenti consumer, B2B e dell’industria. Canon pone l’accento sulla tecnologia, rendendola base fondamentale della sua identità aziendale e impegnandosi per creare un immaginario di nuove possibilità attraverso l’imaging. Applichiamo le nostre competenze tecnologiche con l’obiettivo di migliorare ulteriormente la ricca linea di prodotti già creata, esplorando nuove aree di business dove le nostre tecnologie di imaging possano spingerci oltre i confini del possibile. Contribuiamo così allo sviluppo di satelliti, al progresso in campo medico, all’ampliamento delle possibilità di stampa e al miglioramento di attrezzature industriali e videocamere di rete, favorendo lo sviluppo delle città intelligenti. Le solide competenze di Canon nel campo della tecnologia ottica e di imaging contribuiscono inoltre al progresso dell’astronomia. Affrontando costantemente nuove sfide, abbracciamo e difendiamo
fermamente la filosofia aziendale del “Kyosei”, che trasmette la
nostra visione e l’impegno per un mondo che, indipendentemente da razza,
religione o cultura, vive e collabora armoniosamente per il bene comune
offrendo il proprio contributo per una società prospera.
PhotoMilano è un’idea di Francesco Tadini (regista e uomo di comunicazione). Nel 2017, apre il gruppo Facebook, “PhotoMilano: passione (e non solo) per la fotografia”, che, in pochi mesi, raccoglie migliaia di iscritti. Il progetto unisce la pluralità dei contributi fotografici sul racconto sociale, culturale ed economico dell’area Metropolitana Milanese, con la forte esigenza di confronto, relazione e crescita degli iscritti al gruppo costituito da amanti e professionisti della fotografia. Nel 2018 si individuano, all’interno del gruppo, professionisti della comunicazione, della fotografia, dell’arte, del giornalismo e del marketing interessati a gestire e sviluppare le potenzialità di PhotoMilano. Nasce così uno staff specializzato e altamente motivato, “PhotoMilano Agenzia Comunicazione, fotografia, arte e cultura”, rivolto ad offrire servizi sia agli aderenti al gruppo che a terzi.
È una delle case museo della città di
Milano in seno al circuito http://www.storiemilanesi.org che mette in rete 16 luoghi
dove hanno vissuto personaggi che hanno dato un contributo artistico e
culturale alla città. In via Jommelli, 24 aveva dimora e studio artistico
Emilio Tadini (1927-2002), saggista, pittore e scrittore del ‘900 italiano.
Dopo la sua morte Francesco Tadini, suo figlio, regista ed autore televisivo e
Melina Scalise, psicologa e giornalista vi fondarono un’associazione culturale
non profit in sua memoria. In questo luogo, c’è ancora molto di lui, i suoi
quadri (quelli più significativi della sua poetica), la nicchia dello studio
con il lavello e i pennelli ancora intatta e tanti dei suoi libri e quaderni.
Oggi è anche sede dell’archivio. Il consiglio direttivo è costituito da
Francesco Tadini, Melina Scalise e Federicapaola Capecchi che si è unita al
loro progetto culturale nel 2008.