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Fotografare la danza. Il workshop per fotografi con danzatori professionisti dal vivo.

Tre giorni intensivi dedicati alla fotografia di danza, venerdì 12, sabato 13 e domenica 14 maggio 2023. Torna il workshop specialistico per fotografi, ideato e condotto da Federicapaola Capecchi e con Leonello Bertolucci e danzatori professionisti. Il workshop nella sua struttura e modulazione viene replicato dal giugno 2013, dal 2018 vede anche la partecipazione di Leonello Bertolucci.

Congelare il movimento o liberarlo? Estetica o racconto? Cosa vuol dire avere a che fare con un corpo in movimento?  

Per la danza occorre che il movimento, la coreografia, il corpo non siano sempre e necessariamente fermati in un fotogramma.

La foto di danza deve raccontare la danza stessa, la forza del corpo e del gesto in sé, decontestualizzato da drammaturgia, regia … che ovviamente la fotografia non ha modo di restituire. La danza è movimento e lo si deve lasciare intendere attraverso lo scatto, è creazione continua di nuove e ulteriori forme e le si può cogliere e restituire attraverso lo sguardo, prima ancora che l’occhio e l’obiettivo.

Sono molteplici le indicazioni e tecniche consigliate per fotografare la danza, come le famose “4 opportunità per immortalare la danza fotograficamente”: il mosso voluto, la congelazione del punto morto, la doppia esposizione, la sequenza. 

In questo laboratorio andiamo un po’ oltre a queste tecniche consigliate. Che spesso non riescono a restituire davvero il senso del movimento, il significato, il messaggio del gesto.  Andiamo lontano dal congelamento della sola estetica e lavoriamo sul senso della danza. 

Lavoriamo sulla percezione visiva e sulla memoria del movimento, sulla sincronizzazione del movimento e sulla visualizzazione, per esaminare la relazione tra l’occhio umano, la macchina fotografica, il corpo che gli è davanti in continuo movimento.

Il workshop è strutturato attraverso teoria e pratica, consigli, confronti e sperimentazioni. 

Con Federicapaola Capecchi, nella sua duplice veste di curatrice di fotografia e di coreografa-danzatrice, proveremo a non guardare dal di fuori il movimento ma a esservi dentro, per poter poi saperlo restituire onesto e vero, in una fotografia di racconto e di senso e non in una fotografia puramente estetica.

Con Leonello Bertolucci, specializzato sulla foto di spettacolo si svolge la parte teorica e di tecnica fotografica.

Anyone who substitutes the love for the bodies with the image of the body, substitutes life with death”  Dietmar Kamper

Durante il laboratorio approfondiremo diverse tecniche di fotografia come di scrittura del movimento e coreografica, impareremo anche ad ascoltare la musica con i danzatori per trovare il ritmo/la predisposizione utile anche a cogliere un preciso momento in cui può aver senso fotografare e un altro momento in cui non farlo, anche senza conoscerne la coreografia.

Perceive the world directly and your vision will expand”, says Chögyam Trungpa Rinpoche

La parte finale del Laboratorio prevede sia il lavoro di editing che una parte di valutazione/commento delle fotografie selezionate tanto da un punto di vista curatoriale quanto dal punto di vista del coreografo.

VENERDÌ dalle 19:00 alle 22:00

SABATO dalle 10:30 alle 19:00 ( 1 ora di pausa)

DOMENICA dalle 10:30 alle 18:00 – dalle 19:00 alle 20:00 Performance live

Federicapaola Capecchi e Leonello Bertolucci proseguono poi il lavoro di commento e selezione anche delle fotografie realizzate durante la performance finale in un ulteriore incontro da stabilire con i partecipanti del workshop. 

Ludovico Balena, News from Nowhere Mostra fotografica

Spazio Tadini Casa Museo presenta i primi due capitoli del progetto “News from Nowhere”: una mostra fotografica ed una piccola pubblicazione.

News from Nowhere” è un progetto a lungo termine, un’idea di Ludovico Balena, giovane fotografo emergente, e Federicapaola Capecchi, curatrice di fotografia.

News from Nowhere è un racconto silenzioso” – scrive Federicapaola Capecchi – “una sorta di prologo, dove il ‘non luogo’ non è inteso come spesso avviene, cioè come luogo abbandonato. Al contrario questo ‘nowhere’ è un senso di inadeguatezza, di non appartenenza alle cose, ai luoghi, alle città“.

“La fotografia, per me, gioca moltissimo su un vago senso d’indefinita nostalgia“ Ludovico Balena

News from Nowhere, Ludovico Balena


C’è, evidente nelle fotografie di News from Nowhere, la ricerca di un adeguato silenzio, interiore ed esteriore, che permette di medicare con cura e pazienza una frattura emotiva che spesso ci sembra trasformarci in estranei in casa propria” prosegue Federicapaola Capecchi

Ma il mondo è casa. In spazi e colori apparentemente anodini, la fotografia diviene, tra le altre cose, comprendere, riconoscere, riappropriarsi del mondo che ci circonda.

News from Nowhere, Ludovico Balena

News from Nowhere si sofferma su luoghi del vivere. Ludovico Balena vuole essere “neutrale” per restituire un’immagine con il minimo coinvolgimento .

La pubblicazione – a cura di Federicapaola Capecchi e di Eva Zamboni (photoeditor e photo consultant)- è una sorta di controcanto, inteso nel senso proprio del linguaggio musicale.

