Mostra di Rossella Battaglini: Tra sacro e profano, dal 4 dicembre al 13 gennaio 2013 a Spazio Tadini

Tra sacro e profano

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dal 4 dicembre al 18 gennaio

Le opere di Rossella Battaglini ci riportano alle radici della storia artistica del nostro Paese. I suoi lavori permettono, anche oggi, di vedere su soggetti più attuali,  gli effetti cromatici e tattili di antiche tecniche pittoriche, in particolare l’encausto. I greci e i romani usavano miscelare i colori con la cera e attraverso il fuoco riportarli sul supporto pittorico, ottenendo cromatismi oggi inimitabili attraverso le tecniche contemporanee. Per quest’artista è come se il tempo non fosse trascorso: nei suoi lavori dominano i rossi di Siena, la sua terra d’origine, e si sente anche la forza della materia tanto quanto l’odore della grafite nel tratto del suo disegno. Osservando le sue tavole si avverte tutto il calore del fuoco e della terra, tutta la forza degli elementi naturali. La mostra “Tra Sacro e profano” a Spazio Tadini raccoglierà un percorso dei sui lavori dagli anni 70 ad oggi con l’esposizione di encausti, carte e persino gioielli.

Formatasi presso l’accademia di Belle arti di Perugia, Rossella Battagli è stata allieva di maestri come Gherardo Dottori, Pio Baldelli, Filiberto Menna, Gillo Dorfles e Giulio Carlo Argan. Ha iniziato la sua carriera nel 1965 come pittrice e scultrice e dalla Toscana  e dall’Umbria si è trasferita in Lombardia.

Oggi vive e lavora in due luoghi completamente diversi, direi contrastanti: uno legato alla città, ai suoi ritmi, al suo chiasso e ai suoi colori grigi e uno che sa di rifugio di campagna, dominato dai verdi e dal profumo della terra, luogo di silenzio. Grazie a queste due realtà, lo sguardo di Rossella Battaglini si nutre, di contemporaneità e forte tradizione storica. Spazia magistralmente da un luogo all’altro: da una parte la veduta di un grattacielo sestese da cui si domina, a perdita d’occhio, la città e dall’altra la visione del paesaggio collinare piacentino su cui è adagiata la sua solitaria e silenziosa casa studio di campagna. In questo luogo il passato è presente in ogni dettaglio. Oltrepassando la soglia dello studio di Lodola, ricavato da un vecchio casale, si entra in un’altra epoca storica. In questo luogo popolato più da animali cha da uomini, in particolare gatti, che Rossella adora, hanno trovato rifugio sia la sua anima d’artista legata alle tradizioni, sia i pizzi e i merletti della tradizione senese, tanto quanto una scala in ferro battuto del vecchio palazzo in cui Rossella è cresciuta da bambina in piazza Del Campo a Siena. Osservando il grande affresco che ha realizzato in questa casa al piano superiore, dove lavora, sembra di violare la sacralità di una chiesa. In questa stanza si è accolti da affreschi importanti che dominano tutte le pareti, ma al posto di ciò che sarebbe degno di un altare si trova invece un grande letto in ferro battuto: quello dove è nata. Sacro e profano, appunto. Angeli del Paradiso e sogno, amore sacro e amor profano. Passato e presente, storia e futuro.

Le opere di Rossella Battaglini sanno di tutto questo. Nella casa di Lodola sembrano alimentarsi di influssi del passato, di terra e fuoco. Le stesse opere, invece, portate in città, a Sesto San Giovanni, sembrano aprire finestre temporali in cui i rossi della terra annullano completamente i grigiori di città e la luce delle candele appare più forte di qualunque alogena, perchè il calore dei suoi lavori artistici cattura lo sguardo facendo dimenticare lo scorrere del tempo. Affondano le loro radici iconografiche nelle nostre tradizioni, nella nostra storia artistica e culturale e ci fanno sentire orgogliosi del passato e tranquilli come a casa, anche là dove non c’è.

Melina Scalise

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