Con questa pubblicazione ci siamo immersi completamente nel silenzio assordante che le immagini di Ludovico Balena evocano e abbiamo ripercorso i suoi passi attraverso luoghi a cui sente di non appartenere ma che contengono elementi che inevitabilmente ci raccontano delle storie” – scrive Eva Zamboni – “Storie che parlano di un apparente distacco formale e che in realtà celano un tentativo di connessione con un mondo che ci restituisce un ambiente che ci lascia disorientati. Una casa inserita in un contesto urbano che la fa sembrare ormai completamente fuori luogo, una chiesa dalle connotazioni quasi aliene, luoghi abbandonati che ancora portano la memoria di un passato glorioso e frenetico o terribile e da dimenticare: qual’è il filo che lega tutto ciò? Una visione, un’intenzione, una necessità. La ricerca di una misura fra l’autore e il mondo e la scoperta che quella misura è il gesto creativo”.

La pubblicazione sarà disponibile e presentata al pubblico venerdì 3 dicembre 2021 alle ore 19

L’apertura al pubblico della mostra è venerdì 19 novembre 2021 alle ore 18:30

L’opening sarà un’occasione di confronto e dialogo diretto con Ludovico Balena, ma anche con Federicapaola Capecchi ed Eva Zamboni. Un’inaugurazione dove soffermarsi, oltre che davanti alle foto esposte, anche attorno “al tavolo di lavoro”, dove un altro editing è in corso per la prossima tappa del progetto, dove cercare di addentrarsi anche nel mondo del colore di Ludovico Balena, come della composizione e della post produzione.

La Casa Museo Spazio Tadini, fondata da Francesco Tadini e Melina Scalise, e di cui Federicapaola Capecchi fa parte dal 2009, si distingue da anni nel panorama milanese per la viva e nutrita serie di esposizioni e iniziative legate al mondo dell’arte e della fotografia, sempre con un occhio particolarmente attento per i giovani come per le realtà emergenti.

Tra le più recenti l’apertura, al suo interno, dello Sport Photography Museum, realtà unica a livello europeo. In occasione dell’opening di News from Nowhere sarà dunque possibile anche visitare SPM.

NEWS FROM NOWHERE

Mostra fotografica di Ludovico Balena

Un’idea di Ludovico Balena e Federicapaola Capecchi

Venerdì 19 novembre 2021 – ore 18:30

INGRESSO CON GREENPASS – OBBLIGO DI MASCHERINA PER LA PERMANENZA ALL’INTERNO

INFORMAZIONI PER IL PUBBLICO: museospaziotadini@gmail.com

INFORMAZIONI PER LA STAMPA: federicapaola@gmail.com

PRENOTAZIONE VISITE GUIDATE: museospaziotadini@gmail.com (le visite guidate avvengono con la curatrice della Mostra, il sabato pomeriggio alle 16:30 e su appuntamento – € 8)

Alessandro Trovati e lo sport in bianco e nero

La mostra fotografica Lo sport in bianco e nero inaugura Lunedì 19 ottobre 2020 a Palazzo Castiglioni Mariotti, Milano, all’interno di PhotoFestival

A cura di Federicapaola Capecchi e in collaborazione con Canon Italia Spa è giunta ad una sua nuova fase e tappa.

Noi di Spazio Tadini siamo orgogliosi di vederla crescere e svilupparsi continuamente perché lo Sport in bianco e nero, da un’idea di Federicapaola Capecchi, ha visto la sua nascita e la sua anteprima assoluta proprio qui, a Spazio Tadini Casa Museo, con una grande mostra personale. Era il maggio 2017, e tanto ebbe successo che dovemmo prorogarla fino a luglio.

Siamo soddisfatti di vedere che la scelta della nostra socia Federicapaola Capecchi di investire sul fotografo Alessandro Trovati, che segue in esclusiva ormai da 4 anni, non solo era fondata ma soprattutto sta portando entrambi a costruire sempre nuovi progetti che modificano la percezione odierna della fotografia sportiva, liberandola dalle maglie della sola visione commerciale o giornalistica.

Lunedì 19 ottobre 2020 alle ore 18 anche noi di Spazio Tadini Casa Museo saremo a Palazzo Castiglioni Mariotti .

“[…] Se leggiamo di sport ci viene in mente il colore rosa della Gazzetta, se parliamo di sport abbiamo nelle orecchie i battibecchi dei salotti affollati dai commentatori sportivi, ma se guardiamo lo sport, questo è rigore, disciplina, passione. Forse è per questo che Federicapaola Capecchi, curatrice e agente del fotografo sportivo Alessandro Trovati, guardando i suoi scatti, pensati al di là della cronaca degli eventi, ha visto nelle sue foto in bianco e nero, un sapore nuovo da proporre a chi ama lo sport e la fotografia“. […] LEGGI TUTTO QUI

In mostra sedici fotografie in grande formato, tra le più significative di Alessandro Trovati – Canon Ambassador – parte di un progetto in continua evoluzione: “Lo sport in bianco e nero”. Questa esposizione, ospite della quindicesima edizione del PhotoFestival, propone un ulteriore step della ricerca iniziata da Alessandro Trovati con lo sport in bianco e nero. L’intensità, il carattere delle sue foto, la bellezza formale a raccontare lo sport, o meglio, la sua anima. Una selezione ed un percorso di chi sa cos’è la luce, vi gioca con maestria, fa emergere ombre e dettagli, ritmo, tempo, pause. Inquadrature equilibrate, articolate che chiedono all’osservatore di essere attivo in ogni spazio della fotografia. Anche nei coni d’ombra. È in questa formula che si svela il senso delle sue storie, con cui rende atleti leggenda, oltre il tempo ed anche della sua padronanza del colore. Due bottoni di colore, nella mostra, sanciscono questa espressione. INFORMAZIONI DETTAGLIATE -QUI –